Tuesday, January 14, 2020

UMBERTO BOSSI E LA LEGA

Per anni sono stato leghista, all'inizio, quando dopo Mani Pulite di Antonio di Pietro, vennero alla luce tutte le malefatte dei corrotti partiti italiani.

L'unico partito allora innocente e puro era la Lega, nuovo partito nato tra il 1989 e il 1991 dalla federazione di sei movimenti autonomisti regionali già attivi nell'Italia settentrionale e costituito con il nome di Lega Nord, quindi di Lega Nord Italia Federale nel febbraio 1995. Il partito era in forte ascesa però raccoglieva la maggioranza dei voti al nord e ben poca cosa al centro-sud dato che veniva accusato di razzismo nei loro confronti.

Chi ne approfittò fu Silvio Berlusconi che nel 1994 fondò il suo partito Forza Italia in tre mesi e vinse le elezioni politiche andando al governo e alternandosi con i governi di Prodi per parecchi anni fino alla caduta dell'ultimo governo Berlusconi ad opera di un complotto franco-tedesco del novembre 2011 che mandò alle stelle lo spread fra il bund tedesco ed il btp italiano.

Bossi arrivò al massimo all'8% dei voti in sede nazionale e con questa percentuale va a formare il primo governo Berlusconi nel 1994 che dura solo sei mesi, Quindi Bossi si allea con il PDS di D'Alema e Buttiglione e appoggiano il governo del tecnico Lamberto Dini che rimarrà in carica due anni, mandando Berlusconi all'opposizione.
Alle politiche del 1996 la Lega si attesta intorno all'8%.

In seguito forte del consenso elettorale al nord (29% in Veneto, 25% in Lombardia), il 15 settembre 1997 la Lega Nord, radicalizzando la propria politica, annuncia di voler perseguire il progetto della secessione delle regioni dell'Italia settentrionale (indipendenza della Padania),
Alle europee del 1
999 la Lega Nord crolla al 4,5% e così si riavvicina a Forza Italia di Silvio Berlusconi e nasce la Casa delle Libertà che vince le elezioni del 2001.

La Lega Nord entra nel Governo Berlusconi II con Umberto Bossi che viene nominato Ministro per le riforme istituzionali e devoluzioneRoberto Castelli Ministro della giustizia e Roberto Maroni Ministro del lavoro e delle politiche sociali; e negli uffici di presidenza delle assemblee legislative con Roberto Calderoli, che viene eletto vicepresidente del Senato.

La mattina dell'11 marzo 2004 Umberto Bossi è ricoverato in ospedale in gravi condizioni, colpito da un ictus cerebrale; la riabilitazione lo costringe a una lunga degenza ospedaliera in Svizzera e a una faticosa convalescenza, poi conseguentemente a una lunga interruzione dell'attività politica. Nel frattempo al suo posto a capo del dicastero delle riforme istituzionali viene nominato il vicepresidente del Senato, Roberto Calderoli.

Bossi tornerà in politica solo due anni dopo ed il suo partito risalirà al 5% dei voti alle europee e regionali del 2005.
Alle politiche del 2006 la Casa delle Libertà perde di poco le elezioni contro Prodi e la Lega va all'opposizione.
Nel 2006 Bossi riceve una grande delusione per la sconfitta del referendum che decideva sull'autonomia delle regioni in diverse materie.
Nel 2008 il Popolo delle Libertà vince le nuove elezioni politiche e la Lega torna all'8% dei voti e fa parte del nuovo governo.
Alle europee del 2009 la Lega arriva al 9% dei voti e l'anno successivo alle regionali i suoi due candidati Cota e Zaia diventano governatori del Piemonte e Veneto.
Dopo la caduta del governo Berlusconi nel novembre 2011 nasce il governo tecnico di Monti e la Lega di Bossi è l'unico partito che vota contro e si pone all'opposizione.
ntanto nel partito i rapporti tra Bossiani e Maroniani diventano sempre più tesi: dopo gli scontri interni al gruppo della camera sulla richiesta di arresto per Cosentino, ma smentite dal capogruppo bossiano Reguzzoni[ il partito vieta a Maroni di parlare ai comizi[. Maroni però non ha intenzione di rispettare il divieto e la base leghista è in rivolta, tant'è che Maroni viene invitato da molte sezioni, e Bossi è costretto a ritirare il divieto.
Il 5 aprile 2012 Bossi si è dimesso da Segretario Federale del partito a seguito dell'inchiesta giudiziaria che ha coinvolto il tesoriere del partito Francesco Belsito, anche lui dimissionario, e la famiglia dello stesso Bossi, dal momento che parte del denaro della Lega Nord, ottenuto come finanziamento pubblico, sarebbe stato utilizzato dalla famiglia Bossi per scopi privati[

Il 10 luglio 2017 il tribunale di Milano condanna Umberto Bossi, il figlio Renzo e l'ex tesoriere Belsito.
Durante il V Congresso Federale della Lega Nord che viene celebrato il 30 giugno e il 1º luglio 2012, il primo dopo le dimissioni di Bossi, Roberto Maroni, unico candidato alla segreteria federale al congresso, viene eletto nuovo Segretario Federale della Lega Nord.

Alle politiche del 2013 il partito ottiene solo il 4% dei voti.
Di seguito Maroni diventa governatore della Lombardia e nel dicembre 2013 al Congresso straordinario del Lingotto Salvini viene eletto nuovo segretario del partito col consenso dell'82% dei voti mentre Bossi prende solo il restante 18%.
Ed inzia l'era Salvini che ad oggi, secondo i sondaggi vede la Lega al 29% in fortissima ascesa rispetto al misero 4% di Bossi-Maroni, ma comunque in calo rispetto ai sondaggi di qualche mese fa, prima del ritiro di Salvini dal primo governo Conte quando la Lega veniva quotata al 38%.

Ho fatto la cronaca del partito, delle elezioni e dei voti.
Ci sono state molte liti e defezioni a partire da quella dell'ideologo Miglio, dell'ex Presidente della Camera Irene Pivetti e di tanti altri, tra cui alcuni importanti fondatori del movimento.
Alla fine è caduto anche l'immortale Bossi.
Personalmente credo che la giustizia abbia accertato alcune ruberie e condannato i responsabili, Bossi ed altri esponenti della sua famiglia e del suo giro, il cosidetto cerchio magico.
Io penso che dopo l'ictus Bossi non sia più stato in grado di gestire il partito ed i figli ed il suo entourage ne abbiano approfittato per compiere quegli atti di cui poi sono stati accusati.

La Lega oggi è un partito che gode di molta fiducia da parte degli italiani, anche al sud che prima la vedeva come la peste bubbonica.
Ma di questo scriverò in altro post dedicato a Matteo Salvini.
Voglio ancora aggiungere che Bossi oltre a non esser mai stato quella persona rozza e ignorante che i media avevano dipinto, aveva previsto primo e unico che l'Italia avrebbe sofferto molto per la moneta unica.
Ricordo benissimo un comizio al quale assistetti a Pontida in cui espresse i suoi dubbi sul fatto che una moneta forte che noi non avremmo potuto controllare e non avremmo potuto svalutare all'occorrenza, avrebbe creato grossi problemi all'industria del nord.
Ed aveva ragione, peccato che gli altri non se ne accorsero e non gli diedero ascolto perchè se siamo in questa brutta situazione economica lo dobbiamo soprattutto al fatto di aver adottato una moneta che ci ha sfavorito fin dalla sua entrata in corso e che continua a far chiudere i pochi capannoni industriali rimasti in questo paese.

Un altro discorso che mi colpì molto di Bossi fu quando asserì che un paese civile non è tale se la parte più ricca non aiuta quella più povera e aggiunse pertanto noi lombardi e veneti dobbiamo aiutare i nostri fratelli del sud, ma il denaro deve esser impiegato per creare posti di lavoro, non per finire in mano alle mafie.
E pensare che tutti i meridionali lo hanno sempre considerato un gran razzista nei loro confronti mentre lui aveva anche sposato una meridionale e ci aveva fatto due figli.
Bossi era sostanzialmente un federalista come Carlo Cattaneo e come mi considero anch'io. Ogni paese deve aver il diritto di gestirsi da sè.
La cosa più giusta sarebbe stata quella di creare tre repubbliche, quella del nord, del centro e del sud-isole, con Roma capitale federale, Milano del nord, Firenze del centro e Napoli del sud.
Roma avrebbe dovuto redistribuire in base al bisogno i fondi federali che sarebbero arrivati soprattutto dal centro-nord attraverso tasse federali sul consumo come avviene negli Stati Uniti ed in tanti altri stati federali, ma sembra che parlare di ciò in Italia equivalga ad una bestemmia, quando anche uno stato molto più piccolo del nostro, la Svizzera, è una Confederazioni di stati mentre anche la Germania è uno stato federale, in tedesco Bundes. 

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