Un miliardo di dollari è una grossa cifra anche per un arcimiliardario.
Certo che se viene eletto e sa muoversi bene, può ripagarsi bene e anche guadagnarci sopra.
Ma volendo esser benevoli e voler credere alle sue buone intenzioni, devo aggiungere che è disposto a spenderli anche se non sarà lui il candidato democratico alla Presidenza americana.
Insomma deve odiare parecchio Trump per mettere le mani così pesantemente nel suo portafoglio.
Si sa che negli USA viene eletto il Presidente che è più ricco o che raccoglie più soldi, dato che l'elezione viene decisa dai costosi spot pubblicitari trasmessi dalle tv americane o stampati nei giornali e riviste del paese o magari in internet.
Questo sistema è abbastanza assurdo e dà origine a gravi fatti come le guerre che quasi tutti i presidenti americani prima o poi dichiarano e portano avanti per dare una compensazione all'industria bellica americana che è quella che dà i maggiori contributi a entrambi i contendenti per non sbagliare ed ottenere poi, al momento opportuno, la loro guerra.
Il Presidente di turno deve a volte inventarsi e creare i motivi per scatenare la guerra come è avvenuto con l'Iraq, semidistrutto in pochi giorni ed accusato di detenere armi di distruzione di massa che non sono mai stati rinvenute.
La storia si ripetè con l'attacco alla Libia di Gheddafi accusato di voler fare un genocidio in Cirenaica.
In effetti l'incauto Gheddafi fece un discorso infuocato contro Bengasi, minacciando di andare a prendere i suoi abitanti casa per casa perchè si erano a lui ribellati.
Ma poi non ne fece nulla, non arrivarono i temuti carri armati, nessuno li vide, neanche i satelliti spia che sono in grado di leggere un giornale dall'alto a migliaia di km di altezza.
Parlarono anche di fosse dove venivano ammassati centinaia di corpi ma anche quello era un falso creato ad arte per avere l'alibi di attaccare il paese, uccidere il leader arabo e portare il caos in Libia che nessuno adesso riesce a dirimere perchè ci sono centinaia di tribù, oltre ai due acerrimi nemici Al Farraj e Haftar.
Barak Obama ha confessato che quell'attacco fu il più grave errore della sua Presidenza, ma il suo successore si guarda bene dal porvi rimedio, come la Francia e l'Inghilterra che parteciparono alla medesima aggressione.
Ma alla fine è meglio Bloomberg o Trump? Io so che sono entrambi miliardari, più il primo che il secondo che parrebbe più ricco sulla carta che in realtà, ma sicuramente credo che non si possa esser peggio di Trump dato che è troppo aggressivo e pericoloso per la pace mondiale, ma anche per l'economia con la storia dei dazi ed infine per la salute del pianeta dato che ha annullato tutti gli accordi presi da Obama per limitare l'inquinamento ed il surriscaldamento con gravi ripercussioni come abbiamo visto coi disastrosi incendi in Amazzonia, California e Australia dopo quelli della Siberia.
E come si può dimenticare anche l'annullamento della pace raggiunta con Cuba e con l'Iran dopo anni di trattative?
Insomma, forza Bloomberg o meglio Sanders che è il mio candidato preferito.
Certo che se viene eletto e sa muoversi bene, può ripagarsi bene e anche guadagnarci sopra.
Ma volendo esser benevoli e voler credere alle sue buone intenzioni, devo aggiungere che è disposto a spenderli anche se non sarà lui il candidato democratico alla Presidenza americana.
Insomma deve odiare parecchio Trump per mettere le mani così pesantemente nel suo portafoglio.
Si sa che negli USA viene eletto il Presidente che è più ricco o che raccoglie più soldi, dato che l'elezione viene decisa dai costosi spot pubblicitari trasmessi dalle tv americane o stampati nei giornali e riviste del paese o magari in internet.
Questo sistema è abbastanza assurdo e dà origine a gravi fatti come le guerre che quasi tutti i presidenti americani prima o poi dichiarano e portano avanti per dare una compensazione all'industria bellica americana che è quella che dà i maggiori contributi a entrambi i contendenti per non sbagliare ed ottenere poi, al momento opportuno, la loro guerra.
Il Presidente di turno deve a volte inventarsi e creare i motivi per scatenare la guerra come è avvenuto con l'Iraq, semidistrutto in pochi giorni ed accusato di detenere armi di distruzione di massa che non sono mai stati rinvenute.
La storia si ripetè con l'attacco alla Libia di Gheddafi accusato di voler fare un genocidio in Cirenaica.
In effetti l'incauto Gheddafi fece un discorso infuocato contro Bengasi, minacciando di andare a prendere i suoi abitanti casa per casa perchè si erano a lui ribellati.
Ma poi non ne fece nulla, non arrivarono i temuti carri armati, nessuno li vide, neanche i satelliti spia che sono in grado di leggere un giornale dall'alto a migliaia di km di altezza.
Parlarono anche di fosse dove venivano ammassati centinaia di corpi ma anche quello era un falso creato ad arte per avere l'alibi di attaccare il paese, uccidere il leader arabo e portare il caos in Libia che nessuno adesso riesce a dirimere perchè ci sono centinaia di tribù, oltre ai due acerrimi nemici Al Farraj e Haftar.
Barak Obama ha confessato che quell'attacco fu il più grave errore della sua Presidenza, ma il suo successore si guarda bene dal porvi rimedio, come la Francia e l'Inghilterra che parteciparono alla medesima aggressione.
Ma alla fine è meglio Bloomberg o Trump? Io so che sono entrambi miliardari, più il primo che il secondo che parrebbe più ricco sulla carta che in realtà, ma sicuramente credo che non si possa esser peggio di Trump dato che è troppo aggressivo e pericoloso per la pace mondiale, ma anche per l'economia con la storia dei dazi ed infine per la salute del pianeta dato che ha annullato tutti gli accordi presi da Obama per limitare l'inquinamento ed il surriscaldamento con gravi ripercussioni come abbiamo visto coi disastrosi incendi in Amazzonia, California e Australia dopo quelli della Siberia.
E come si può dimenticare anche l'annullamento della pace raggiunta con Cuba e con l'Iran dopo anni di trattative?
Insomma, forza Bloomberg o meglio Sanders che è il mio candidato preferito.
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