domenica a Berlino si terrà la Conferenza di Berlino per risolvere i problemi della guerra civile in Libia.
Saranno presenti oltre ai due contendenti Al Sarraj e Haftar, naturalmente la Merkel, Putin, Erdogan, Conte ed il segretario di stato USA Mike Pompeo che all'ultimo momento appare in scena dopo aver creato il problema con l'attacco alla Libia e l'uccisione del suo leader Gheddafi.
Credo che non partecipino gli altri due paese responsabili dell'aggressione alla Libia e cioè la Francia ed il Regno Unito.
Da qualche tempo invece si sono intromessi la Russia di Putin e soprattutto il dittatore turco Erdogan che in queste ore ha inviato sue truppe a Tripoli, sostenendo Al Sarraj e minacciando riotorsioni verso l'uomo forte della Cirenaica Haftar.
Non si capisce a cosa miri Erdogan, vuole il petrolio libico? Vuole far vedere che il suo paese è una potenza mediterranea che mette il becco anche in Africa?
Naturalmente Mike Pompeo è in rappresentanza delle multinazionali americane del petrolio che aspirano ai pozzi di petrolio libici, come la Francia di Macron che ne ha bisogno se vuol spegnere le sue centrali nucleari.
E poi ci siamo noi, doppiamente interessati, sia per la nostra ENI che già controlla parecchi pozzi petroliferi, sia per la questione dell'immigrazione clandestina che passa da quel paese e poi approda nel nostro.
Il nostro capo del governo Conte è stato molto attivo nelle ultime settimane ed ha viaggiato tra Il Cairo, Istanbul ed ha ricevuto a Roma sia Al Farraj, sia Haftar.
Noi saremmo schierati con Al Farraj come la Turchia mentre la Francia e la Russia sostengono Haftar.
Germania e USA più furbe aspettano a capire chi sarà il vincente per schierarsi a cose fatte.
Brutta storia e non credo purtroppo che la Conferenza di Berlino troverà una definitiva soluzione a questa ingarbugliata faccenda e suppongo che l'Italia non otterrà quasi niente perchè nella scena politica internazionale contiamo ben poco.
Saranno presenti oltre ai due contendenti Al Sarraj e Haftar, naturalmente la Merkel, Putin, Erdogan, Conte ed il segretario di stato USA Mike Pompeo che all'ultimo momento appare in scena dopo aver creato il problema con l'attacco alla Libia e l'uccisione del suo leader Gheddafi.
Credo che non partecipino gli altri due paese responsabili dell'aggressione alla Libia e cioè la Francia ed il Regno Unito.
Da qualche tempo invece si sono intromessi la Russia di Putin e soprattutto il dittatore turco Erdogan che in queste ore ha inviato sue truppe a Tripoli, sostenendo Al Sarraj e minacciando riotorsioni verso l'uomo forte della Cirenaica Haftar.
Non si capisce a cosa miri Erdogan, vuole il petrolio libico? Vuole far vedere che il suo paese è una potenza mediterranea che mette il becco anche in Africa?
Naturalmente Mike Pompeo è in rappresentanza delle multinazionali americane del petrolio che aspirano ai pozzi di petrolio libici, come la Francia di Macron che ne ha bisogno se vuol spegnere le sue centrali nucleari.
E poi ci siamo noi, doppiamente interessati, sia per la nostra ENI che già controlla parecchi pozzi petroliferi, sia per la questione dell'immigrazione clandestina che passa da quel paese e poi approda nel nostro.
Il nostro capo del governo Conte è stato molto attivo nelle ultime settimane ed ha viaggiato tra Il Cairo, Istanbul ed ha ricevuto a Roma sia Al Farraj, sia Haftar.
Noi saremmo schierati con Al Farraj come la Turchia mentre la Francia e la Russia sostengono Haftar.
Germania e USA più furbe aspettano a capire chi sarà il vincente per schierarsi a cose fatte.
Brutta storia e non credo purtroppo che la Conferenza di Berlino troverà una definitiva soluzione a questa ingarbugliata faccenda e suppongo che l'Italia non otterrà quasi niente perchè nella scena politica internazionale contiamo ben poco.
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