,Se fossi Grillo parlerei con Conte e lo convincerei a candidarsi a marzo per la segreteria del M5S.
In questo modo, il politico che attualmente gode dei maggiori consensi, intorno al 40% potrebbe far risalire la china al M5S che oramai sembra arrivato al fondo e rischia il non ritorno.
Conte è un generale senza esercito e non può pensare di sopravvivere e governare se dietro a lui non c'è un partito e questo partito deve essere solo il M5S.
L'altra scelta alternativa potrebbe essere Alessandro di Battista al quale credo Grillo abbia imposto di mettersi da parte in attesa dei risultati della gestione di Di Maio.
Per questo motivo Di Battista non si è candidato alle ultime elezioni politiche, nè a quelle europee ed amministrative, in modo da risultare non compromesso e apparire come una riserva da usare dopo il quasi fallimento di Di Maio.
In questo modo, il politico che attualmente gode dei maggiori consensi, intorno al 40% potrebbe far risalire la china al M5S che oramai sembra arrivato al fondo e rischia il non ritorno.
Conte è un generale senza esercito e non può pensare di sopravvivere e governare se dietro a lui non c'è un partito e questo partito deve essere solo il M5S.
L'altra scelta alternativa potrebbe essere Alessandro di Battista al quale credo Grillo abbia imposto di mettersi da parte in attesa dei risultati della gestione di Di Maio.
Per questo motivo Di Battista non si è candidato alle ultime elezioni politiche, nè a quelle europee ed amministrative, in modo da risultare non compromesso e apparire come una riserva da usare dopo il quasi fallimento di Di Maio.
Io preferirei Conte al quale porrei l'ultimatum: o ti candidi con noi o ti togliamo la fiducia e facciamo cadere il tuo governo e poi tutto può succedere, perfino un candidato PD a palazzo Chigi con l'appoggio interno od esterno del M5S.
Certamente questo non basta, bisogna che il movimento si rinnovi non solo nei suoi dirigenti, ma anche nei suoi programmi, portando a termine alcune riforme, la più importante della quale è lo sviluppo dell'economia italiana sulla quale non si sono espressi in modo soddisfacente, nè sul problema dell'immigrazione, il cavallo di battaglia di Salvini che gli va tolto prima che diventi troppo vincente.
Infine va modificata la legge sul reddito di cittadinanza che deve diventare un sussidio di disoccupazione ed assistenza dato che sperare che sfoci in un posto di lavoro è pura illusione se prima non si gettano le basi per la creazione dei posti di lavoro.
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