Sono nato a Capodistria, il porto principale della Slovenia e quando avevo 5 anni la mia famiglia si trasferì a Trieste a soli 20 km di distanza come tanti altri istriani e dalmati (circa 300.000)che decisero di ritornare a vivere in Italia dopo dieci anni di blocco dei confini e dopo che il Memorandum di Londra del 1954 ci diede la possibilità di optare per il ricongiungimento alla madrepatria.
Da giovane e anche adulto son tornato molte volte in Slovenia, per vacanze o in visita parenti che ancora vivono in Istria .Per il mare preferivo la Croazia che possiede la gran parte dell'Istria e dunque ha molta più costa, spiagge, campeggi. La Slovenia possiede solo la costa nord con belle cittadine ma come spiagge solo la mondana
Portorose ed un'altra spiaggia più semplice dirimpettaia.
In Slovenia sono andato piuttosto in escursione nelle sue belle montagne e laghi che a Trieste, città di mare, sono considerati molto preziosi e ambiti.
La Slovenia ha solo due milioni di abitanti, il suo popolo è molto civile, laborioso ed ordinato al punto che il loro PIL procapite ha superato il nostro mentre al tempo del comunismo di Tito erano molto più poveri di noi anche se erano costretti assieme alla Croazia a sostenere le altre repubbliche della Jugoslavia ed è per questo sostanzialmente che poi, sopraggiunta una grave crisi economica, negli anni 90 hanno preteso ed ottenuto l'indipendenza dopo una decina di giorni di scaramucce coi militari serbi che alla fine han preferito lasciar andare la Slovenia anche perchè Austria ed Italia confinanti avevano schierato le loro truppe ai confini.
Da allora la Slovenia ha fatto passi giganteschi in termini di crescita e sviluppo mentre noi siamo rimasti fermi e così ci han raggiunto e superato.
Come istriano di cultura e lingua italiana sono sempre stato combattuto nei confronti della Jugoslavia ed ora Slovenia dato che abbiamo dovuto andarcene, quasi costretti dalle condizioni che ci aveva imposto il regime di Tito che con noi fece la prima pulizia etnica del paese.
Siccome però i miei genitori erano istriani croati italianizzati ed il mio cognome è croato, non mi sono sentito di dar contro al paese in cui c'erano le mie radici,
Infine c'è un altro motivo che me li ha resi meno antipatici e cioè il fatto che prima la Jugoslavia e poi la Slovenia e Croazia, con qualche eccezione, hanno avuto molto rispetto della natura e del mare mentre lo stesso purtroppo non è avvenuto generalmente in Italia, insomma la mia Istria, perchè io mi considero sostanzialmente istriano in esilio, è rimasta bella e vivibile nonostante le tante strutture turistiche che solo poche volte han rovinato il paesaggio..
Da giovane e anche adulto son tornato molte volte in Slovenia, per vacanze o in visita parenti che ancora vivono in Istria .Per il mare preferivo la Croazia che possiede la gran parte dell'Istria e dunque ha molta più costa, spiagge, campeggi. La Slovenia possiede solo la costa nord con belle cittadine ma come spiagge solo la mondana
Portorose ed un'altra spiaggia più semplice dirimpettaia.
In Slovenia sono andato piuttosto in escursione nelle sue belle montagne e laghi che a Trieste, città di mare, sono considerati molto preziosi e ambiti.
La Slovenia ha solo due milioni di abitanti, il suo popolo è molto civile, laborioso ed ordinato al punto che il loro PIL procapite ha superato il nostro mentre al tempo del comunismo di Tito erano molto più poveri di noi anche se erano costretti assieme alla Croazia a sostenere le altre repubbliche della Jugoslavia ed è per questo sostanzialmente che poi, sopraggiunta una grave crisi economica, negli anni 90 hanno preteso ed ottenuto l'indipendenza dopo una decina di giorni di scaramucce coi militari serbi che alla fine han preferito lasciar andare la Slovenia anche perchè Austria ed Italia confinanti avevano schierato le loro truppe ai confini.
Da allora la Slovenia ha fatto passi giganteschi in termini di crescita e sviluppo mentre noi siamo rimasti fermi e così ci han raggiunto e superato.
Come istriano di cultura e lingua italiana sono sempre stato combattuto nei confronti della Jugoslavia ed ora Slovenia dato che abbiamo dovuto andarcene, quasi costretti dalle condizioni che ci aveva imposto il regime di Tito che con noi fece la prima pulizia etnica del paese.
Siccome però i miei genitori erano istriani croati italianizzati ed il mio cognome è croato, non mi sono sentito di dar contro al paese in cui c'erano le mie radici,
Infine c'è un altro motivo che me li ha resi meno antipatici e cioè il fatto che prima la Jugoslavia e poi la Slovenia e Croazia, con qualche eccezione, hanno avuto molto rispetto della natura e del mare mentre lo stesso purtroppo non è avvenuto generalmente in Italia, insomma la mia Istria, perchè io mi considero sostanzialmente istriano in esilio, è rimasta bella e vivibile nonostante le tante strutture turistiche che solo poche volte han rovinato il paesaggio..
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