Ciao
le polemiche con la Francia dimostrano che Prodi è molto più determinato del governo in carica a farsi rispettare dai francesi, propugnando il blocco dell'Opa su BNL e ritorsioni su EDF in Edison.
Mi sembra il minimo che si possa fare, ma il governo è capace di fare anche meno, come si vede.
Vorrei far notare cmq l'assurdità del sistema Europa.
Bruxelles ha imposto ai vari stati europei il ridimensionamento dei monopolisti nazionali e la loro privatizzazione nei vari settori soprattutto elettrico e telefonico per permettere maggior concorrenza e quindi rendere più conveniente l'acquisto dei relativi servizi ai consumatori.
Quindi, seguendo questo primo passo l'Enel si è notevolmente ridimensionata (vendendo centrali) e da monopolista, oggi pare che controlli solo un terzo dell'offerta nazionale.
Come secondo passo i soldi incassati dal ridimensionamento avrebbero dovuto essere impiegati per allargarsi in altri paesi dell'Europa occidentale, da ciò il tentativo abortito in partenza di impadronirsi della francese Suez, mentre finora è riuscita a fare acquisizioni meno importanti nei paesi dell'Europa orientale.
I francesi invece si sono ridimensionati di ben poco in patria, ma FURBESCAMENTE si sono allargati all' estero, quindi usando il secondo passo ma non il primo.
E' impensabile che questo sia possibile senza venir messi in mora dalle autorità europee che cmq sono lacunose per le norme emesse e per le interpretazioni che ognuno adotta a sua convenienza.
Cmq sia, questa procedura imposta dalle autorità europee, è assurda.
Dato che l'Europa dovrebbe avere a cuore la protezione delle società europee da assalti esterni
(per esempio l'agguerrita Gazprom russa che sta cercando di penetrare nel nostro mercato, grazie all'amicizia Putin/Berlusconi che produrrà vantaggi a loro, ma non a noi come si è già visto col gas russo razionato)
avrebbe dovuto semplicemente incoraggiare fusioni transfrontaliere, per esempio fra EDF ed ENEL invece di indebolirle internamente e poi farle crescere esternamente.
E' stato un errore europeo nel quale solo noi italiani siamo incappati, da perfetti polli.
Così oggi ci troviamo un'Enel debole, che oltretutto ha sbagliato politica, lanciandosi sui telefoni, acqua e gas per poi rivendere quasi tutto e tornare al core business.
Ha inoltre distribuito troppi soldi agli azionisti che avrebbe dovuto impiegare per le acquisizioni.
Così è passata da secondo operatore europeo a quarto ed è a rischio di aggressione se non riesce a crescere.
Dovrebbe fondersi con l'ENI per evitare i pastrocchi europei e rimanere grosso player internazionale.
Avrebbe dovuto aspettare analoghe mosse (di cessione centrali e privatizzazione) da parte dei competitor europei che sono rimasti grossi (EDF)o si sono ingranditi (EDF, RWE,E-ON privata) comprando all'estero.
Gli spagnoli di Endesa sono a metà strada ma si sanno difendere meglio di noi che ci troviamo un'Enel debole ed il secondo operatore nazionale, la Edison, per metà in mano ai francesi.
Proprio una bella politica energetica, complimenti ai rispettivi dirigenti aziendali e sopratutto i politici dato che tali aziende sono ancora a maggioranza statale!
Complimenti anche alle municipalizzate (Aem di Milano e Asm di Brescia) che invece di allearsi, hanno continuato a litigare facendo il gioco della EDF francese.
E complimenti all'Europa che legifera poco, ma quel poco è dannoso e sbagliato!
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