Ciao
ho visto due film italiani recenti, già di gran successo il primo e di montante successo il secondo.
"La notte prima degli esami" è simpatico, allegro, piace ai giovani in sala e diverte anche i pensionati che ricordano ancora l'angoscia di quella esperienza giovanile, ma rimpiange anche la gioventù passata.
Dopo tanti anni ancora sogno l'incubo dell'esame di matura.
Il film ricorda i primi di Pieraccioni ed il Medico in Famiglia, insomma allegri e distensivi, facili e piacevoli, ma sotto sotto dei filmetti commerciali che insegnano e dicono poco se non far passare un paio d'ore in allegria.
L'altro film invece è un mezzo incubo, almeno per i miei gusti: "Arrivederci, amore ciao"
Ricorda Pulp Fiction di Tarantino che mi aveva già perplesso e disgustato anni fa.
Li c'era Travolta, qui Michele Placido che lo copia.
So che vado controcorrente, perchè era stato un gran successo, piaciuto a tutti quelli che trovano divertente veder teste fracassate e pezzi di cervello volare in aria, come allora, come adesso.
Lo giustificano dicendo che era geniale perchè dissacrante della violenza, ma a mio parere era troppo violento per essere dissacrante.
Questo italiano non è neanche dissacrante, è solo violento.
E' dissacrante la stupidità della ragazza protagonista, le cui uscite serie sono state salutate in sala da risate appropriate.
Non si capisce cosa voglia dire questo noir, se non rappresentare la storia squallida di un personaggio che da sessantottino diventa prima terrorista locale, poi guerrigliero internazionale, poi delatore, poi losco individuo che vive nello squallido ambiente dei club del sesso e poi si allea al corrotto poliziotto per fare altri colpi, cerca una vita normale, ma non ci riesce e deve addirittura far fuori la donna che ama per salvare se stesso dal niente.
Mah....! Mi è piaciuta la colonna sonora, con molti pezzi dell'epoca fra cui la mitica
"Arrivederci amore ciao" della Caselli che continuo a fischiettare.
Arrivano i noir! Peccato, si poteva puntare su qualcosa di più positivo!
Bravo il protagonista, il nuovo bello del cinema italiano ed il solito Michele Placido che mi riprometto di vedere nel film da lui diretto e iperpremiato "Romanzo criminale" che dovrebbe celebrare la banda della Magliana.
Siamo messi proprio male
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