Wednesday, March 29, 2006

CINA E ISLAM

Ciao
ogni tanto mi arriva una piccola soddisfazione.

A volte mi sembra di ululare alla luna come i coyote, spesso ripetutamente sugli stessi temi che mi prendono più degli altri: Cina e Islam.

La Cina, responsabile in misura eloquente della nostra crisi economica dato che siamo il paese più colpito dalla loro concorrenza, producendo prodotti analoghi (tessile, scarpe e macchine utensili) con la firma del WTO ha ottenuto che l'Europa si spalancasse ai loro prodotti senza dazi, spesso di scarsa qualità, con componenti nocive, senza rispetto per i loro lavoratori e con copie contraffatte delle nostre macchine, cambiate di nome e in qualche piccolo particolare e vendute a prezzi dimezzati.

Dopo che le fabbriche di mezza Italia han chiuso e quelle rimaste cercano di sopravvivere con il lavoro precario (usato come difesa dato che non possono assumere a tempo indeterminato per l'incertezza della resistenza alla concorrenza cinese), finalmente l'Europa si sta accorgendo e cercando di chiudere la stalla quando i buoi son già scappati.

La misura di dazi intorno al 20% sulle scarpe in cuoio è un raglio d'asino ma meglio di niente, nella speranza che facciano ben di più.

Oggi si è svegliato anche Tremonti e dice giustamente che i cinesi ci mangiano vivi e non hanno dazi per i loro prodotti esportati in Europa, ma impongono loro i dazi sulle nostre esportazioni in Cina!

Questo è il colmo!!!

A questo punto non mi dispiace neanche tanto la sparata di Berlusconi sui bambini cinesi bolliti che probabilmente è vera anche se risalente a decine di anni fa.

Se dobbiamo avere un contenzioso con la Cina, nostro concorrente sleale in campo commerciale, l'uscita infelice del capo del governo può esserne l'inizio.
Sperando che l'Europa si accodi e non continui ingenuamente a farsi imbrogliare dai furbi cinesi.

La seconda soddisfazione mi arriva dall'Afghanistan dove gli islamici (non arabi) si dimostrano i soliti medioevali, violenti e intolleranti con il caso del poveretto che ha rischiato la pena di morte per essersi convertito alla religione cattolica e che avrebbe fatto una brutta fine se non fossero intervenute le proteste internazionali, inclusa la nostra.

Questo per dimostrare ai soliti difensori dell'Islam con chi abbiamo a che fare, nel caso non l'avessero ancora capito nonostante le spiegazioni eloquenti di Oriana Fallaci che naturalmente passa per rincoglionita e razzista da parte di questi grandi cervelloni che si accorgeranno del pericolo quando avranno la figlia infibulata in burqa ed il figlio con la mano mozza perchè ha rubato una caramella, per non contare della moglie lapidata in piazza per aver corrisposto alle lusinghe del collega d'ufficio

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