Ciao
finalmente le autorità europee si stan svegliando dal loro sonno profondo e si azzardano a imporre dazi intorno al 20% per le scarpe cinesi e vietnamite, ma solo di cuoio.
Penso che costituiscano una stretta minoranza, in quanto le scarpe più vendute, quelle che portano i giovani, non sono di cuoio.
Poco, molto poco ma meglio di niente, nella speranza che questa iniziativa si allarghi ad altre merci prima che le industrie europee chiudano definitivamente come sta già succedendo in maniera preoccupante in vari settori, come è successo soprattutto per il tessile italiano che nessuno ha difeso.
Si sono accorti che la difesa palliativo del lavoro precario non piace e riempie le piazze di giovani arrabbiati con pericoli di rivolta e destabilizzazione.
Le medesime autorità sembrano più interessate alle multinazionali dell'energia a prova che abbiamo un'Europa dei capitali e delle grosse compagnie e non dei popoli rovinati dall'euro e dalla disoccupazione conseguente all'entrata indiscriminata dei prodotti asiatici.
Dubito cmq che ne verrà fuori qualcosa di importante per la gente.
Ci sarà bisogno di svegliare i politici con dimostrazioni continue e sempre più efficaci
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