Friday, March 03, 2006

GHEDDAFI E LE EX COLONIE ITALIANE

CIAO

Gheddafi è a rischio di integralismo e si corre il pericolo che prima o dopo la Libia diventi un nuovo Iran, in faccia a casa nostra!

Il leader cerca di sviare da questi problemi interni e di scatenare l'opinione pubblica del suo paese contro il nemico italiano, la perfida Italia che ne ha combinate di cotte e di crude nel suo paese:
si, abbiamo fatto fuori un po' di libici, li abbiamo addirittura portati in Italia e fatti sparire

ma a quei tempi (un secolo fa) era abbastanza ......"normale"

in compenso abbiamo portato cultura, strade, scuole, infrastrutture e dopo aver speso miliardi e miliardi ce ne siamo andati e solo allora hanno trovato il petrolio!!!

gli italiani rimasti erano la struttura portante dell'economia libica
Gheddafi li ha sbattuti fuori rubando proprietà e conti in banca, facendoli partire a mani vuote

è un altro episodio terribile che gli italiani scopriranno fra 50 anni
come la vicenda delle foibe e la diaspora degli istriani e dalmati!

appena partiti gli italiani l'economia libica è andata in crisi
perchè gli arabi non hanno voglia di far niente e non ne sono capaci

il loro deserto rimane deserto, anzi avanza a differenza d'Israele che lo trasforma in campagna e giardino

sono solo capaci di far figli per poi spedirceli e se hanno il petrolio se lo fanno pompare da altri
e si fanno sfruttare dalle compagnie petrolifere internazionali, ricevendo abbastanza soldi che vengono distribuite nelle cerchie ristrette dei dittatori monarchi o presidenti, lasciando i loro popoli in preda alla disperazione a all'integralismo fanatico

inoltre i paesi ricchi di petrolio importano e pagano lavoratori stranieri da paesi del quarto mondo per tutti i loro lavori e servizi
di cui si liberano appena li gira le palle per chiamarne altri ,dopo ,dato che non sono in grado
di cavarsela da soli

così appena sono partiti gli italiani dalla Libia, il deserto è arrivato alla costa in pochi anni e le campagne sono sparite, i pomodori per esempio hanno aumentato il prezzo di venti volte perchè ne producevano oramai pochissimo

queste cose mi sono state spiegate da un collega profugo libico, buttato fuori con la sua
famiglia dal paese in cui era nato e ritengo che sia la verità per quanto ho conosciuto gli arabi

l'Italia in tutta questa storia non ha difeso minimamente la sua gente
e continua a lasciar fare a Gheddafi senza batter ciglio
paventando la chiusura dei rubinetti del petrolio e gas

praticamente siamo sotto ricatto

finirà che gli costruiremo l'autostrada che il leader esaltato vuol farsi fare da noi
a risarcimento dei danni di un secolo fa

bisognerebbe chiedergli il conto delle infrastrutture da noi costruite e lasciate agratis
e che sicuramente sono visibili ancor oggi

come in Eritrea, Etiopia e Somalia

paesi che lasciati a se stessi anche per colpa nostra, sono finiti nel disastro totale

ciononostante non sono un colonialista e penso che ogni paese ha il diritto di gestirsi da sè
solo che le gestioni "fai da te" oltre alla dittatura trentennale di Gheddafi che sta andando alla deriva hanno prodotto questi risultati:

-l'Eritrea rimpiange ancor oggi l'Italia (un mio amico ha vissuto alcuni mesi a Massaua e mi ha raccontato che le uniche infrastrutture del paese sono ancora quelle create da noi)
dopo aver combattuto per decenni una guerra fratricida con i vicini etiopi ed aver ottenuto finalmente l'indipendenza ma non risolto le diatribe confinarie con il paese nemico

-l'Etiopia si sta tirando fuori dal suo disastro post Menghistu (dittatore militare comunista)
solo in questi ultimi anni (ho una collega etiope che mi fornisce questi dati)

-la Somalia è un paese in totale deriva, senza autorità ed in balia di terroristi, carestie e dei signori della guerra che costringono la popolazione a lotte fratricide di cui non si vedono sbocchi

Nessuno pensa a sistemare questo paese dove perfino gli americani le han prese lasciando la gente in balia dei capobanda e della carestia incombente

fra qualche mese, dopo migliaia di morti, faremo un concerto rock per raccogliere i soldi e lavarci le coscienze

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