L'Italia è un grande paese esportatore, uno dei maggiori, per il 50% all'interno della UE, per il resto in tutti i continenti, soprattutto USA altro grande partner commerciale. Purtroppo l'embargo alla Russia e Iran ci ha tolto due grandi clienti, ma penso che attraverso triangolazioni, il flusso di merci non si sia interrotto.
Pochi sanno che la prima voce di esportazione è costituita da macchine utensili di ogni tipo che costituisce quasi il 50% del totale, seguita dai prodotti alimentari inclusi i vini, la moda incluse le scarpe, i mobili.
Per quanto riguarda l'economia interna, la voce più importante è il turismo che coinvolge cittadini di ogni continente, oggi soprattutto cinesi, americani, russi e naturalmente europei.
L'Italia è solo l'1,3% della popolazione del pianeta e contribuisce a circa il 4,4% del PIL mondiale.
E' il paese che ha il maggior numero di siti protetti dall'UNESCO e possiede oltre la metà del patrimonio artistico mondiale.
In Europa è la seconda industria dopo la Germania alla quale è legata in modo stretto perchè fornisce molti semilavorati e accessori, soprattutto per l'industria tedesca dell'auto.
Pare che la Confindustria tedesca ha invitato quella italiana a far ripartire la filiera dell'auto quanto prima dato che senza di noi, loro non possono ripartire.
L'Italia ha ottimi rapporti con USA, Cina e Russia fra le grandi potenze ma anche con i paesi arabi e Israele.
Ci sono comunità di italiani sparse per il pianeta, giovani italiani che si sono trasferiti soprattutto nei paesi europei per motivi di lavoro e italiani di seconda terza quarta generazione soprattutto in Brasile, Argentina e USA ma anche Canada e Australia.
Siamo un piccolo grande paese che è molto amato e visitato per la nostra storia, arte, cucina, per i nostri splendidi paesaggi e per la simpatia e calore della nostra gente.
Ci sono anche risvolti negativi come le famose mafie che vengono purtroppo esaltate in tanti film e serie televisive di successo e che fanno credere all'estero che il nostro paese sia pervaso dalla malavita, ma non è così.
Pur essendo un fenomeno presente, soprattutto al sud, non ha una grande influenza sulla vita degli italiani, io per esempio nella mia lunga vita, non ho mai avuto a che fare con un malavitoso o non me ne sono accorto.
Credo che al sud quasi tutti conoscano le famiglie mafiose, ma solo pochi sono in qualche modo legati alle loro attività, più che altro ne han timore e si tengono alla larga.
L'Italia sta attraversando un brutto periodo con la crisi innescata dal Covid-19. Siamo bloccati da quasi due mesi in casa, con gran parte delle nostre imprese e negozi commerciali, uffici professionali, partite IVA, artgiani fermi.
Ci sono stati quasi 150.000 contagi e quasi 20.000 morti e si spera che all'inizio di maggio si possa ripartire riaprendo gradatamente negozi e imprese, altrimenti si rischia una pesantissima crisi economica.
Purtroppo seppur abbiamo ricevuto aiuti sanitari da molti paesi anche da alcuni poveri, ci sentiamo invece abbandonati dalla UE e dalle sue istituzioni, causa il blocco del Nord costituito da Germania, Olanda, Austria e Finlandia che hanno impedito l'erogazione degli eurobond che sarebbero serviti non solo a noi ma a tutti i paesi in difficoltà per uscire da questa crisi sanitaria ed economica.
La prima battaglia è persa, ma non la guerra e si spera che nell'incontro prossimo del 23 aprile fra capi di governo e di stato europei, si possa dar vita a strumenti di finanziamento importanti, altrimenti si rischia addirittura la fine della UE e dell'euro per colpa di pochi paesi egoisti e di corte vedute.
Pochi sanno che la prima voce di esportazione è costituita da macchine utensili di ogni tipo che costituisce quasi il 50% del totale, seguita dai prodotti alimentari inclusi i vini, la moda incluse le scarpe, i mobili.
Per quanto riguarda l'economia interna, la voce più importante è il turismo che coinvolge cittadini di ogni continente, oggi soprattutto cinesi, americani, russi e naturalmente europei.
L'Italia è solo l'1,3% della popolazione del pianeta e contribuisce a circa il 4,4% del PIL mondiale.
E' il paese che ha il maggior numero di siti protetti dall'UNESCO e possiede oltre la metà del patrimonio artistico mondiale.
In Europa è la seconda industria dopo la Germania alla quale è legata in modo stretto perchè fornisce molti semilavorati e accessori, soprattutto per l'industria tedesca dell'auto.
Pare che la Confindustria tedesca ha invitato quella italiana a far ripartire la filiera dell'auto quanto prima dato che senza di noi, loro non possono ripartire.
L'Italia ha ottimi rapporti con USA, Cina e Russia fra le grandi potenze ma anche con i paesi arabi e Israele.
Ci sono comunità di italiani sparse per il pianeta, giovani italiani che si sono trasferiti soprattutto nei paesi europei per motivi di lavoro e italiani di seconda terza quarta generazione soprattutto in Brasile, Argentina e USA ma anche Canada e Australia.
Siamo un piccolo grande paese che è molto amato e visitato per la nostra storia, arte, cucina, per i nostri splendidi paesaggi e per la simpatia e calore della nostra gente.
Ci sono anche risvolti negativi come le famose mafie che vengono purtroppo esaltate in tanti film e serie televisive di successo e che fanno credere all'estero che il nostro paese sia pervaso dalla malavita, ma non è così.
Pur essendo un fenomeno presente, soprattutto al sud, non ha una grande influenza sulla vita degli italiani, io per esempio nella mia lunga vita, non ho mai avuto a che fare con un malavitoso o non me ne sono accorto.
Credo che al sud quasi tutti conoscano le famiglie mafiose, ma solo pochi sono in qualche modo legati alle loro attività, più che altro ne han timore e si tengono alla larga.
L'Italia sta attraversando un brutto periodo con la crisi innescata dal Covid-19. Siamo bloccati da quasi due mesi in casa, con gran parte delle nostre imprese e negozi commerciali, uffici professionali, partite IVA, artgiani fermi.
Ci sono stati quasi 150.000 contagi e quasi 20.000 morti e si spera che all'inizio di maggio si possa ripartire riaprendo gradatamente negozi e imprese, altrimenti si rischia una pesantissima crisi economica.
Purtroppo seppur abbiamo ricevuto aiuti sanitari da molti paesi anche da alcuni poveri, ci sentiamo invece abbandonati dalla UE e dalle sue istituzioni, causa il blocco del Nord costituito da Germania, Olanda, Austria e Finlandia che hanno impedito l'erogazione degli eurobond che sarebbero serviti non solo a noi ma a tutti i paesi in difficoltà per uscire da questa crisi sanitaria ed economica.
La prima battaglia è persa, ma non la guerra e si spera che nell'incontro prossimo del 23 aprile fra capi di governo e di stato europei, si possa dar vita a strumenti di finanziamento importanti, altrimenti si rischia addirittura la fine della UE e dell'euro per colpa di pochi paesi egoisti e di corte vedute.
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