Wednesday, May 02, 2012

qui non si tratta di distruggere un paese, ma di ricostruirlo

leggo molta gente
esasperata che vorrebbe fare a pezzi i partiti, i politici, far fallire il paese, ecc... non credo che questo livore e questa violenza porti lontano, se non in bocca a disastri maggiori di quello che già viviamo non tutto è perduto chi viaggia molto all'estero e contatta stranieri di varie provenienze come capita a me, sa bene che l'Italia è tuttora un paese ammirato per i suoi prodotti, per la sua cucina, per le sue macchine, per la sua moda, per il suo sport oltre che per la sua storia, arte e cultura si tratta di valorizzare queste ricchezze con la creatività e fantasia degli italiani, scegliendo una classe dirigente migliore di questa che abbiamo e correggendo i nostri errori, facendo piazza pulita dei ladri e corrotti a distruggere sono tutti bravi, a conservare e costruire pochi ma di questi abbiamo bisogno, non dei primi perchè dalle macerie non si ricava niente e si finisce per rimpiangere il passato anche se questo non era perfetto e pieno di difetti penso che le nuove regole dovrebbero essere: -avanti i più meritevoli e niente più raccomandazioni -nessuno deve lavorare senza un minimo garantito, basta con gli sfruttamenti che portano nomi inglesi come stage o altre palle simili - nessun imprenditore può dichiarare sotto un minimo e meno dei suoi dipendenti -gli scontrini fiscali e le fatture devono essere richiesti e rilasciati da tutti altrimenti multe forti per chi non le esige e chi non li rilascia -il Parlamento deve essere freqentato dagli eletti, altrimenti dopo qualche assenza ingiustificata decadono dalla carica -nuove regole per il finanziamento dei partiti, possibilmente va eliminato del tutto come da referendum già votato dagli italiani -nessuno può svolgere più di una carica e se ne hanno varie devono sceglierne una e rinunciare alle altre -va combattuto il lavoro a nero con multe e anche licenze e permessi annullati in caso di infrazione -lo stato italiano non concede sussidi o rimborsi fiscali a prodotti italiani che non vengono creati all'interno del territorio nazionale -esenzioni fiscali significativi a chi assume a tempo indeterminato e a chi investe in Italia e crea posti di lavoro - deve essere possibile aprire un'attività con burocrazia snella il cui iter duri al massimo un mese - le banche che non concedono prestiti alle aziende o ai privati e chiedono interessi superiori al 5% rispetto al tasso ufficiale di sconto, perdono il diritto ad esercitare - le banche non possono speculare e comprare titoli a rischio, inclusi i titoli di stato, coi soldi dei risparmiatori

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