parlo di politica ed attualità, credo in modo anticonformista. Posso piacere o no, spero mi si riconosca la passione e la coerenza
Friday, May 11, 2012
L'eterno dilemma: ci teniamo l'euro o torniamo alla lira?
In caso di ritorno all'euro
-probabilmente subiranno forti perdite i detentori di titoli di stato italiano per l'eventuale default o ristrutturazione del debito, ma anche per la conversione di titoli dall'euro alla lira che subirebbe subito una forte svalutazione
-parimenti in rovina saranno tutti quelli che hanno mutui in euro, li potranno pagare in lire nuove ma con riferimento al valore in euro al cambio della giornata in cui pagano, come chi ha perso in passato con in mutui in ECU dopo la svalutazione della lira e come sono mal messi molti cittadini dell'Europa dell'est che anni fa hanno contratto muti in euro per pagare meno interessi e poi le monete dei loro stati hanno perso valore rispetto all'euro ed oggi non sono in grado di ripagare i mutui ((da cui derivano le perdite di Unicredit e Banca Intesa che hanno tali crediti inesigibili nelle filiali sparse in giro per l'Europa orientale)
-per il resto che dire? esporteremmo un po' di più ma non tanto perchè nel frattempo fra lira vecchia e lira nuova sono arrivate le merci cinesi, MAI DIMENTICARSELO!
-nessuno pensi di pagare pizza e birra 5.000 lire come nel 2001 o magari 10.000 lire per l'inflazione nel frattempo intervenuta, ma pagherà il valore in euro di adesso convertito in lire, circa 20.000 subito (10 euro circa il prezzo attuale x 2.000 assumendo questo cambio euro-nuova lira) e probabilmente 30.000 dopo qualche mese dopo la svalutazione della lira dal primo cambio, cioè pari a 15 euro attuali mentre oggi costa circa 10 euro!
-e poi l'alta inflazione ed il costo aumentato di tutte le componenti importate, soprattutto gas e benzina, farebbe in ogni caso aumentare il prezzo delle nostre merci
-lo stato italiano sarebbe sull'orlo del fallimento perchè con un debito pazzesco dovrebbe pagare tassi di interesse altissimi per i nuovi titoli, senza contare l'avversione dei detentori esteri per la conversione dei titoli in lire con una evidente perdita in conto capitale e interessi
-le pensioni e gli stipendi dei dipendenti pubblici sarebbero falcidiate dalla inflazione che arriverebbe, mettendo in crisi una delle poche categorie che ancora regge e supporta figli e nipoti
-ogni parola detta da un politico italiano scemo farebbe crollare la lira mentre con l'euro non corriamo questi rischi
- invece l'euro ci costringe a correggerci e puntare su una produzione di qualità e anche a mettere i nostri conti a posto dato che l'Europa ce lo impone e poi invece andremmo a spese pazze come sempre senza alcun controllo
-chi produce merci buone le esporta senza problemi anche con l'euro come fanno i tedeschi
è entrata in crisi l'industria italiana che produce roba di poco valore aggiunto e di scarsa qualità che non può reggere il confronto con la Cina, ma non lo reggerebbe manco con la lira, dunque è meglio che si converta subito o sparisca
-io sono un ammiratore di Beppe Grillo e sono stato anche al raduno di Cesena, leggo il suo blog da molti anni tutti i giorni, ma su questo fatto dell'uscita dall'euro non sono tanto sicuro che abbia ragione anche questa volta e spero che ci mediti bene sopra da buon ragioniere quale è
-forse ci conviene tenere l'euro che è l'unica certezza che abbiamo in questo marasma totale e diamoci piuttosto da fare per correggere le nostre stramberie come il costo della politica, l'evasione fiscale, l'esistenza di corporazioni e lobbie che impongono prezzi più alti per beni e servizi, gli scarsi investimenti in istruzione e ricerca, la correzione di contratti strampalati nel mondo del lavoro che portano allo sfruttamento dei lavoratori per opera di furbetti che hanno approfittato di questi contratti che erano stati creati per altri scopi e poi diamoci un'organizzazione di paese moderno puntando sulle energie pulite, sulla banda larga, sveltimento dell'assurda burocrazia e della lentissima giustizia.
-se faremo tutto ciò, allora potremo uscire da questi anni terribili e affrontare i tanti concorrenti che di anno si presentano sui mercati e non guardano in faccia a chi dorme sonni tranquilli e noi stiamo dormendo oramai da 40 anni!
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