Wednesday, May 02, 2012

c'è solo un modo per uscire dalla crisi: premiare le aziende!

come fa l'Irlanda che le tassa al 12,50% non certo noi che le martorizziamo con la burocrazia e con una tassazione che arriva intorno al 50% se non più le aziende scappano o chiudono ed il paese va a remengo, come posti di lavoro, come reddito disponibile per i consumi, come motore per l'economia tutto il resto conta molto meno, inclusa la corruzione dei politici e le auto blu perchè se la società è ricca, si può permettere di mantenere anche una piccola classe di parassiti questo paese vive sulla piccola e media impresa tutto il resto è finanziato da loro lo stato con tutti i suoi dipendenti pubblici, le grandi imprese che sono sovvenzionate spesso dallo stato, i lavoratori, i pensionati tutto è loro dovuto ebbene l'impresa italiana viene massacrata dai politici con la loro burocrazia assurda, con le loro tasse esagerate, coi ritardi dello stato che pretende il pagamento pronto cassa con Equitalia come segugio violento, mentre fa passare anni per restituire quanto loro dovuto negli ultimi mesi sono sparite circa 150.000 imprese e poche sono nate e quelle che nascono muoiono entro 5 anni e nessuno dall'estero viene ad investire perchè conoscono il nostro sistema e molte delle nostre se non vogliono morire si trasferiscono all'estero pertanto se questo paese vuole sopravvivere deve stoppare immediatamente tutto quanto fa morire le nostre aziende perchè finite quelle ci resterà solo la miseria e nessuno potrà più attingere dalla grande mucca che mantiene tutti non è la CGIL a distruggere l'impresa italiana ma il fatto che: - un lavoratore deve essere pagato tre volte: una volta con poco denaro al lavoratore e due volte allo stato - una burocrazia pazzesca che taglieggia e fa perdere la testa a tutti - lo stato che pretende i soldi dall'imprenditore prima che abbia venduto e incassato mentre pretende che aspetti anni per riavere quello che gli spetta mentre Equitalia è capace di bloccare tutto per quattro soldi dovuti Napolitano, Draghi, Monti, Hollande, la Merkel.... tutti parlano di crescita ma non fanno niente per metterla in atto invece han fatto di tutto per distruggere l'economia a forza di tasse e restrizioni che sono l'antitesi della crescita un'economia gira solo quando i cittadini hanno potere di acquisto perchè poi comprano e consumano, le aziende producono, vendono e assumono pertanto bisogna favorire le aziende, seguire le loro esigenze, far loro pagare poche tasse, defiscalizzare i loro investimenti, invogliando le straniere a venire in Italia e non a far scappare le nostre all'estero come succede da anni bisogna inoltre snellire la burocrazia italiana che le soffoca e snellire a velocizzare la giustizia italiana sulla quale le aziende non possono contare e questo è il principale ostacolo oltre alle tasse esagerata ed alla burocrazia per il mancato arrivo di investimenti stranieri più aziende significa più posti di lavoro e più potere di acquisto per gli italiani se invece si toglie il potere di acquisto, la gente compra solo lo stretto necessario per mangiare e tiene il resto per pagare le tasse e le bollette ed è quello che sta avvenendo in Italia, prima con Berlusconi ed oggi ancora di più con Monti bisogna fare come al tempo di Reagan e della Tatcher, ma senza fare le guerre e senza esagerare in pratica il contrario di quello che sta facendo Monti

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