Friday, September 22, 2006

OIL CRASH - LATOC

Ciao
queste parole OIL CRASH e LATOC stanno a indicare le previsioni catastrofiche e apocalittiche
di chi prevede, causa l'esaurimento del petrolio nei prossimi cinque/dieci anni, la morte di due terzi degli abitanti del pianeta, la lotta per il cibo e l'acqua conseguenti al blocco di tutti i trasporti, la fine del commercio mondiale, l'imbarbarimento dei sopravissuti.

Per far fronte a questa possibile catastrofe che ho letto nel sito www.oilcrash.com
ho fatto degli interventi in un forum nel quale sono venuti fuori interventi molto interessanti e tranquillizzanti da parte di interlocutori esperti che posto qui sotto, oltre ai miei interventi

ORTUNATAMENTE per ogni previsione ponderata e ragionevole ve ne sono 50 catastrofiche, quali fanno più effetto?

Una delle alternative è puntare al nucleare pulito oltre a

fotovoltaico(solare),l’eolico, le biomasse, il piccolo idroelettrico, l’energia mareale e maremotrice, tenendo anche conto delle “vecchie rinnovabili” come il “grande idroelettrico” e la geotermia (in cui l’Italia è particolarmente sviluppata

chi produce l'energia nucleare? Sono circa 438 i reattori nucleari attivi nel mondo. I paesi con maggiore presenza di reattori nucleari sono i seguenti:* 104 negli USA* 59 in Francia*
53 in Giappone
Complessivamente, le centrali nucleari nel mondo producono 352 gigawatt, pari al 16% della fornitura globale d'energia

paesi che soddisfano il proprio fabbisogno energetico interno tramite l'energia nucleare sono i seguenti:*
Francia: 76% fabbisogno energetico interno* Paesi dell'Europa dell'Est: 40-50%* USA: 20%
Importiamo energia dalla Francia

dicevo siccome la Francia ha le centrali nucleari la nostra scelta di rinunciare a questo tipo di energia si è rilevata inutile e dannosa visto che se dovesse scoppiare una centrale nucleare in Francia noi verremmo sicuramente danneggiati e non poco!!!!!!!!!Ed ora ci ritroviamo ad acquistare energia elettrica da loro.Oltre al danno la beffa!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Colgo l'occasione per ricordare che anche la Slovenia ha le sue centrali nucleari.Premesso che sono comunque pericolose e comunque creano problemi ambientali legati alle scorie e allo smantellamento dei reattori.

Il problema legato alle scorie è di notevole entità, e temo che ben pochi italiani sarebbero disposti ad avere nel "giardino di casa" un deposito con materiale radioattivo, ma credo che visto i notevoli sforzi fatti da nazioni estere, ora come ora sia possibile avere un nucleare pulito.
Da notare che in Italia si svolge una attività di ricerca sulla fusione nucleare, purtroppo mal sovvenzionata

No ha senso aspettare altre fonti di energia, non arriverebbero in tempo.
L'unica promettente è la fusione nucleare controllata (inerziale e a confinamento magnetico), ma per il primo prototipo funzionante (e producente abbondante energia) ci vorranno, minimo 20 anni; mentre per la commercializzazione su vasta scala, probabilmente 40 anni.

Sembra paradossale dirlo, ma la vera energia abbondante e "pulita" è il nucleare(fissile).
Ormai, presto ci saranno i primi prototipi di quarta generazione cosiddetti "intrinsecamente sicuri"(ancor più della terza) ,sfruttanti principi entropici della fisica per autoregolare la sicurezza e addirittura ci sono nuove tecniche

"autofertilizzanti" che riutilizzano i rifiuti in un ciclo virtualmente infinito.
Per ora mi fermo qui, ma ho ancora moltissimo da dire, dal punto di vista scientifico, politico e ambientale

Il contributo al fabbisogno energetico mondiale fornito dal nucleare è solo del 6,5% dell’energia primaria ed è destinato a ridursi al 4,5% nel 2030 secondo l’International Energy Agency (IEA).Il nucleare è la fonte energetica più costosa e con il maggior bisogno di sussidi statali.

Beh, il cancro è in aumento perchè appunto l'inquinamento si sposta, i venti e le piogge spostano l'inquinamento...Se esplode una centrale in Slovenia oppure in Francia ci sorbiamo il fallout radioattivo pure noi...Le scorie nucleari sono un problema, vengono prodotte durante la fissione dell'uranio(che per altro dove lo compriamo? nessuno ha sollevato tale quesito

Esistono comunque sistemi di riutilizzo e contenimento delle scorie sicuri.
Per le energie alternative, sinceramente tengo in considerazione solo il solare ed eolico, che comunque hanno un bel impatto ambientale, che nessuno considera...

Le scorie possono essere confinate in luoghi sicuri, la CO2 e le polveri sottili...decisamente no...

LA TERRA NON L'ABBIAMO EREDITATA DAI NOSTRI GENITORI, L'ABBIAMO PRESA IN PRESTITO AI NOSTRI FIGLI

Per effettuare controlli non distruttivi su parti di centrali nucleari coreaneSi utilizzavano sorgenti di radiazioni, quali il cesio per i raggi gamma.
Sorgenti di radiazioni, vengono usate in medicina e nei controlli non distruttivi, e vengono prodotti nei reattori nucleari, e vanno smaltite!!!Quindi i reattori ci vogliono, e pure la medicina nucleare.
Sul fatto delle scosse sismiche vorrei ricordare che il Giappone nazione con problemi di natura sismica molto più grandi dei nostri, ha centrali nucleari...
Auto elettriche: si dove la produci la corrente?Idrogeno: consumi 3 volte l'energia che ottieni, e da dove la prendi l'energia?Batterie: si, quelle con un rendimento basso che generano rifiuti tossici in enorme quantità in breve tempo?

Solare: ci vogliono troppi mq di pannello per fare energia, e distruggere intere vallate non mi pare il caso, e comunque non è prodotta in maniera continuativa.
Gas naturale: si tra 40 è finito e cosa fai?

BioGas: dobbiamo coltivare enormi distese, chi ne ha? Il Brasile, che riesce a malapena a soddisfare il suo basso consumo interno200 Anni di scorie: 200 anni di emissioni di polveri sottili e CO2?

Le fonti rinnovabili, che devono essere fortemente incentivate e sviluppate, non saranno mai (IMHO) sufficienti: solare (fotovoltaico e termico) eolico, geotermico, moto ondoso (poi c'è anche il "risparmio energetico", importantissimo), nel migliore dei casi potranno arrivare a coprire il 20% del carico e non continuativamente.

Servono tantissimo per smussare i picchi e in situazioni di nicchia.
Ma per il carico di base (l'industria e i servizi) serve altro (petrolio, carbone, gas, nucleare fissile e un domani , nucleare da fusione.....la fusione "fredda" di Fleishman e Pons è ancora in protocollazione, ma i suoi usi presumibili saranno limitati ad ottime batterie che potrebbero fare concorrenza alle pile a "combustibile" negli usi automobilistici.....Sarebbe già una gran cosa

Larderello. è uno sputo di cittadina con una centrale geotermica invidiata da tutto il mondo, che produce circa il 26% dell'energia consumata in Toscana.
L'importante sta nel usare bene le risorse del territorio

l'uranio è raro e oltretutto in Italia non si trova, quindi rimarremmo sempre dipendenti da altri stati per l'approvvigionamento.
La soluzione è nel solare, i pannelli negli ultimi anni hanno migliorato la resa, e ciò a dispetto degli investimenti minimi nel settore.
L'Italia è il paese del sole, tappezziamo di pannelli tutti i tetti delle case!
Ma è mai possibile che in Germania si vedano tanti pannelli solari e qui da noi che c'è più sole e siamo più a sud se ne vedano pochissimi?
Hai idea di quanti pannelli solari ci servirebbero?
In Germania li vendono ma hanno il nucleare come forma base di approvvigionamento energetico, il solare è solo per usare meno le altre forme energetiche...I tedeschi usano anche molto l'eolico ma comunque tengono in piedi il nucleare, gli serve solo come contorno...

Ora non possiamo avere la spina dorsale del nostro sistema energetico a gas o peggio ancora a carbone o oli minerali...I francesi hanno mini impianti convenzionali o a energie alternative ma il grosso della produzione energetica è nucleare.Si beh circa ogni anno viene fuori uno con una rivoluzionaria fonte energetica che poi inquina in maniera indiretta in maniera spaventosa...

Per altro i pannelli solari sono fatti con dei semiconduttori, le uniche due tecniche per produrre semiconduttori sono l'accrescimento di cristalli e la fusione a zone entrambe richiedono una considerevole quantità di energia, quindi anche li si inquina in maniera indiretta...

Visto che la coperta è sempre troppo corta tanto vale che sia la più pulita possibile, e visto che le tecniche di produzione di energia pulita, attualmente e almeno per i prossimi anni non saranno disponibili per coprire una parte dignitosa del consumo...Che poi, anche se ci fosse questa energia "pulita", sicuramente ci sarebbe qualche lobby pronta a offuscarla quindi sarebbe inutilizzabile...

Si sentono di queste cose almeno una o due volte l'anno, avevo sentito che alcuni ricercatori l'università di Pisa avevano trovato un modo per sfruttare le variazioni del campo magnetico terrestre, ma secondo gli stessi ricercatori, tale tecnologia poteva essere usata solo per piccoli dispositivi tipo cel etc, sfortunatamente non basta...

Un altra soluzione sarebbe dire agli italiani di consumare meno energia, ma poi visto che è impossibile dire a tutti gli italiani di consumare meno(già è difficile dirgli di differenziare...), dubito che sia una soluzione efficace

Comunque all'Italia servirebbe circa il 2% dell'energia irradiata dal sole(tenendo conto di avere un rendimento di trasformazione del 100% il che è impossibile da realizzare), peccato che l'Italia non sia il 2% della superficie della terra...

Quello che sostengo è che ci dobbiamo allontanare dal petrolio per i due seguenti motivi:1)Uccide di più il petrolio del cancro(anche perchè te lo fa venire ).2)Il petrolio è destinato presto a finire e pensare di arrivare alla completa autosufficienza energetica attraverso le fonti rinnovabili è un po' troppo ottimistico.3)Se finisce il petrolio e non abbiamo altri sistemi di approvvigionamento energetico è sicuro come la morte(ottimo investimento, consigliatissimo) che scoppia una guerra civile.
Con il nucleare possiamo tirare avanti almeno per altri 100/200 anni(se stiamo attenti ci possiamo arrivare) e sperare che qualcuno si inventi qualcosa.Investire adesso tutto su altre fonti non la trovo una scelta proficua, anche e soprattutto dopo l'"insederata" che ci siamo presi con l'idrogeno...Investire in altre ricerche adesso, non vuol dire arrivare a qualcosa di decente prima che il petrolio finisca, darci altri 100/200 anni di tempo, è già più sensato...

Non credo all'imminente fine del petrolio, per una serie di motivi , che non sto qui ad analizzare (sarebbero OT). Cio nondimeno è giusto pensare di sopperire al carico di base con una fonte sicura , affidabile e continuativa come il nucleare fissile , nello stesso tempo sviluppare ragionevolmente le fonti alternative ed infine fare ricerca nel campo della fusione controllata.

Non esiste alcun paese tra i più avanzati economicamente, che non abbia centrali nucleari e programmi nucleari per il futuro, eccetto l'Italia. E' falso che nel mondo si stiano chiudendo centrali nucleari, se non per raggiunti limiti di obsolescenza. Anche i Paesi, dotati di nucleare, che avevano iniziato a riflettere sulla possibile chiusura, ci stanno ripensando e intanto sono ben contenti delle loro centrali. Sempre più paesi vogliono costruire centrali nucleari.

La Francia è decisamente il paese che ha puntato di più su questa fonte di energia e con risultati eccezionali: una sessantina di centrali che la mettono al riparo da qualsiasi black out e le permettono di vendere a carissimo prezzo la corrente a noi (praticamente solo a noi,, l'unico paese che abbia un deficit energetico che definire spaventoso è poco).

Come fanno i francesi a convivere con 60 centrali e relative scorie; praticamente ogni grossa città ha la sua centrale e la Francia non si può certo definire un paese sotto popolato.
Perchè non ci sono rivolte, rivendicazioni, picchetti. Semplice , perchè c'è una sana e razionale informazione al riguardo, non allarmistica e emotiva come da noi (referendum fatto a pochi mesi dal più grande disastro causato dal nucleare civile: Cernobyl, centrale super obsoleta e spinta per "prova" , al di sopra dei corretti parametri di funzionamento.....

A "Three Mile Island negli USA, altro incidente che è stato citato, non successe un bel niente e i sistemi di sicurezza hanno funzionato perfettamente senza rilascio di nulla all'esterno). Siamo letteralmente circondati lungo tutto l'arco alpino da centrali nucleari, persino in Slovenia dove le tecnologie non sono certo avanzate come negli altri paesi occidentali, essendo centrali di derivazione sovietica. Quindi subiamo tutti i rischi senza godere di alcun vantaggio.

I rischi sono comunque associati a qualsiasi tecnologia e fonte energetica: anche il petrolio, ovviamente, causa morti e feriti in tutta la sua catena produttiva e cagiona ,altresì, inquinamento di vario genere che influisce sull'ambiente e sui tutti noi. Le centrali nucleari vengono costruite in modo da resistere senza problemi a scosse telluriche devastanti per qualsiasi altro edificio e prevedono anche la caduta di aeromobili di linea sull'edificio del nocciolo (core) per valutarne le capacità di contenimento.

La costruzione e l'esercizio di queste centrali sono progetti complessi che obbligano gli ingegneri e gli scienziati a elaborare e ricercare sempre nuove migliori soluzioni, che portano a ricadute positive dal punto di vista scientifico e produttivo,permettendo più facilmente di scalare gli step successivi nella ricerca (ad esempio per la fusione nucleare) e nello sviluppo di nuovi componenti, materiali, tecniche. I nuovi impianti di quarta generazione possono essere definiti "intrinsecamente sicuri".

La loro sicurezza è "passiva" perchè non dipendono dal funzionamento di sistemi di controllo o dall'intervento umano. In sostanza sono progettate fin dall'inizio per rispondere a input derivati da fenomeni e principi fisici (gravità, temperatura , pressione) senza bisogno di "sensori" il cui guasto (tipo il film "Sindrome Cinese") ne inficerebbe la sicurezza stessa, o il personale ubriaco od eventuali sabotatori: l'impianto smetterebbe di produrre energia e si spegnerebbe senza ulteriori conseguenze, proprio come staccare una spina, senza neppure il bisogno di qualcuno che la stacchi.

Per costruire una centrale in Francia, partendo da zero, ci vogliono 4-5 anni, ma loro sono super esperti e super avviati, per noi, comunque non ne occorrerebbero più di 6-7 (se ci fosse la volontà di farlo). Le scorie come dimostra la Francia, si possono stoccare in tutta sicurezza. Non pensate a fusti oleosi e ammaccati che contengono il materiale di scarto. Sono dei cilindri blindati multistrato , più simili ad una cassaforte dove il 90% del volume sono appunto strati di contenimento, che non presentano alcun rilascio radioattivo.

Questi cilindri (ma possono avere anche altra forma) vengono stoccati, tipicamente in ex miniere saline a grande profondità (anche cento metri) nel terreno con vari strati impermeabili e adeguatamente trattati e condizionati, in ogni caso dopo studi e prospezioni ambientali; insomma i siti non sono casuali, ma presentano serie garanzie anche dal punto di vista della sorveglianza interna ed esterna.

Esistono anche tecnologie di tipo "autofertilizzante" che sono in grado di riciclare i materiali fissili di risulta nel reattore stesso per produrre ulteriore energia. Ebbene da varie rilevazioni fatte in Francia, non è mai risultata una radioattività superiore al livello fisiologico di fondo nelle zone di stoccaggio. La radioattività naturale è ubiqua e globale, varia anche molto da un posto all'altro, per motivi geologici e oro-idrografici e deriva dal decadimento dei radionuclidi primordiali nel terreno e dal gas radon ed è ineliminabile.

Tutti siamo esposti , chi più ,chi meno.Non è tardi per costruire delle centrali nucleari ed anzi ci potremmo avvalere delle più recenti e sicure tecnologie. E' vero che il prezzo dell'uranio tende a crescere , ma molto lentamente e provenendo da paesi tipicamente stabili non vi sarebbero problemi, e la Francia stessa dimostra che non ve ne sono.......

Qualcuno, non ricordo chi , ha detto che non è obbligatorio essere come la Francia (che personalmente, per altre cose non stimo affatto), ma allora a chi vogliamo ispirarci (copiare le cose buone non è affatto una cosa negativa), senza energia e con una bolletta nazionale che stabilirà sempre più nuovi record. Senza energia c'è poco da tracciare la propria via.

L'energia è l'elemento di base, la "condicio sine qua non", il volano dell'inflazione, dell'aumento in cascata di tutti i costi di tutti i beni e servizi, dell'occupazione et cetera.....Io ho paura che somiglieremo sempre più desolatamente all'Italia, sola, che fa scelte irrazionali ed emotive e quando fosse accettabile per una singola persona, non lo può essere per una nazione.

Comunque il nucleare avrà pur fatto tutti i suoi enormi danni, ma il petrolio ne ha fatti almeno 1000 volte di più.Per come la vedo io dobbiamo dotarci di una stabile ossatura di centrali nucleari e sopperire a delle "piccole" mancanze con energie alternative vedi pannelli solari.I pannelli solari man mano andrebbero a aumentare il loro contributo in fatto di energia in ambito domestico(un pannello in ogni casa)...

Per quanto riguarda i pannelli solari: sarebbe sufficiente avere 17 m^2 di pannelli per ogni famiglia media italiana, per avere energia sufficiente per un anno(consumo domestico non industriale e pubblico).
Ammesso che non tutti possono avere 17 m^2, il rendimento dei pannelli solari varia con la stagione, in sostanza dovremmo accumulare energia d'estate e consumarla d'inverno, questo non è possibile(scordatevi gli accumulatori, inefficienti, costosi, ingombranti e inquinanti).
Tanto vale immettere l'energia prodotta in surplus in rete in modo che altri utenti con consumi alti possano usufruirne e contemporaneamente diminuire la potenza erogata dalla centrale(che lavorerebbe in tutta sicurezza), che verrebbe alzata in caso di necessità.

Altra precauzione da prendere sarebbe quella di usare meno energia...io ero contro il nucleare e votai contro al referendumma mi sono ricreduto e vorrei che tutti quelli contromeditassero beneil nucleare moderno è molto più sicuro di quello di 20 anni fac'è in ballo molto di più che il problema delle scorieè in ballo la sopravvivenza di tuttiil petrolio ed il carbone già oggi inquinano di più ci siamo messi in un grande pasticcio con quella scelta idealeora dobbiamo cambiare presto, non c'è tempo per ulteriori indugi

Puntare sul risparmio, sul nucleare e sulle tecnologie alternative non per crescere in maniera vertiginosa, ma per avere energia un po' più pulita, e a buon mercato.Avere centrali nucleari intorno non ci protegge ma ci penalizza in tutti i sensi.Le energia alternative ora come ora non garantiscono energia sufficiente, e nemmeno tra un bel po' di anni...

Insegnate ai vostri bambini ciò che noi abbiamo insegnato ai nostri bambini: che la terra è nostra madre.Qualunque cosa succeda alla terra, succede ai figli della terra. Se gli uomini sputano sulla terra sputano su se stessi.Questo noi sappiamo: la terra non appartiene all'uomo ma l'uomo appartiene alla terra. Questo noi sappiamo. Tutte le cose sono collegate come il sangue che unisce una famiglia.

Tutte le cose sono collegate.Qualunque cosa succeda alla terra succede ai figli della terra.L'uomo non ha tessuto la trama della vita: egli è un filo.Qualunque cosa egli faccia alla trama egli lo fa a se stesso.Capo Indiani Seattle (1852 in risposta al presidente degli Stati Uniti F.Pierce)
Smettiamola di bruciare petrolio e gas e accogliamo l'unica fonte energetica che ci permetterebbe di sopravvivere senza fare milioni di morti.Il nucleare in Italia viene demonizzato in nome di cosa? Dell' immediato arrivo del salvatore rinnovabile?

Spiacente quel salvatore non arriverà presto...Non capisco perchè fare i conservatori al posto di fare qualcosa per salvare il pianeta...Chi dice che si scopriranno nuovi pozzi petroliferi, che non abbiamo investigato a fondo su tutta la superficie, non si vuole rendere conto che se continuiamo ad usare petrolio ci distruggeremo.C'è rimasta poca terra vivibile, non trivelliamola...

Il petrolio ha rendimenti bassissimi, il nucleare altissimi, abbiamo centinaia di bombe nucleari pronte a sterminare la razza umana, usiamo quel uranio per accendere lampadine(ma solo dalle 20.00 fino alle 00.00).

Il nucleare che problemi ci porta?E quali problemi ci risolve?
1)Ci porta i rischi di incidenti
2)Ci porta il problema delle scorie
3)Ci risolve i problemi legati al petrolio che non sono risolvibili entro breve medio termine(50-60 anni forse).
4)Ci renderebbe autonomi energeticamente, potremmo pagare qualche soldo in meno la bolletta e i soldi rispamiati potrebbero essere investiti in altro, tipo: ricerca sulle fonti rinnovabili, impiego delle fonti rinnovabili.

Vi siete mai chiesto perchè chi usa il nucleare è più avanti di noi sull'impiego di tecnologie alternative? Semplice noi gli diamo i soldi, spende meno e può investire su altre fonti.
Il petrolio e i combustibili fossili in genere ci portano problemi enormi a livello ambientale, polveri sottili CO2, sprechi energetici enormi dovuti al basso rendimento delle centrali termoelettriche.

Non avere il nucleare è un freno a tutto il resto, rispetto ambientale incluso. Facile previsione la fine del petrolio, ma quando esattamente (con uno scarto di 10 anni)? Io sono un investitore(fra l'altro abituato ad applicare approcci di tipo "contrarian"), per diletto e passione, dei mercati azionari e finanziari e pur avendo un'alta propensione al rischio, non scommetterei su un "future" sull'eventuale titolo " fine del petrolio entro 80-90 anni": mi sentirei sicuro di perdere!

I tentativi di previsione, in questo senso, provengono dalle teorie di Hubbert e dopo di lui perfezionate dal brillante geologo Campbell. Tutte però mostrano il fianco per dei postulati e delle assunzioni che all'atto dei fatti si dimostrano non verificate. O comunque non reggono alla prova del passare del tempo.

Tutte queste teorie si basano ad esempio sul fatto che solo le riserve accertate esistono e che nel campo dell'esplorazione non si possa fare più nulla. Ora voi capite che sono ipotesi molto restrittive, giacchè, per esempio, nel settore esplorativo e della prospezione geologica, negli ultimi 20 anni non si è fatto nulla, perchè il prezzo del petrolio era intorno ai 10-20$/barile e non conveniva neppure cercarlo. S
olo ora si è ricominciato per ovvi motivi. E a questi prezzi (che io credo non dureranno per molto tempo, giacchè sono molto pilotati dalla speculazione) conviene fare "carotaggi" anche in luoghi impervi.

Vi sono immense zone della Russia totalmente inesplorate, anche l'Alaska è solo parzialmente utilizzata(gli Usa preferiscono acquistare il greggio fuori, piuttosto di depauperare le loro riserve), tutti gli oceani del mondo , tranne il Mare del Nord sono inesplorati.....
Insomma anche ad essere pessimisti, ci sono ancora un sacco di luoghi dove la potenzialità di estrarre il petrolio è enorme.

Inoltre giacimenti considerati non convenienti,per problemi che si hanno nell'estrazione , a prezzi elevati ridiventano convenienti.......E poi c'è l'enorme capitolo della produzione del petrolio in altre maniere e da altre fonti. Ci sono tecniche consolidatissime, ma sempre più moderne e sofisticate (gassificazione e liquefazione) di produzione sintetica del petrolio dal carbone (ancora abbondantissimo in tutto il globo, con riserve accertate e stimate dell'ordine dei 3-4 secoli": erano costose , ma con il petrolio così alto diventano ultracompetitive.

Ed infine c'è il cosiddetto petrolio "non convenzionale" derivante, tramite adeguato trattamento (che lo rende petrolio a tutti gli effetti), dalle sabbie bituminose e dagli scisti bituminosi (abbondantissimi) che prolungheranno di molto l'era del petrolio.

Intendiamoci, io auspico e sono sicuro che passeremo ad altre fonti di energia (fissione e in futuro, soprattutto fusione, oltre alle rinnovabili per i picchi e le nicchie).....Penso che la cosa più probabile che succederà sia una transizione come quella dal carbone della rivoluzione industriale all'era del petrolio: passeremo ad un'altra era senza che il petrolio sia finito....

Come è successo per il carbone. E tutto questo grazie alla ricerca , all'aumento della conoscenza e di conseguenza ad una maggiore e migliore sofisticazione nella manipolazione e applicazione di nuove tecnologie delle vecchie e nuove fonti di energia......Purtroppo, però, non vedo l'Italia in alcuno di questi campi, ne in ruolo propositivo, ne tantomeno in ruolo trainante.

I francesi furbi producono tanta energia col nucleare e ce la vendono guadagnandoci sopra;con questi soldi hanno potuto comprare anche metà Edison (assieme a AEM Milano) seconda produttrice di energia italiana dopo l'Enel, così adesso ci venderanno direttamente la loro energia guadagnando ancora di più; la nostra Enel, nel rispetto delle norme europee, ha venduto sue grosse centrali finite in mano all'Edison e quindi ai francesimentre la loro EDF Electricitè de France (Enel francese) ha tenuto tutto e si è espansa all'estero.Insomma noi ci siamo fortemente indeboliti e loro fortemente rinforzati, alla faccia delle regole europee.

Quando poi l'Enel ha cercato di espandersi in Francia, lanciando un'OPA (un'offerta pubblica d'acquisto) sulla francese Suez, il governo francese ha fatto le barriere e sta cercando di accorparla con il Gaz de France per impedire che Suez o un suo pezzo venga comprata dall'Enel.

Morale della favola: CI SONO I FURBI FRANCESI ED I FESSI (NOI).La risposta giusta sarebbe: ricorrere all'Europa per il rispetto reciproco delle regole europee e costruzione di centrali nucleari italiane per produrre energia italiana anzichè comprarla dai francesi.

In realtà il secondo principio della termodinamica tiene conto solo dei fenomeni legati alla fisica classica, la teoria della relatività interviene nei fenomeni nucleari...Anzi spiega molto bene perchè il nucleare da energia...Distruggendo massa si crea energia

La relatività è una "teoria della gravità" più ampia della fisica newtoniana (che ne è ricompresa come caso particolare). Questa è la forza di codeste teorie, non buttano quello che di buono c'era nelle teorie passate. Sarebbe stupido. La teoria della gravità di Einstein descrive e spiega quello che i Principia di Newton non potevano ancora comprendere.....

La scienza teorica è di fronte a un complicato obiettivo: la creazione di una teoria della Gravità quantistica che "unifichi" Relatività e Meccanica Quantistica (che indaga le magiche stranezze della materia a livello sub-atomico, perdonate l'approssimazione).....e ancora più in la 'le teorie di Grande Unificazione.I principi della termodinamica (1, 2 e 3) non si violano, qualsiasi teoria si prenda in considerazione. Punto e basta Le reazioni materia-antimateria è un altro modo "pulito" di produrre energia....Peccato che sia piuttosto costoso (eufemismo) e su piccola scala

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