Ciao
avevo supposto pochi giorni fa che i poveracci in arrivo con le barche a Lampedusa non sono il problema dell'invasione dei clandestini, dato che si tratta di circa 10.000 persone all'anno a fronte dei 3.000.000 già presenti. Ci vorrebbero 300 anni per costituire questi numeri.
Invece come ha confermato ieri la trasmissione Annozero di Santoro, circa il 70% entra con il visto turistico e poi rimane!
Praticamente arrivano in aereo con solo volo di andata, oppure anche con quello di ritorno che non prendono più.
Quando visito paesi stranieri nei miei viaggi, all'entrata attaccano un foglietto con tutti i dati personali al passaporto. Questo foglietto viene ritirato all'uscita.
Dunque se le nostre autorità fanno lo stesso, sanno chi sono quelli che entrati con visto turistico non sono più usciti dal paese. Clandestini noti con tutti i dati personali in mano alle nostre autorità. Questi se presi, non sono anonimi e quindi impossibilitati all'espulsione, ma persone certe con il paese noto di provenienza.
Mi chiedo cosa facciano le nostre autorità in proposito, ma dal servizio di ieri, posso già immaginarlo: non fanno niente! Anche quelli entrati in barca vengono inviati in Sicilia e solo metà di loro vengono espulsi, i restanti se ne vanno in giro per il paese e per l'Europa, a costituire quell'invasione che provoca instabilità sociale, riempie le cronache nere dei nostri giornali e sottrae i pochi posti di lavoro oramai rimasti, causa globalizzazione e concorrenza cinese, ai nostri disoccupati.
Domani i figli di questi immigrati riempiranno le periferie delle nostre città (o i centri storici) e ci troveremo anche noi a provare l'esperienza che hanno avuto lo scorso inverno i francesi.
Non sono razzista e penso che le persone che vengono a lavorare e trovano lavoro e casa meritino di essere trattati meglio di quello che fanno in Puglia con i raccoglitori di pomodori.
Però c'è un limite, non possiamo accogliere tutti i disgraziati del mondo, altrimenti finiremo per diventare tali anche noi!
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