Ciao
ieri sera a Matrix c'era Di Pietro che ha detto cose molto interessanti
riguardo gli errori della privatizzazione Telecom
(sbagliata a suo dire e anche mio come già espresso sopra)
a suo parere si corre il rischio che finisca in mano a persone che poi
blocchino il sistema o lo usino per le intercettazioni
COME SE NON L'AVESSERO GIA' FATTO
insomma il governo stava effettivamente pensando a riprenderesi la ReteTelecom tramite la Cassa Depositi e Prestiti per evitare detti pericoli
purtroppo le privatizzazioni Telecom, Autostrade sono state tutte sbagliate
Francia e Germania ad esempio non hanno fatto gli stessi errori e le rispettive
France Telecom e Deutsche Telecom sono ancora sotto il controllo statale.
Tronchetti Provera e Benetton che si son presi le rispettive aziendeTelecom e Autostrade
le hanno comprate riempiendole di debiti e non hanno provveduto ai necessari investimenti rendendo le società deboli, i servizi cari e inefficienti.
Le tariffe autostradali negli ultimi 4 anni sono aumentate del 23%
senza investimenti e adesso Benetton, dopo aver incassato tanto
quando arriva il momento di spendere per gli investimenti
preferisce liberarsene e venderle agli spagnoli di Abertis
meno male che c'è Di Pietro che sta cercano di impedire
questo scandalo.
La medesima cosa sta succedendo anche per Telecom
non riescono a far fronte ai debiti, così pensano di risolvere tutto
vendendo una parte, per gli investimenti non hanno le risorse
e stanno cercando partner fuori Italia (tentativo fallito con Murdoch)
dobbiamo ringraziare Romano Prodi e soprattutto Dalema
per questi capolavori.
Per ENI e ENEL non sono andati ancora a fondo
nel senso che hanno privatizzato quote ma il controllo
è ancora in mano allo stato
ma se vengono lasciati liberi di fare a modo loro,
non è difficile che ci troviamo senza
autostrade, telefoni, Internet, energia, petrolio e gas
ma con tanti debiti
morale della favola
i servizi essenziali (telefonia, energia, autostrade)
vanno tenuti sotto controllo pubblico perchè
anche se lo stato gestisce piuttosto male,
almeno fa gli investimenti
e tende a tenere basse le tariffe
i privati invece pensano solo a guadagnare,
non investono, alzano le tariffe e quando i conti non tornano
a loro vantaggio se ne sbarazzano
a prescindere dei danni per lo stato ed i suoi cittadini
parlo di politica ed attualità, credo in modo anticonformista. Posso piacere o no, spero mi si riconosca la passione e la coerenza
Thursday, September 28, 2006
Wednesday, September 27, 2006
ARIA DI OTTIMISMO IN ITALIA?
non so se è per distrarre l'opinione pubblica frustrata dall'ennesimo scandalo delle intercettazioni o per le misure che si apprestano a prendere nella prossima finanziaria che non faranno scoppiare di gioia gli italiani
ma sui giornali appaiono segni di ottimismo riguardanti lo scenario economico e lavorativo di questo paese:
- al nord pare che ci sia la piena occupazione (contratti cococò e precariati vari inclusi)
- l'esportazione tira
- l'industria del lusso, delle imbarcazioni da diporto e le navi da crociera, l'alimentare, la moda, ma anche le macchine utensili stanno andando bene, hanno puntato sulla qualità e sull'innovazione e stanno raccogliendo buoni risultati
- infine l'uscita di tanti pensionati dell'età del baby boom degli anni 50/60 comporterà un travaso del 40% di lavoratori con problemi per la loro sostituzione, ma anche con buone prospettive per i giovani che avranno più possibilità di accesso a posti di lavoro non precari
insomma se tutto questo è vero e non fumo negli occhi
TIRIAMO UN SOSPIRO DI SOLLIEVO
MA SARA'VERO?
ma sui giornali appaiono segni di ottimismo riguardanti lo scenario economico e lavorativo di questo paese:
- al nord pare che ci sia la piena occupazione (contratti cococò e precariati vari inclusi)
- l'esportazione tira
- l'industria del lusso, delle imbarcazioni da diporto e le navi da crociera, l'alimentare, la moda, ma anche le macchine utensili stanno andando bene, hanno puntato sulla qualità e sull'innovazione e stanno raccogliendo buoni risultati
- infine l'uscita di tanti pensionati dell'età del baby boom degli anni 50/60 comporterà un travaso del 40% di lavoratori con problemi per la loro sostituzione, ma anche con buone prospettive per i giovani che avranno più possibilità di accesso a posti di lavoro non precari
insomma se tutto questo è vero e non fumo negli occhi
TIRIAMO UN SOSPIRO DI SOLLIEVO
MA SARA'VERO?
SCANDALO INTERCETTAZIONI E TELECOM
ci risiamo con la ragnatela di intercettazioni abusive scoperte questa volta all'interno di Telecom.
Sono stati spiati personaggi politici, della finanza, perfino dello sport, alcuni dicono che il caso sia più grosso e pericoloso di quello della P2.
Questo ennesimo guazzabuglio tutto italiano comporta una connessione con le dimissioni di Tronchetti Provera, lo scorporo di Tim o è solo casualità?
E strano che tutto sia successo contemporaneamente scandalo intercettazioni, scorporo Tim, dimissioni TronchettiProvera e del consigliere di Prodi, anche la minaccia di BeppeGrillo di raccogliere deleghe e far dimettere il consiglio di Amm.di Telecome pochi mesi prima il suicidio (ma era suicidio?) di Bove il dirigente Telecom che lavorava nel settore di sicurezza di Telecom
Se ne parlerà per mesi e mi chiedo se questo scandalo possa addirittura far cadere Prodi
che sta cercando di insabbiare tutto, facendo distruggere il materiale venuto fuori
che abbia anche lui scheletri negli armadi che non vuol far apparire?
Quando ho visto che erano intercettati Della Valle e DeBenedetti mi è venuto in mente anche Berlusconi,che voleva, non vuol comprarela Tim ma forse è più interessato a Telecom fissonon è interessato per niente visti i debitiè tutta stupida dietrologia!!!!!!
Poi il tentativo saltato di accordo con Murdoch
cmq perchè il governo deve considerare strategico e incedibilela Tim?
se era così non dovevano privatizzarla e sappiamo tutti come è avvenuta tale privatizzazionela Telecom è stata tolta ad Agnelli che la controllava con quattro lire.
Dalema allora al governo chiese più investimenti e la Fiat già in difficoltà fece orecchie da mercante.
Allora ci fu la scalata dei lombardi Gnutti (amico dei DS), di Colannino e soci che però se ne uscirono dopo pochi mesi con lauti guadagni vendendo a Tronchetti Provera, Benetton ed il sostegno di Banca Intesa e Unicredit che entrarono nel pacchetto di controllo di Olimpia.
Il tronchetto comprò utilizzando i 4 miliardi di dollari avuti con la cessione agli americani di una ricca società di ottica ed il resto con i debiti e le scandalose scatole cinesi che permettono di controllare a cascata grosse società con pochi capitali.
Benetton si indebitò ancora per comprare le Autostrade che ora vuol cedere agli spagnoli di Abertis.Una prerogativa balorda della finanza italiana: scatole cinesi e debiti a più non posso e poi vendite indiscriminate per uscire da situazioni difficili e scarso interesse per la società, per gli investimenti e per i lavoratori interessati.
Giungla senza regole.Troppi errori e adesso i nodi vengono al pettine, ma i politici non possono addossare tutte le colpe al tronchetto quando non riescono a legiferare regole decenti che impediscano le scatole cinesi e quando loro per primi hanno mollato la società con la privatizzazione poco curata dallo stato e mollata al primo arrivato, senza garanzie di sorta.
Vedremo cosa dirà Prodi, predecessore di Dalema a quel governo mentre oggi sono assieme, non si sa per quanto ancora.
Insomma tutti spiati nella rete Telecom e attraverso l'accesso ad altre banche dati statali e parastatali con intervento di complici corrotti anche del Sismi ad uso di agenzie private strapagate e che agivano per conto di ......?
cosa pensano i nostri politici?arrestare un po' di persone e distruggere tutto il materiale intercettato sicuramente chi pensa questo ha la coscienza sporcaun detto popolare dice : male non fare, paura non avereancora una volta Antonio Di Pietro vede le cose meglio degli altri:salviamo tutto ad uso futuro, ma lo blindiamo in modo che non possa apparire sui giornali ma nessuno gli dà retta e lui è costretto a cedere in parte(altrimenti lo fanno fuori dopo altri recenti contrasti sull'indulto)
quest'ultimo è stato rigettato dalla maggioranza degli italiani ma Prodi, Fassino & co non l'hanno ancora capito.Ieri ho sentito che non potevano tenere 60.000 persone in carcere quando ci sono posti per 35.000 ed ha ribadito che l'80% dei carceri sono stati costruiti negli anni 30 e poi più niente.Insomma fuori tutti perchè non siamo in grado di costruire carceri.Ma tutte le caserme abbandonate negli ultimi anni non potevano essere usate a tale scopo?
Sono stati spiati personaggi politici, della finanza, perfino dello sport, alcuni dicono che il caso sia più grosso e pericoloso di quello della P2.
Questo ennesimo guazzabuglio tutto italiano comporta una connessione con le dimissioni di Tronchetti Provera, lo scorporo di Tim o è solo casualità?
E strano che tutto sia successo contemporaneamente scandalo intercettazioni, scorporo Tim, dimissioni TronchettiProvera e del consigliere di Prodi, anche la minaccia di BeppeGrillo di raccogliere deleghe e far dimettere il consiglio di Amm.di Telecome pochi mesi prima il suicidio (ma era suicidio?) di Bove il dirigente Telecom che lavorava nel settore di sicurezza di Telecom
Se ne parlerà per mesi e mi chiedo se questo scandalo possa addirittura far cadere Prodi
che sta cercando di insabbiare tutto, facendo distruggere il materiale venuto fuori
che abbia anche lui scheletri negli armadi che non vuol far apparire?
Quando ho visto che erano intercettati Della Valle e DeBenedetti mi è venuto in mente anche Berlusconi,che voleva, non vuol comprarela Tim ma forse è più interessato a Telecom fissonon è interessato per niente visti i debitiè tutta stupida dietrologia!!!!!!
Poi il tentativo saltato di accordo con Murdoch
cmq perchè il governo deve considerare strategico e incedibilela Tim?
se era così non dovevano privatizzarla e sappiamo tutti come è avvenuta tale privatizzazionela Telecom è stata tolta ad Agnelli che la controllava con quattro lire.
Dalema allora al governo chiese più investimenti e la Fiat già in difficoltà fece orecchie da mercante.
Allora ci fu la scalata dei lombardi Gnutti (amico dei DS), di Colannino e soci che però se ne uscirono dopo pochi mesi con lauti guadagni vendendo a Tronchetti Provera, Benetton ed il sostegno di Banca Intesa e Unicredit che entrarono nel pacchetto di controllo di Olimpia.
Il tronchetto comprò utilizzando i 4 miliardi di dollari avuti con la cessione agli americani di una ricca società di ottica ed il resto con i debiti e le scandalose scatole cinesi che permettono di controllare a cascata grosse società con pochi capitali.
Benetton si indebitò ancora per comprare le Autostrade che ora vuol cedere agli spagnoli di Abertis.Una prerogativa balorda della finanza italiana: scatole cinesi e debiti a più non posso e poi vendite indiscriminate per uscire da situazioni difficili e scarso interesse per la società, per gli investimenti e per i lavoratori interessati.
Giungla senza regole.Troppi errori e adesso i nodi vengono al pettine, ma i politici non possono addossare tutte le colpe al tronchetto quando non riescono a legiferare regole decenti che impediscano le scatole cinesi e quando loro per primi hanno mollato la società con la privatizzazione poco curata dallo stato e mollata al primo arrivato, senza garanzie di sorta.
Vedremo cosa dirà Prodi, predecessore di Dalema a quel governo mentre oggi sono assieme, non si sa per quanto ancora.
Insomma tutti spiati nella rete Telecom e attraverso l'accesso ad altre banche dati statali e parastatali con intervento di complici corrotti anche del Sismi ad uso di agenzie private strapagate e che agivano per conto di ......?
cosa pensano i nostri politici?arrestare un po' di persone e distruggere tutto il materiale intercettato sicuramente chi pensa questo ha la coscienza sporcaun detto popolare dice : male non fare, paura non avereancora una volta Antonio Di Pietro vede le cose meglio degli altri:salviamo tutto ad uso futuro, ma lo blindiamo in modo che non possa apparire sui giornali ma nessuno gli dà retta e lui è costretto a cedere in parte(altrimenti lo fanno fuori dopo altri recenti contrasti sull'indulto)
quest'ultimo è stato rigettato dalla maggioranza degli italiani ma Prodi, Fassino & co non l'hanno ancora capito.Ieri ho sentito che non potevano tenere 60.000 persone in carcere quando ci sono posti per 35.000 ed ha ribadito che l'80% dei carceri sono stati costruiti negli anni 30 e poi più niente.Insomma fuori tutti perchè non siamo in grado di costruire carceri.Ma tutte le caserme abbandonate negli ultimi anni non potevano essere usate a tale scopo?
Friday, September 22, 2006
LO SPAURACCHIO CINESE
Sull'onda del viaggio di Prodi & CO in Cinase si vanno a trattare rapporti di interscambio, sono d'accordo ma se si va a proporre investimenti italiani in Cina, sarei contrario.
Mi chiedo: è conveniente questo insediamento di imprese italiane in Cina?io ritengo di no, in quanto non crea posti di lavoro in Italia, ma li sottraeinoltre diamo spesso "chiavi in mano" fabbriche e tecnologie a quelli che poi diventano i nostri concorrenti che ci costringono a chiudere le nostre fabbricheloro, partendo dal niente, avendo solo tanta manodopera a costi bassi si ritroveranno ad essere la potenza n.1 con il totale aiuto dall'estero, per me sono dei gran furboni e gli altri, noi inclusi, dei gran fessi!
sinceramente penso che la Cina si stia svegliando...non tanto a livello di concorrenza e produzione di massa (fenomeno non recentissimo)...ma piuttosto per la vertiginosa crescita di consumi e consumismo...Sulla rete, in TV, sui giornali...ci stanno mostrando il risveglio della Grande Cina...i loro nuovi desideri di lusso, agiatezza e ricchezza...beni di consumo, beni voluttuari...
Inserite in Google "Cina inquinamento" e leggete un po di risultati...Appena i nostri fratelli gialli scenderanno dalla bicicletta e saliranno sulle auto, sarà la fine per il pianeta e soprattutto per quella nazione(non la nomino) che, DA SOLA, con 1/20 della popolazione mondiale, consuma 1/4 delle risorse del globo...Ma sarà un po difficile bombardare ed invadere un paese composto da 1,3 MILIARDI di pe
Bisogna analizzare in primis 2 punti e da questi trarre le relative conclusioni.
1)Aziende italiane che hanno già delocalizzato arrivano sul mercato interno con prezzi concorrenziali il che sarebbe un bene se non fosse che lì in Cina le stesse aziende producono gli stessi prodotti, che poi vengono esportati, con un costo ancora più basso (e i motivi sono molteplici, basti pensare alla negazione dei diritti umani sul lavoro e in generale nella vita)
2)Chi non ha la facoltà o la volontà di delocalizzare si trova ogni giorno a combattere contro costi di produzione che di certo non favoriscono l'incremento della crescita del PIL e non favoriscono le nostre aziende.In tutto ciò c'è un però, almeno così è nel mio campo (la pelle).
Oggi loro producono in grandi quantità e a prezzi inferiori ciò che noi producevamo fino a pochi anni fa dominando la scena. Ma noi oggi produciamo, grazie a nuove tecniche e ricerche, un prodotto di cui loro disconoscono l'esistenza e forse ci arriveranno tra 10 anni.
L'alternativa, oltre alla promozione del made in Italy, è contare sulla differenziazione del prodotto, perchè loro avranno anche costi di produzione bassi, ma i depositari delle tecnologie più avanzate siamo sempre noi! Ci vuole furbizia e una presa di coscienza sulle differenze basilari tra il Made in Italy e il Made in China che non si rifà solo alle grandi firme o allo stile del prodotto, ma si basa anche su una condizione e cognizione di vita.
quello che non sopporto è quando queste aziende vanno a insediarsi in paesi poveri e danno stipendi da fame, facendo lavorare anche i bambini e poi vanno a vendere i loro prodotti a prezzi alti, come se li avessero prodotti in occidentecome appunto fa la Nike o faceva la Fiat quando costruiva la 126 in Polonia quella è tutta speculazione sulla pelle dei lavoratori e dei consumatoriper quanto riguarda la Cina, prima si è sviluppata la zona costiera ora i furbi cinesi vogliono che si vada ad investire all'interno
quando tutto il paese sarà sviluppato, loro avranno in mano l'industria mondiale e gli altri staranno a guardare, portando a casa pochi spiccioli da questi investimentiho letto che il grosso degli investitori ha guadagnato ben poco, molti ci hanno rimesso tutto e tanti hanno rivenduto le fabbriche ai cinesi per quattro soldisecondo me è tutta una fregatura in cui ci guadagnano solo loro
ho assistito ad una conferenza durante la quale un parlamentare spagnolo ha affermatoche nei prossimi anni ci sarà questa ripartizione dei compiti nel nostro pianeta:
-
Cina: fabbrica
-India: ufficio
-Sudamerica: campo agricolo
-Stati Uniti: fabbrica di armi e laboratorio ricerche
-Europa: ritiro di pensionati
-Africa: una tragedia infinita
credo che l'Europa con gli immigrati in arrivo si stia ringiovanendo, ma che prospettivepuò avere quando gli altri si saranno presi tutto e l'Europa diventata poco competitiva?
Pur nella sua genericità lo spagnolo credo abbia visto giusto. E' interessante notare come molti, grazie al battage mediatico pensino genuinamente che l'asse del mondo si stia spostando sulla Cina: io ritengo impossibile anche nei prossimi 50 anni che un paese (la Cina) con squilibri oceanici (950.000.000 di totali indigenti e analfabeti contadini) possa scalzare gli USA che possiedono mezzo mondo tramite le multinazionali e detengono lo scettro della ricerca e sviluppo mondiale da mezzo secolo, tanto che non producono più neppure i chip di memoria da 15 anni perchè li considerano bassa tecnologia (li fanno produrre dai cinesi appunto)
Investimenti diretti/anno degli USA all'estero : circa 300 miliardi di dollari"Stock" cumulato di Investimenti diretti/anno degli USA all'estero:circa 3000 miliardi di dollari
Investimenti diretti/anno della Cina all'estero : circa 15 miliardi di dollariinoltre la crescita del 10% circa all'anno del Pil cinese è insostenibile nel lungo termine e crea enormi squilibri che col tempo si manifesteranno (e qui non conto neppure il malcontento sociale che porta e porterà sempre più instabilità)....
Gli stessi vertici cinesi si stanno seriamente preoccupando per come affrontare codesti scenari.
Io penso che, sinceramente, l'Europa e l'Italia dovrebbero pensare a come confrontarsi e competere con gli USA (quindi sulla R&D), piuttosto che con la Cina....Altrimenti veramente la nostra unica attività tra 30 anni sarà quella di ritirarci in pensione(magari a 50 anni?
Ahahahah, rido per non piangere).
Sposto l'argomento su un altro aspetto della Cina ignorato da molti:I Lager: in Cina ce ne sono 1.316 e sono chiamati Lagoai. Sono campi di concentramento a tutti gli effetti costruiti dal regime cinese e dove vengono rinchiusi dissidenti, religiosi o semplici disoccupati da sfruttare per aumentare la produzione, compresi i bambini, tanto bravi con le loro piccole manine a costruire giocattoli.Le Persecuzioni: sono frequenti e sanguinose le repressioni religiose.
Gli 8 milioni di cattolici sono in costante rischio di arresto. Nelle carceri cinesi si trovano diversi preti e anche qualche vescovo.La Repressione: il governo cinese è controllato dal partito comunista. La censura è routine. Il partito comunista reprime ogni protesta e opposizione che possa divenire pericolosa o ribelle. Grazie al cielo e ai media, al regime riesce di farlo un pò meno.Censura: le aziende internet che operano in Cina sono costrette a sottostare alle rigide norme imposte dal governo.Ora io mi chiedo, il Romano Prodi, invece di accompagnare gli industriali a fare affari d'oro (solo per loro) con la Cina, e soprattutto quale esponente della sinistra, come ha potuto e può ignorare con il silenzio la violazione dei diritti umani in Cina? Come può in nome dei soldi ignorare lo sfruttamento minorile? Come può ignorare che la forte crescita cinese è dannosamente squilibrata e pericolosa per l'ambiente?
è pacifico che la Cina sia una dittatura e non una democrazia con tutti gli orrori sistematici e massivi che ne conseguono e nonostante tutte queste "agevolazioni" (il non seguire le regole(addirittura i diritti umani, et cetera !!!)), io sostengo che nel lungo termine non riuscirà a fare concorrenza alle economie sviluppate che si siano attrezzate attraverso la R&D e il suo sistema possa addirittura implodere sotto le sue stesse contraddizioni, da vero e proprio gigante dai piedi d'argilla.
Sì, hanno anche la Grande Muraglia Elettronica, un immenso firewall con 200000 controllori che censurano le pagine Web non gradite al regime: hanno capito, i furbi, che la libera circolazione delle informazioni può far crollare anche il loro "paradisiaco" regime.....Non si rendono conto che questo blocco non potrà durare non solo in eterno, ma , secondo me , neppure 5-10 anni
...Quanto alla promozione dei nostri affari in Cina, lo fanno tutti gli stati del mondo, sostanzialmente infischiandosene dei diritti umani, TUTTI: business is business e Real Politik sono i motti delle nazioni (ed giusto così). Piano ,piano, si farà strada più sensibilità al riguardo, anche grazie alle opinioni pubbliche e a politici seri e preparati come la Bonino, ma attraverso la diplomazia e la moral suasion. Per questo non resta che attendere per ciò che è impossibile da ottenere subito, Real Politik, appunto
Credo che siamo un po' troppo distratti per accorgerci di quello che può succedere, non credo che la Cina diventerà il nuovo centro del potere.Tra un po' i cinesi cominceranno ad avanzare delle pretese, il che li farà rallentare, fermo restando che comunque diventeranno un enorme polo produttivo, le loro competenze aumentano di giorno in giorno.Oramai nemmeno le ricerche si fanno qui...Stiamo perdendo know now
la crescita è stata tanto tumultuosa e gli squilibri tanto enormi (i famosi 950 milioni di contadini totalmente analfabeti) che , penso sia la prima volta , nella storia del mondo che si affronti un esperimento di questo tipo
Nostra chi? Degli USA e Giappone sicuramente no: investono percentuali del PIL spaventose in R&D, dell'Europa così così, dell'Italia forse sì, ma ce la possiamo ancora fare, perchè di competenze e risorse (umane ed economiche) ne abbiamo tantissime, ma sono molto indirizzate alla preservazione del posto di lavoro, piuttosto che alla competitività e produttività: se è quello che vogliamo, vorrà dire che, nel lungo termine, il contributo che daremo al mondo, sarà appunto quello ci ritirarci in pensione...
Questa prospettiva mi fa orrore!...Io penso che senza sviluppo e competizione la decadenza dell'Italia porti anche all'impoverimento reale della popolazione con conseguente, inesorabile deterioramento della qualità della vita. Daltronde senza soldi non si fa una gran vita (alla faccia di quelli che sostengono che non portino la felicità....figuriamoci la miseria!
Non so, anche se investono molto sia USA che Giappone ho quasi l'impressione che spesso si tenda a delocalizzare pure R&D, per dire buona parte di quello che studio è scritto e/o scoperto da scienziati europei e americani, sempre spesso mi leggo di ricerche condotte in Cina o India il che non mi spaventa più di tanto, insomma per risolvere la questione basta dare qualche soldino in più a chi fa realmente R&D e non a chi fa finta(aspetta la pensione come dicevi tu).
Ora vedo che quello che compriamo, beni tecnologici soprattutto sono sempre fatti peggio, o meglio pensati peggio!Non è una novità che si guardi al risparmio, ma mi sembra che ora si badi più al fare che al fare bene, non so se mi spiego...
Anche la R&D ha le sue fasce e ,come sai meglio di me, molto difficilmente quelle associate alla produzione di sistemi d'arma (ricerche che nonostante lo si neghi hanno ricadute positive anche sul civile) o all'altissima tecnologia saranno delocalizzate soprattutto in paesi "instabili". Comunque, dipende molto dai costi, come sempre. Esempio legato alla produzione.
Un mio conoscente che lavora presso una catena di elettronica di consumo, qui a Milano, mi ha riferito che tutti i turisti (prevalentemente businessman coreani, filippini, taiwanesi) quando si tratta di acquistare un gadget tecnologico della Sony o della Panasonic (marchi giapponesi), pretendono di leggere sull'involucro "Made in Japan" e dato che , spesso, il prodotto pur di marca giapponese ha delocalizzato la produzione in Cina , sull'involucro appare "Made in China" , al che la vendita sfuma, per la disperazione del commesso di turno.
In pratica costoro, giustamente, vanno a sindacare anche sul processo produttivo, sulla "catena di montaggio" sottesa e se questa non offre le dovute garanzie d'origine non procedono all'acquisto. Ma questo vale anche per la bassa tecnologia. I tessuti, le t-shirt cinesi hanno una qualità pessima; chi di noi non ne ha una che si sia sbiadita o rovinata in brevissimo tempo. L'importante è sapere cosa si compra e da chi provenga per poi analizzare il suo costo. Sì, perchè, comunque è giusto che questa merce venga venduta a basso prezzo, contribuendo al calmiere. La Cina deve essere liberissima di vendere sul mercato mondiale le sue merci, ma applicando crescente trasparenza e sempre più rispettando le regole e i vincoli (per questo ci vorrà molto tempo, e intanto noi dovremmo erigere delle barriere ragionevoli, da abbassare ogniqualvolta i cinesi ottempereranno ad aderire a criteri sempre migliori).
quando tutti i cinesi e direi anche gli indiani gireranno in automobile che ne sarà di questo pianeta, già inquinato?spero che cambino idea e la fine del petrolio fra pochi anni almeno toglierebbe questa eventualità pericolosapare che ci sia una nuvola permanente che gira in Asiafigurarsi cosa succederebbe più avanti se non rinunciano all'auto
E' mia opinione che i cinesi prima di dire:voglio l'auto!Dovranno dire: voglio una busta paga decorosa!La loro fortuna per ora è il pretendere poco rispetto a quello che producono, con questo loro attirano i capitali stranieri di cui hanno bisogno, quando i cinesi avanzeranno pretese molti se non tutti gli investitori stranieri si tireranno indietro lasciando il gigante cinese senza terreno sotto i piedi.
Il loro fabbisogno energetico di tipo "industriale" è quello che mi spaventa di più...Ora vendono poco carbone all'estero è da vedere quando anch'essi cominceranno a comprare petrolio, forse sarà li si renderanno conto di essere legati ai capitali stranieri.
cinesi hanno anche comprato il settore personal computer della IBMla Lenovo cinese già ne produce parecchi, ha anche curato le Olimpiadi invernali di TorinoCina e India sfornano ogni anno centinaia di migliaia di ingegneri e tecnicimentre in Italia pochi si iscrivono a queste facoltà importanti per il futuro del paeseinoltre i cinesi sono presenti nell'aerospaziale nel cui campo si producono tante nuove scoperte (vedi gli USA)
insomma non dobbiamo pensare ai cinesi solo come produttori di prodotti industriali di media e bassa qualitàper il momento è così ma in prospettiva andranno molto oltresono anche grandi commercianti, li vedo io comprare ed aprire negozi a Milano tutti i giorni e non solo in Chinatown
nei paesi del sud est asiatico quasi tutto il commercio e le attività imprenditoriali sono in mano ai cinesiin passato i politici dei singoli paesi (vedi Birmania) per motivi interni scatenavano il popolo contro i cinesi che venivano espulsi e di colpo il paese rimaneva fermo perchè senza di loro tutto diventava più difficile per le iniziative scarse e l'inesperienza dei locali molte previsioni danno la Cina come potenza mondiale n.1 nell'arco dei prossimi vent'anni ed il sorpasso degli USA
Tutto vero, non bisogna sottovalutare la Cina e , soprattutto l'India che è molto più in "equilibrio". I pc IBM sono ormai "Lenovo", ma questo conferma la mia precedente indicazione del fatto che gli USA, ormai da tempo, considerano i computer commerciali, bassa tecnologia e si dedicano ad altro (molto più in avanti). Non sono assolutamente d'accordo sull'ultima tua riga e altrui previsione. E' una banale "proiezione" lineare che non prevede "intoppi" di alcun genere, che non considera gli immensi squilibri entropici nella società cinese, il malcontento sociale, il non rispetto dei diritti umani (che non potrà essere perpetuato in eterno), il non rispetto di regole da noi considerate basilari, la non circolazione di un'informazione libera (che non durerà molto ancora), le tensioni con Taiwan e soprattutto con il Giappone (microbo geografico, ma immenso gigante economico, che ha paura della Cina militarmente e si sta riarmando nonostante sia neutrale) e tanto altro ancora.
Tutto questo gli Usa non sanno cosa sia e possono continuare ad investire nella ricerca e nell'altissima tecnologia con un Pil che, quando va male cresce del 2,9% e quando va bene del 4,5% all'anno....E noi (Europa ed Italia) cosa facciamo? Stiamo a guardare
non credi che noi stiamo aiutando la Cina a sconfiggerciinvestendo presso di loro e consegnando loro la nostra tecnologia?in cambio di cosa? dei profitti di alcune nostre aziende che delocalizzanoma proprio per questo chiudono posti di lavoro qua per aprirli là? questo viaggio di 1000 persone servirà solo a creare maggiori profittia imprese delocalizzate e a chiudere quelle rimaste in patriaa parte eventuali accordi in interscambio, dato che lo squilibrio degli scambiè tutto a loro favore
non cadere in questa trappola, lo sai che condivido le tue opinioni in maniera sostanziale. Ma questo è il libero mercato e la corretta allocazione delle risorse che, in molte circostanze in Italia, per assurdi vincoli che sfiorano l'abuso (sindacati, inamovibilità anche dei fannulloni, posto a vita per gli "indeterminati" produttivi o meno che siano, assenza più totale di criteri meritocratici) spinge giustamente a spostare le produzioni.
La delocalizzazione è comunque , a livello globale, un fenomeno positivo e non è diretta solo alla Cina , ma anche ad altre nazioni , come l'India, che ha un sistema decisamente più rispettoso delle regole. La delocalizzazione porta, fortunatamente a sviluppare ed emancipare in senso democratico e più rispettoso dei diritti anche paesi dittatoriali come la Cina (Real Politik). Insomma , io vedo la globalizzazione come un'opportunità da cogliere non come una rovina da combattere o da sopportare.
Certo che se non ci si prepara ed attrezza, ne verremo travolti, ma ciò sarà solo colpa nostra. Siamo noi a doverci adattare alle condizioni di contorno, studiando e ricercando, migliorando sempre più le nostre conoscenze ed innovando i processi produttivi, aumentando il valore aggiunto; giacchè gli altri vanno avanti e non aspettano passivamente gli eventi. Comunque la prospettiva di un'Europa/Italia "ritiro per pensionati" riecheggia con sempre più orrore nella mia mente
noi dobbiamo produrre qualità, non inseguire i prezzi bassi come i cinesisulla qualità, riservata alla clientela benestante che non guarda i prezzi,possiamo ancora vinceredobbiamo anche difendere i nostri marchi e impedire le copie contraffattela Cina deve rispettare i patti che ha siglato del WTOmentre dormiamo le fabbriche del Nord est e non solo, stanno chiudendobisogna svegliarsi al più prestonon credo che l'Europa sarà solo un continente di pensionatiarrivano milioni di giovani immigrati che fanno poi un sacco di figliil loro arrivo fa anche scendere il costo del lavoro perchè sono più dispostiad accettare salari e condizioni inferiori, portando al ribasso anche le pretesedei lavoratori italianinel contempo i cinesi si sveglieranno e chiederanno aumenti e condizioni migliorici vorrà tempo per tutto questogli imprenditori si spostano da un paese all'altro secondo le migliori convenienzei lavoratori meno, ma dovrebbero unirsi in un sindacato mondiale per proteggersi dalle furbizie dei datori di lavoro e impedire lo sfruttamento e paghe da famei consumatori dovrebbero comprare a ragion veduta, ogni acquisto è una scelta politicase compro un pallone cucito da un bambino lo devo sapere e capirne le conseguenze
risparmiami il sindacato mondiale: oltre che utopistico e inapplicabile (te la immagini una ONU sindacale?), penso sia del tutto inutile, io credo che i sindacati debbano essere il più possibile a livello locale (ritengo inutili e dannosi anche quelli nazionali). Se le regole dell'economia di mercato vengono correttamente applicate basta la vigilanza dello stato che non deve gestire l'economia ma controllarla indirizzarla con severità e correttezza (AHAHAHAH forse anche questa è un'utopia per l'Italia, ma è più fattibile
so che il sindacato mondiale è un'utopiama dato che che ci stiamo incamminando nella globalizzazionedato che gli imprenditori usano giocare a livello globaleperchè non dovrebbero fare altrettanto i lavoratori?questo impedirebbe i salari da fame che alcune multinazionaliriconoscono ai propri lavoratori in paesi dove la protezionee assistenza sociale è bassa (Cina, Vietnam ad esempio)non dovrebbero spostarsi solo dove il lavoratore è più debolee sfruttare questo fattoreun sindacato mondiale potrebbe impedire questo gioco al ribassoma, ripeto è un'utopia che difficilmente si realizzerà
Sì, ma non mi risulta che gli imprenditori abbiano intenzione di "consorziarsi" a livello mondiale, ognuno fa per se, al limite con la manleva del proprio stato, ma nessuno si sognerebbe il sindacato degli imprenditori (che non funzionerebbe, oltretutto, per mille motivi)....
Il ruolo che tu auspichi deve essere prerogativa delle singole nazioni o di gruppi di nazioni, come il WTO, che potrebbe benissimo fare pressioni (come tu stesso hai accennato) per obbligare Cina & co ad ottemperare alle regole ("non ottemperi entro il 15-7-2009?", e giù con una barriera commerciale......"tratti come schiavi i tuoi lavoratori?" , vai con un dazio del 40% in più, "massacri in maniera talmente barbara gli animali da pelliccia (tanto che vedendo quello che fanno anche un addetto ai mattatoi nostrani si metterebbe a piangere? Blocco delle importazioni di pellicce)....Dopo di che penso che un po' di sana concorrenza anche tra lavoratori sia una buona cosa (non la stasi totale e l'inamovibilità che porta inevitabilmente agli abusi, che vige attualmente nella pubblica amministrazione, per esempio)
a me spaventa di più l'inquinamento mondiale prodotto da Cina e Indiaquando cinesi e indiani andranno tutti in auto e consumeranno acqua, aria condizionatae tutto il resto a livello europeo, se non americanola concorrenza industriale e nel software è oramai inarrestabile
Capisco e concordo, ma sono molto fiducioso nei progressi della tecnologia dal lato dell'inquinamento ed anche Cina & C. ne beneficeranno: non useranno le Trabant a due tempi, ma auto catalizzate....Ma l'inquinamento da auto non sarà certo il problema principale.
E' quello industriale e i relativi fabbisogni energetici (come diceva Letak)....Intanto hanno appena finito di costruire la ciclopica diga sullo Yang Tse....E mi risulta che , giustamente stiano puntando sulle centrali nucleari......Solo l'Italia sembra allegramente infischiarsi dei problemi energetici...trallalla, trallalla, tanto abbiamo lo stellone che ci protegge
Il petrolio, anche a ritmi di utilizzo crescente, probabilmente ci sarà ancora per un secolo...Il carbone (molto più pulito se utilizzato con nuovissime tecnologie che permettono il suo impiego liquefatto) durerà per più secoli....Ma noi dobbiamo utilizzare, in maniera via via maggiore, fonti di energia che liberino il meno possibile CO2....E poi non dobbiamo consumare tutto il petrolio per fini di produzione energetica: esso è materia prima insostituibile anche per la produzione di altri materiali (che non liberano C, anzi lo immagazzinano)
tieni conto, che in profondità, lo strato geologico che conserva il petrolio è ben diffuso su tutto il globo e in moltissime zone non abbiamo fatto prospezioni alla sua ricerca, poi ci sono tutti gli oceani, sostanzialmente inesplorati assieme a molte zone continentali...
E in questo periodo le ricerche si sono riattivate, dopo che erano state abbandonate da tempo....Come sempre non bisogna fare previsioni, basate su estrapolazioni puramente lineari. Ciò non toglie che si debba pensare fin da ora alle alternative( vedi thread sul nucleare, cui spero di dedicarmi al più presto, dato che già rilevo una valanga di luoghi comuni da parte dei contrari)
tieni conto, che in profondità, lo strato geologico che conserva il petrolio è ben diffuso su tutto il globo e in moltissime zone non abbiamo fatto prospezioni alla sua ricerca, poi ci sono tutti gli oceani, sostanzialmente inesplorati assieme a molte zone continentali....
E in questo periodo le ricerche si sono riattivate, dopo che erano state abbandonate da tempo....Come sempre non bisogna fare previsioni, basate su estrapolazioni puramente lineari. Ciò non toglie che si debba pensare fin da ora alle alternative( vedi thread sul nucleare, cui spero di dedicarmi al più presto, dato che già rilevo una valanga di luoghi comuni da parte dei contrari)
Rispondo, sì, è possibile perchè l'Italia è un paese politicamente debole, socialmente disunito, senza un vero spirito competitivo, non credibile nel momento in cui dovesse attuare delle ritorsioni commerciali.....tutto questo dovrebbe cambiare , ma c'è, anche nelle alte sfere, chi rema contro.
Mi chiedo: è conveniente questo insediamento di imprese italiane in Cina?io ritengo di no, in quanto non crea posti di lavoro in Italia, ma li sottraeinoltre diamo spesso "chiavi in mano" fabbriche e tecnologie a quelli che poi diventano i nostri concorrenti che ci costringono a chiudere le nostre fabbricheloro, partendo dal niente, avendo solo tanta manodopera a costi bassi si ritroveranno ad essere la potenza n.1 con il totale aiuto dall'estero, per me sono dei gran furboni e gli altri, noi inclusi, dei gran fessi!
sinceramente penso che la Cina si stia svegliando...non tanto a livello di concorrenza e produzione di massa (fenomeno non recentissimo)...ma piuttosto per la vertiginosa crescita di consumi e consumismo...Sulla rete, in TV, sui giornali...ci stanno mostrando il risveglio della Grande Cina...i loro nuovi desideri di lusso, agiatezza e ricchezza...beni di consumo, beni voluttuari...
Inserite in Google "Cina inquinamento" e leggete un po di risultati...Appena i nostri fratelli gialli scenderanno dalla bicicletta e saliranno sulle auto, sarà la fine per il pianeta e soprattutto per quella nazione(non la nomino) che, DA SOLA, con 1/20 della popolazione mondiale, consuma 1/4 delle risorse del globo...Ma sarà un po difficile bombardare ed invadere un paese composto da 1,3 MILIARDI di pe
Bisogna analizzare in primis 2 punti e da questi trarre le relative conclusioni.
1)Aziende italiane che hanno già delocalizzato arrivano sul mercato interno con prezzi concorrenziali il che sarebbe un bene se non fosse che lì in Cina le stesse aziende producono gli stessi prodotti, che poi vengono esportati, con un costo ancora più basso (e i motivi sono molteplici, basti pensare alla negazione dei diritti umani sul lavoro e in generale nella vita)
2)Chi non ha la facoltà o la volontà di delocalizzare si trova ogni giorno a combattere contro costi di produzione che di certo non favoriscono l'incremento della crescita del PIL e non favoriscono le nostre aziende.In tutto ciò c'è un però, almeno così è nel mio campo (la pelle).
Oggi loro producono in grandi quantità e a prezzi inferiori ciò che noi producevamo fino a pochi anni fa dominando la scena. Ma noi oggi produciamo, grazie a nuove tecniche e ricerche, un prodotto di cui loro disconoscono l'esistenza e forse ci arriveranno tra 10 anni.
L'alternativa, oltre alla promozione del made in Italy, è contare sulla differenziazione del prodotto, perchè loro avranno anche costi di produzione bassi, ma i depositari delle tecnologie più avanzate siamo sempre noi! Ci vuole furbizia e una presa di coscienza sulle differenze basilari tra il Made in Italy e il Made in China che non si rifà solo alle grandi firme o allo stile del prodotto, ma si basa anche su una condizione e cognizione di vita.
quello che non sopporto è quando queste aziende vanno a insediarsi in paesi poveri e danno stipendi da fame, facendo lavorare anche i bambini e poi vanno a vendere i loro prodotti a prezzi alti, come se li avessero prodotti in occidentecome appunto fa la Nike o faceva la Fiat quando costruiva la 126 in Polonia quella è tutta speculazione sulla pelle dei lavoratori e dei consumatoriper quanto riguarda la Cina, prima si è sviluppata la zona costiera ora i furbi cinesi vogliono che si vada ad investire all'interno
quando tutto il paese sarà sviluppato, loro avranno in mano l'industria mondiale e gli altri staranno a guardare, portando a casa pochi spiccioli da questi investimentiho letto che il grosso degli investitori ha guadagnato ben poco, molti ci hanno rimesso tutto e tanti hanno rivenduto le fabbriche ai cinesi per quattro soldisecondo me è tutta una fregatura in cui ci guadagnano solo loro
ho assistito ad una conferenza durante la quale un parlamentare spagnolo ha affermatoche nei prossimi anni ci sarà questa ripartizione dei compiti nel nostro pianeta:
-
Cina: fabbrica
-India: ufficio
-Sudamerica: campo agricolo
-Stati Uniti: fabbrica di armi e laboratorio ricerche
-Europa: ritiro di pensionati
-Africa: una tragedia infinita
credo che l'Europa con gli immigrati in arrivo si stia ringiovanendo, ma che prospettivepuò avere quando gli altri si saranno presi tutto e l'Europa diventata poco competitiva?
Pur nella sua genericità lo spagnolo credo abbia visto giusto. E' interessante notare come molti, grazie al battage mediatico pensino genuinamente che l'asse del mondo si stia spostando sulla Cina: io ritengo impossibile anche nei prossimi 50 anni che un paese (la Cina) con squilibri oceanici (950.000.000 di totali indigenti e analfabeti contadini) possa scalzare gli USA che possiedono mezzo mondo tramite le multinazionali e detengono lo scettro della ricerca e sviluppo mondiale da mezzo secolo, tanto che non producono più neppure i chip di memoria da 15 anni perchè li considerano bassa tecnologia (li fanno produrre dai cinesi appunto)
Investimenti diretti/anno degli USA all'estero : circa 300 miliardi di dollari"Stock" cumulato di Investimenti diretti/anno degli USA all'estero:circa 3000 miliardi di dollari
Investimenti diretti/anno della Cina all'estero : circa 15 miliardi di dollariinoltre la crescita del 10% circa all'anno del Pil cinese è insostenibile nel lungo termine e crea enormi squilibri che col tempo si manifesteranno (e qui non conto neppure il malcontento sociale che porta e porterà sempre più instabilità)....
Gli stessi vertici cinesi si stanno seriamente preoccupando per come affrontare codesti scenari.
Io penso che, sinceramente, l'Europa e l'Italia dovrebbero pensare a come confrontarsi e competere con gli USA (quindi sulla R&D), piuttosto che con la Cina....Altrimenti veramente la nostra unica attività tra 30 anni sarà quella di ritirarci in pensione(magari a 50 anni?
Ahahahah, rido per non piangere).
Sposto l'argomento su un altro aspetto della Cina ignorato da molti:I Lager: in Cina ce ne sono 1.316 e sono chiamati Lagoai. Sono campi di concentramento a tutti gli effetti costruiti dal regime cinese e dove vengono rinchiusi dissidenti, religiosi o semplici disoccupati da sfruttare per aumentare la produzione, compresi i bambini, tanto bravi con le loro piccole manine a costruire giocattoli.Le Persecuzioni: sono frequenti e sanguinose le repressioni religiose.
Gli 8 milioni di cattolici sono in costante rischio di arresto. Nelle carceri cinesi si trovano diversi preti e anche qualche vescovo.La Repressione: il governo cinese è controllato dal partito comunista. La censura è routine. Il partito comunista reprime ogni protesta e opposizione che possa divenire pericolosa o ribelle. Grazie al cielo e ai media, al regime riesce di farlo un pò meno.Censura: le aziende internet che operano in Cina sono costrette a sottostare alle rigide norme imposte dal governo.Ora io mi chiedo, il Romano Prodi, invece di accompagnare gli industriali a fare affari d'oro (solo per loro) con la Cina, e soprattutto quale esponente della sinistra, come ha potuto e può ignorare con il silenzio la violazione dei diritti umani in Cina? Come può in nome dei soldi ignorare lo sfruttamento minorile? Come può ignorare che la forte crescita cinese è dannosamente squilibrata e pericolosa per l'ambiente?
è pacifico che la Cina sia una dittatura e non una democrazia con tutti gli orrori sistematici e massivi che ne conseguono e nonostante tutte queste "agevolazioni" (il non seguire le regole(addirittura i diritti umani, et cetera !!!)), io sostengo che nel lungo termine non riuscirà a fare concorrenza alle economie sviluppate che si siano attrezzate attraverso la R&D e il suo sistema possa addirittura implodere sotto le sue stesse contraddizioni, da vero e proprio gigante dai piedi d'argilla.
Sì, hanno anche la Grande Muraglia Elettronica, un immenso firewall con 200000 controllori che censurano le pagine Web non gradite al regime: hanno capito, i furbi, che la libera circolazione delle informazioni può far crollare anche il loro "paradisiaco" regime.....Non si rendono conto che questo blocco non potrà durare non solo in eterno, ma , secondo me , neppure 5-10 anni
...Quanto alla promozione dei nostri affari in Cina, lo fanno tutti gli stati del mondo, sostanzialmente infischiandosene dei diritti umani, TUTTI: business is business e Real Politik sono i motti delle nazioni (ed giusto così). Piano ,piano, si farà strada più sensibilità al riguardo, anche grazie alle opinioni pubbliche e a politici seri e preparati come la Bonino, ma attraverso la diplomazia e la moral suasion. Per questo non resta che attendere per ciò che è impossibile da ottenere subito, Real Politik, appunto
Credo che siamo un po' troppo distratti per accorgerci di quello che può succedere, non credo che la Cina diventerà il nuovo centro del potere.Tra un po' i cinesi cominceranno ad avanzare delle pretese, il che li farà rallentare, fermo restando che comunque diventeranno un enorme polo produttivo, le loro competenze aumentano di giorno in giorno.Oramai nemmeno le ricerche si fanno qui...Stiamo perdendo know now
la crescita è stata tanto tumultuosa e gli squilibri tanto enormi (i famosi 950 milioni di contadini totalmente analfabeti) che , penso sia la prima volta , nella storia del mondo che si affronti un esperimento di questo tipo
Nostra chi? Degli USA e Giappone sicuramente no: investono percentuali del PIL spaventose in R&D, dell'Europa così così, dell'Italia forse sì, ma ce la possiamo ancora fare, perchè di competenze e risorse (umane ed economiche) ne abbiamo tantissime, ma sono molto indirizzate alla preservazione del posto di lavoro, piuttosto che alla competitività e produttività: se è quello che vogliamo, vorrà dire che, nel lungo termine, il contributo che daremo al mondo, sarà appunto quello ci ritirarci in pensione...
Questa prospettiva mi fa orrore!...Io penso che senza sviluppo e competizione la decadenza dell'Italia porti anche all'impoverimento reale della popolazione con conseguente, inesorabile deterioramento della qualità della vita. Daltronde senza soldi non si fa una gran vita (alla faccia di quelli che sostengono che non portino la felicità....figuriamoci la miseria!
Non so, anche se investono molto sia USA che Giappone ho quasi l'impressione che spesso si tenda a delocalizzare pure R&D, per dire buona parte di quello che studio è scritto e/o scoperto da scienziati europei e americani, sempre spesso mi leggo di ricerche condotte in Cina o India il che non mi spaventa più di tanto, insomma per risolvere la questione basta dare qualche soldino in più a chi fa realmente R&D e non a chi fa finta(aspetta la pensione come dicevi tu).
Ora vedo che quello che compriamo, beni tecnologici soprattutto sono sempre fatti peggio, o meglio pensati peggio!Non è una novità che si guardi al risparmio, ma mi sembra che ora si badi più al fare che al fare bene, non so se mi spiego...
Anche la R&D ha le sue fasce e ,come sai meglio di me, molto difficilmente quelle associate alla produzione di sistemi d'arma (ricerche che nonostante lo si neghi hanno ricadute positive anche sul civile) o all'altissima tecnologia saranno delocalizzate soprattutto in paesi "instabili". Comunque, dipende molto dai costi, come sempre. Esempio legato alla produzione.
Un mio conoscente che lavora presso una catena di elettronica di consumo, qui a Milano, mi ha riferito che tutti i turisti (prevalentemente businessman coreani, filippini, taiwanesi) quando si tratta di acquistare un gadget tecnologico della Sony o della Panasonic (marchi giapponesi), pretendono di leggere sull'involucro "Made in Japan" e dato che , spesso, il prodotto pur di marca giapponese ha delocalizzato la produzione in Cina , sull'involucro appare "Made in China" , al che la vendita sfuma, per la disperazione del commesso di turno.
In pratica costoro, giustamente, vanno a sindacare anche sul processo produttivo, sulla "catena di montaggio" sottesa e se questa non offre le dovute garanzie d'origine non procedono all'acquisto. Ma questo vale anche per la bassa tecnologia. I tessuti, le t-shirt cinesi hanno una qualità pessima; chi di noi non ne ha una che si sia sbiadita o rovinata in brevissimo tempo. L'importante è sapere cosa si compra e da chi provenga per poi analizzare il suo costo. Sì, perchè, comunque è giusto che questa merce venga venduta a basso prezzo, contribuendo al calmiere. La Cina deve essere liberissima di vendere sul mercato mondiale le sue merci, ma applicando crescente trasparenza e sempre più rispettando le regole e i vincoli (per questo ci vorrà molto tempo, e intanto noi dovremmo erigere delle barriere ragionevoli, da abbassare ogniqualvolta i cinesi ottempereranno ad aderire a criteri sempre migliori).
quando tutti i cinesi e direi anche gli indiani gireranno in automobile che ne sarà di questo pianeta, già inquinato?spero che cambino idea e la fine del petrolio fra pochi anni almeno toglierebbe questa eventualità pericolosapare che ci sia una nuvola permanente che gira in Asiafigurarsi cosa succederebbe più avanti se non rinunciano all'auto
E' mia opinione che i cinesi prima di dire:voglio l'auto!Dovranno dire: voglio una busta paga decorosa!La loro fortuna per ora è il pretendere poco rispetto a quello che producono, con questo loro attirano i capitali stranieri di cui hanno bisogno, quando i cinesi avanzeranno pretese molti se non tutti gli investitori stranieri si tireranno indietro lasciando il gigante cinese senza terreno sotto i piedi.
Il loro fabbisogno energetico di tipo "industriale" è quello che mi spaventa di più...Ora vendono poco carbone all'estero è da vedere quando anch'essi cominceranno a comprare petrolio, forse sarà li si renderanno conto di essere legati ai capitali stranieri.
cinesi hanno anche comprato il settore personal computer della IBMla Lenovo cinese già ne produce parecchi, ha anche curato le Olimpiadi invernali di TorinoCina e India sfornano ogni anno centinaia di migliaia di ingegneri e tecnicimentre in Italia pochi si iscrivono a queste facoltà importanti per il futuro del paeseinoltre i cinesi sono presenti nell'aerospaziale nel cui campo si producono tante nuove scoperte (vedi gli USA)
insomma non dobbiamo pensare ai cinesi solo come produttori di prodotti industriali di media e bassa qualitàper il momento è così ma in prospettiva andranno molto oltresono anche grandi commercianti, li vedo io comprare ed aprire negozi a Milano tutti i giorni e non solo in Chinatown
nei paesi del sud est asiatico quasi tutto il commercio e le attività imprenditoriali sono in mano ai cinesiin passato i politici dei singoli paesi (vedi Birmania) per motivi interni scatenavano il popolo contro i cinesi che venivano espulsi e di colpo il paese rimaneva fermo perchè senza di loro tutto diventava più difficile per le iniziative scarse e l'inesperienza dei locali molte previsioni danno la Cina come potenza mondiale n.1 nell'arco dei prossimi vent'anni ed il sorpasso degli USA
Tutto vero, non bisogna sottovalutare la Cina e , soprattutto l'India che è molto più in "equilibrio". I pc IBM sono ormai "Lenovo", ma questo conferma la mia precedente indicazione del fatto che gli USA, ormai da tempo, considerano i computer commerciali, bassa tecnologia e si dedicano ad altro (molto più in avanti). Non sono assolutamente d'accordo sull'ultima tua riga e altrui previsione. E' una banale "proiezione" lineare che non prevede "intoppi" di alcun genere, che non considera gli immensi squilibri entropici nella società cinese, il malcontento sociale, il non rispetto dei diritti umani (che non potrà essere perpetuato in eterno), il non rispetto di regole da noi considerate basilari, la non circolazione di un'informazione libera (che non durerà molto ancora), le tensioni con Taiwan e soprattutto con il Giappone (microbo geografico, ma immenso gigante economico, che ha paura della Cina militarmente e si sta riarmando nonostante sia neutrale) e tanto altro ancora.
Tutto questo gli Usa non sanno cosa sia e possono continuare ad investire nella ricerca e nell'altissima tecnologia con un Pil che, quando va male cresce del 2,9% e quando va bene del 4,5% all'anno....E noi (Europa ed Italia) cosa facciamo? Stiamo a guardare
non credi che noi stiamo aiutando la Cina a sconfiggerciinvestendo presso di loro e consegnando loro la nostra tecnologia?in cambio di cosa? dei profitti di alcune nostre aziende che delocalizzanoma proprio per questo chiudono posti di lavoro qua per aprirli là? questo viaggio di 1000 persone servirà solo a creare maggiori profittia imprese delocalizzate e a chiudere quelle rimaste in patriaa parte eventuali accordi in interscambio, dato che lo squilibrio degli scambiè tutto a loro favore
non cadere in questa trappola, lo sai che condivido le tue opinioni in maniera sostanziale. Ma questo è il libero mercato e la corretta allocazione delle risorse che, in molte circostanze in Italia, per assurdi vincoli che sfiorano l'abuso (sindacati, inamovibilità anche dei fannulloni, posto a vita per gli "indeterminati" produttivi o meno che siano, assenza più totale di criteri meritocratici) spinge giustamente a spostare le produzioni.
La delocalizzazione è comunque , a livello globale, un fenomeno positivo e non è diretta solo alla Cina , ma anche ad altre nazioni , come l'India, che ha un sistema decisamente più rispettoso delle regole. La delocalizzazione porta, fortunatamente a sviluppare ed emancipare in senso democratico e più rispettoso dei diritti anche paesi dittatoriali come la Cina (Real Politik). Insomma , io vedo la globalizzazione come un'opportunità da cogliere non come una rovina da combattere o da sopportare.
Certo che se non ci si prepara ed attrezza, ne verremo travolti, ma ciò sarà solo colpa nostra. Siamo noi a doverci adattare alle condizioni di contorno, studiando e ricercando, migliorando sempre più le nostre conoscenze ed innovando i processi produttivi, aumentando il valore aggiunto; giacchè gli altri vanno avanti e non aspettano passivamente gli eventi. Comunque la prospettiva di un'Europa/Italia "ritiro per pensionati" riecheggia con sempre più orrore nella mia mente
noi dobbiamo produrre qualità, non inseguire i prezzi bassi come i cinesisulla qualità, riservata alla clientela benestante che non guarda i prezzi,possiamo ancora vinceredobbiamo anche difendere i nostri marchi e impedire le copie contraffattela Cina deve rispettare i patti che ha siglato del WTOmentre dormiamo le fabbriche del Nord est e non solo, stanno chiudendobisogna svegliarsi al più prestonon credo che l'Europa sarà solo un continente di pensionatiarrivano milioni di giovani immigrati che fanno poi un sacco di figliil loro arrivo fa anche scendere il costo del lavoro perchè sono più dispostiad accettare salari e condizioni inferiori, portando al ribasso anche le pretesedei lavoratori italianinel contempo i cinesi si sveglieranno e chiederanno aumenti e condizioni migliorici vorrà tempo per tutto questogli imprenditori si spostano da un paese all'altro secondo le migliori convenienzei lavoratori meno, ma dovrebbero unirsi in un sindacato mondiale per proteggersi dalle furbizie dei datori di lavoro e impedire lo sfruttamento e paghe da famei consumatori dovrebbero comprare a ragion veduta, ogni acquisto è una scelta politicase compro un pallone cucito da un bambino lo devo sapere e capirne le conseguenze
risparmiami il sindacato mondiale: oltre che utopistico e inapplicabile (te la immagini una ONU sindacale?), penso sia del tutto inutile, io credo che i sindacati debbano essere il più possibile a livello locale (ritengo inutili e dannosi anche quelli nazionali). Se le regole dell'economia di mercato vengono correttamente applicate basta la vigilanza dello stato che non deve gestire l'economia ma controllarla indirizzarla con severità e correttezza (AHAHAHAH forse anche questa è un'utopia per l'Italia, ma è più fattibile
so che il sindacato mondiale è un'utopiama dato che che ci stiamo incamminando nella globalizzazionedato che gli imprenditori usano giocare a livello globaleperchè non dovrebbero fare altrettanto i lavoratori?questo impedirebbe i salari da fame che alcune multinazionaliriconoscono ai propri lavoratori in paesi dove la protezionee assistenza sociale è bassa (Cina, Vietnam ad esempio)non dovrebbero spostarsi solo dove il lavoratore è più debolee sfruttare questo fattoreun sindacato mondiale potrebbe impedire questo gioco al ribassoma, ripeto è un'utopia che difficilmente si realizzerà
Sì, ma non mi risulta che gli imprenditori abbiano intenzione di "consorziarsi" a livello mondiale, ognuno fa per se, al limite con la manleva del proprio stato, ma nessuno si sognerebbe il sindacato degli imprenditori (che non funzionerebbe, oltretutto, per mille motivi)....
Il ruolo che tu auspichi deve essere prerogativa delle singole nazioni o di gruppi di nazioni, come il WTO, che potrebbe benissimo fare pressioni (come tu stesso hai accennato) per obbligare Cina & co ad ottemperare alle regole ("non ottemperi entro il 15-7-2009?", e giù con una barriera commerciale......"tratti come schiavi i tuoi lavoratori?" , vai con un dazio del 40% in più, "massacri in maniera talmente barbara gli animali da pelliccia (tanto che vedendo quello che fanno anche un addetto ai mattatoi nostrani si metterebbe a piangere? Blocco delle importazioni di pellicce)....Dopo di che penso che un po' di sana concorrenza anche tra lavoratori sia una buona cosa (non la stasi totale e l'inamovibilità che porta inevitabilmente agli abusi, che vige attualmente nella pubblica amministrazione, per esempio)
a me spaventa di più l'inquinamento mondiale prodotto da Cina e Indiaquando cinesi e indiani andranno tutti in auto e consumeranno acqua, aria condizionatae tutto il resto a livello europeo, se non americanola concorrenza industriale e nel software è oramai inarrestabile
Capisco e concordo, ma sono molto fiducioso nei progressi della tecnologia dal lato dell'inquinamento ed anche Cina & C. ne beneficeranno: non useranno le Trabant a due tempi, ma auto catalizzate....Ma l'inquinamento da auto non sarà certo il problema principale.
E' quello industriale e i relativi fabbisogni energetici (come diceva Letak)....Intanto hanno appena finito di costruire la ciclopica diga sullo Yang Tse....E mi risulta che , giustamente stiano puntando sulle centrali nucleari......Solo l'Italia sembra allegramente infischiarsi dei problemi energetici...trallalla, trallalla, tanto abbiamo lo stellone che ci protegge
Il petrolio, anche a ritmi di utilizzo crescente, probabilmente ci sarà ancora per un secolo...Il carbone (molto più pulito se utilizzato con nuovissime tecnologie che permettono il suo impiego liquefatto) durerà per più secoli....Ma noi dobbiamo utilizzare, in maniera via via maggiore, fonti di energia che liberino il meno possibile CO2....E poi non dobbiamo consumare tutto il petrolio per fini di produzione energetica: esso è materia prima insostituibile anche per la produzione di altri materiali (che non liberano C, anzi lo immagazzinano)
tieni conto, che in profondità, lo strato geologico che conserva il petrolio è ben diffuso su tutto il globo e in moltissime zone non abbiamo fatto prospezioni alla sua ricerca, poi ci sono tutti gli oceani, sostanzialmente inesplorati assieme a molte zone continentali...
E in questo periodo le ricerche si sono riattivate, dopo che erano state abbandonate da tempo....Come sempre non bisogna fare previsioni, basate su estrapolazioni puramente lineari. Ciò non toglie che si debba pensare fin da ora alle alternative( vedi thread sul nucleare, cui spero di dedicarmi al più presto, dato che già rilevo una valanga di luoghi comuni da parte dei contrari)
tieni conto, che in profondità, lo strato geologico che conserva il petrolio è ben diffuso su tutto il globo e in moltissime zone non abbiamo fatto prospezioni alla sua ricerca, poi ci sono tutti gli oceani, sostanzialmente inesplorati assieme a molte zone continentali....
E in questo periodo le ricerche si sono riattivate, dopo che erano state abbandonate da tempo....Come sempre non bisogna fare previsioni, basate su estrapolazioni puramente lineari. Ciò non toglie che si debba pensare fin da ora alle alternative( vedi thread sul nucleare, cui spero di dedicarmi al più presto, dato che già rilevo una valanga di luoghi comuni da parte dei contrari)
Rispondo, sì, è possibile perchè l'Italia è un paese politicamente debole, socialmente disunito, senza un vero spirito competitivo, non credibile nel momento in cui dovesse attuare delle ritorsioni commerciali.....tutto questo dovrebbe cambiare , ma c'è, anche nelle alte sfere, chi rema contro.
LA FINE DEL PETROLIO-LATOC
FINE PETROLIO
Best before 2012di Eugenio Benetazzo, autore di "Duri e Puri: aspettando un nuovo 1929" per Disinformazione.it Siete tutti presi dalla preoccupazione dovuta al rialzo dei tassi di interesse e del possibile inasprimento del conflitto militare tra Israele e il Libano, ma nel nostro imminente futuro qualcosa di più nefasto ed apocalittico aspetta il genere umano con il suo benessere e certezze costruite.
E su cosa è costruito questo benessere e queste certezze ? Su quello straordinario fluido nero che abbiamo chiamato petrolio che ha consentito alla civiltà umana di prosperare ed evolversi con una fenomenologia sorprendente senza precedenti storici. Pochi sono a conoscenza del fatto che tra il 2001 ed il 2004 si è con molta probabilità raggiunto quello che i geofisici chiamano il picco di produzione mondiale del petrolio.
Con questo termine si individua un momento storico della civiltà umana al quanto buio e drammatico: per la prima volta dopo circa un secolo dalla nascita dell’era petrolifera, la quantità estratta ed offerta dai paesi OPEC e NON-OPEC non è più in grado di soddisfare la domanda complessiva dei paesi industrializzati, creando un deficit giornaliero di circa 2/3 milioni di barili al giorno (destinati a crescere esponenzialmente anno dopo anno).
La presenza di questo deficit quotidiano di qualche milione di barili lo paghiamo già da alcuni anni con il lento e progressivo rialzo del greggio che nei prossimi trimestri è destinato a varcare la soglia dei 90 USD: scordatevi di rivedere in futuro il petrolio sotto i 50 USD. A compromettere ulteriormente lo scenario mondiale ci hanno pensato anche Cina ed India, che svegliati da un lungo letargo ancestrale, hanno completamente modificato il fabbisogno di approvvigionamento mondiale di greggio.
Attenzione, evitiamo di fare confusione: il petrolio non sta terminando dal punto di vista quantitativo, si sta semplicemente esaurendo nella sua migliore consistenza qualitativa.
Quello che infatti viene volgarmente chiamato petrolio, e che estrattivamente parlando viene indicato con il termine LCO (light crude oil), identifica una convenzionale qualità di greggio priva di zolfo e molto fluida: tali caratteristiche lo rendono pertanto molto facile da estrarre e raffinare.
Questo tipo di greggio costituisce solitamente il 35/40 % di ogni giacimento: il restante è composto da petrolio pesante (ricco di zolfo), bitumi e sabbie oleose (oli sands).
Si sta esaurendo il greggio leggero, quello che 140 raffinerie su 150 in tutto il mondo sono in grado di poter raffinare. Questo tipo di greggio è quello tra l’altro più redditizio industrialmente parlando, mentre il rimanente è addirittura antieconomico, il che significa che si spenderebbe più denaro ad estrarlo e raffinarlo di quanto se ne potrebbe ottenere dal suo usuale sfruttamento.
La maggior parte di noi è abituata a pensare che una carenza di greggio sui mercati comporti, per esempio, un minore ricorso all’utilizzo dei mezzi automobilistici, un po quello che avvenne durante le due crisi petrolifere del 73 e del 79. Peccato però che quei due momenti di contrazione dell’offerta petrolifera avevano natura politica e non strutturale come oggi.
Dobbiamo immaginare il sistema economico mondiale come un organismo umano: per il primo, il petrolio è come l’acqua per il secondo, perciò di importanza vitale. Un essere umano è composto per circa il 70 % di acqua, quindi circa 50 litri su una corporatura media di 70 kg .
Per soccombere non è necessario perdere tutti i 50 litri di acqua, ma è sufficiente una mancanza del 5 %, quindi poco meno di 3 litri , per far collassare e morire l’organismo in seguito a disidratazione.
Il sistema economico mondiale è analogamente uguale: per collassare su stesso è sufficiente che venga a mancare appena un 5 % della sua linfa vitale: il petrolio. Preparatevi perciò a LATOC ovvero alla Life After The Oil Crash, un impensabile ridimensionamento e trasformazione della vita umana per come siamo abituati a concepirla.L’utilizzo dei mezzi automobilistici per trasportare merci e persone è in realtà un problema secondario in quanto la prima area di attività umana profondamente modificata sarà l’attività agro industriale.
La produttività e fertilità dei terreni agricoli è cresciuta in ¾ di secolo al tasso medio del 5 % all’anno proprio grazie al fenomenale contributo della petrolchimica.
Fertilizzanti, pesticidi, pompe di irrigazione ed ogni sorta di attrezzatura agricola hanno consentito di ottenere raccolti quantitativamente abbondanti ed impensabili rispetto ai cicli naturali imposti dalla natura, raccolti che hanno permesso di sostenere il tenore alimentare degli allevamenti intensivi e poter quindi disporre e consumare generi alimentari di derivazione animale un tempo impensabili.
Pensate solamente ai consumi di carne di 50 anni fa e rapportateli a quelli odierni (tralasciando l’aspetto qualitativo). Pensate a quanti generi alimentari raffinati e preconfezionati vengono resi disponibili sottocasa grazie ai processi di surgelamento e di trasporto dai lontani luoghi di confezionamento.
Questa è la vera essenza del traumatico mutamento epocale che ci attende: l’insostenibilità dell’attuale sistema alimentare, e non parlo di chi è abituato a vivere con un dollaro al giorno ed uno pseudo pasto caldo alla settimana, ma della totalità dei paesi occidentali industrializzati, che hanno potuto prosperare proprio in virtù di una straordinaria abbondanza, ricchezza e varietà alimentare, mai vista nei secoli precedenti.
Chi pensa di poter muovere un trattore John Deere da 900 CV o una mietitrebbia New Holland del peso di oltre 15 tonnellate con i pannelli fotovoltaici sul tetto della cabina del conducente è un povero illuso. Illuso proprio come chi ritiene che le fonti di energia alternativa (in realtà pienamente dipendenti nello sviluppo proprio dallo stesso greggio) possano consentire di mantenere il nostro attuale status evolutivo, in cui il 2 % della popolazione mondiale sostiene dal punto di vista alimentare il restante 98 %.
Mi fanno sorridere ancor di più le fantomatiche risorse del futuro, come l’idrogeno o il bioetanolo, spacciate come la salvezza del genere umano. Non possono essere implementate come strategie sostitutive senza la presenza abbondante ed a buon mercato del greggio.
Per ottenere 3.000 litri di etanolo ne dovete spendere 7.000 per arare, seminare, irrigare, raccogliere e trasportare il raccolto ottenuto.
Stesso dicasi per l’idrogeno, in realtà un vettore di energia e non una fonte di energia: per ottenere 1KWh di energia dalla combustione dell’idrogeno ne devo consumare 1,5 KWh per produrre quello stesso quantitativo di l’idrogeno che bruciando mi eroga 1KWh.
Per circa 75 anni un’abbondanza smisurata ed irripetibile di greggio convenzionale disponibile a costi irrisori ha consentito al genere umano di esplodere demograficamente attraverso uno slancio evolutivo senza precedenti storici che ha permesso il raggiungimento di elevati standard di vita: ma quest’epoca sta per finire.
Quest’epoca è ormai giunta al suo naturale declino. Già entro i prossimi cinque anni (2012) potremmo percepire le prime conseguenze macroeconomiche sull’intero pianeta che colpiranno prima la sfera economica della nostra vita e successivamente la nostra capacità di sostentamento alimentare conosciuta fino a qualche anno prima.Eugenio BenetazzoTratto dal tour itinerante di BLEKGEKwww.eugeniobenetazzo.com/tour.html
Avviso: a tutti gli scettici che pensano che la festa non possa finire e che quanto esposto sopra siano esagerazioni o preoccupazioni infondate, consiglio di andarsi a studiare le teorie ed i modelli di esaurimento petrolifero di Hubbert e Campbell, oltre a tutti gli approfondimenti sulla reale economicità ed implementazione gestionale di qualsiasi fonte di energia rinnovabile.
Il problema GRAVISSIMO del LATOC è che attualmente NON esiste una tecnologia tale da poter sostituire il petrolio...tutti i tipi di fonti energetiche alternative e/o rinnovabili NON sono economicamente vantaggiose, e questo determina un continuo sbilanciamento verso il consumo dei combustibili fossili(gas, petrolio e carbone)...
Ti cito nuovamente un brano tratto da http://www.disinformazione.it/best_before_2012.htmtornando invece sulla fine angosciante del petrolio ed alle sue conseguenzevolendo trovare il positivo:- l'aria sarà più pulita e non ci saranno 800 morti all'anno solo a Milano per l'inquinamento- ci libereremo di queste scatole infernali (le auto) che occupano tutti gli spazi- ricominceremo a far più movimento camminando e andando in bicicletta - eviteremo il colasso dell'atmosfera che ci sarebbe se tutti gli indiani ed i cinesi si mettessero a girare in auto- ci sarà meno consumismo e materialismo ed il ritorno a cose più importantie...tanto altro che potete aggiungere
LATOC
(Life After The Oil Crash - La vita dopo l'esaurimento del petrolio) non lo vedo così bucolico...ci sarà un nuovo medioevo... e morti a decine di milioni...violenza e sangue per l'accaparramento di derrate ed acqua...niente lavoro, crisi e depressioni economiche...diciamo che lo scenario lo vedo possibile dopo una 50ina di anni post-LATOC e con il 50% della popolazione mondiale in meno....
Best before 2012di Eugenio Benetazzo, autore di "Duri e Puri: aspettando un nuovo 1929" per Disinformazione.it Siete tutti presi dalla preoccupazione dovuta al rialzo dei tassi di interesse e del possibile inasprimento del conflitto militare tra Israele e il Libano, ma nel nostro imminente futuro qualcosa di più nefasto ed apocalittico aspetta il genere umano con il suo benessere e certezze costruite.
E su cosa è costruito questo benessere e queste certezze ? Su quello straordinario fluido nero che abbiamo chiamato petrolio che ha consentito alla civiltà umana di prosperare ed evolversi con una fenomenologia sorprendente senza precedenti storici. Pochi sono a conoscenza del fatto che tra il 2001 ed il 2004 si è con molta probabilità raggiunto quello che i geofisici chiamano il picco di produzione mondiale del petrolio.
Con questo termine si individua un momento storico della civiltà umana al quanto buio e drammatico: per la prima volta dopo circa un secolo dalla nascita dell’era petrolifera, la quantità estratta ed offerta dai paesi OPEC e NON-OPEC non è più in grado di soddisfare la domanda complessiva dei paesi industrializzati, creando un deficit giornaliero di circa 2/3 milioni di barili al giorno (destinati a crescere esponenzialmente anno dopo anno).
La presenza di questo deficit quotidiano di qualche milione di barili lo paghiamo già da alcuni anni con il lento e progressivo rialzo del greggio che nei prossimi trimestri è destinato a varcare la soglia dei 90 USD: scordatevi di rivedere in futuro il petrolio sotto i 50 USD. A compromettere ulteriormente lo scenario mondiale ci hanno pensato anche Cina ed India, che svegliati da un lungo letargo ancestrale, hanno completamente modificato il fabbisogno di approvvigionamento mondiale di greggio.
Attenzione, evitiamo di fare confusione: il petrolio non sta terminando dal punto di vista quantitativo, si sta semplicemente esaurendo nella sua migliore consistenza qualitativa.
Quello che infatti viene volgarmente chiamato petrolio, e che estrattivamente parlando viene indicato con il termine LCO (light crude oil), identifica una convenzionale qualità di greggio priva di zolfo e molto fluida: tali caratteristiche lo rendono pertanto molto facile da estrarre e raffinare.
Questo tipo di greggio costituisce solitamente il 35/40 % di ogni giacimento: il restante è composto da petrolio pesante (ricco di zolfo), bitumi e sabbie oleose (oli sands).
Si sta esaurendo il greggio leggero, quello che 140 raffinerie su 150 in tutto il mondo sono in grado di poter raffinare. Questo tipo di greggio è quello tra l’altro più redditizio industrialmente parlando, mentre il rimanente è addirittura antieconomico, il che significa che si spenderebbe più denaro ad estrarlo e raffinarlo di quanto se ne potrebbe ottenere dal suo usuale sfruttamento.
La maggior parte di noi è abituata a pensare che una carenza di greggio sui mercati comporti, per esempio, un minore ricorso all’utilizzo dei mezzi automobilistici, un po quello che avvenne durante le due crisi petrolifere del 73 e del 79. Peccato però che quei due momenti di contrazione dell’offerta petrolifera avevano natura politica e non strutturale come oggi.
Dobbiamo immaginare il sistema economico mondiale come un organismo umano: per il primo, il petrolio è come l’acqua per il secondo, perciò di importanza vitale. Un essere umano è composto per circa il 70 % di acqua, quindi circa 50 litri su una corporatura media di 70 kg .
Per soccombere non è necessario perdere tutti i 50 litri di acqua, ma è sufficiente una mancanza del 5 %, quindi poco meno di 3 litri , per far collassare e morire l’organismo in seguito a disidratazione.
Il sistema economico mondiale è analogamente uguale: per collassare su stesso è sufficiente che venga a mancare appena un 5 % della sua linfa vitale: il petrolio. Preparatevi perciò a LATOC ovvero alla Life After The Oil Crash, un impensabile ridimensionamento e trasformazione della vita umana per come siamo abituati a concepirla.L’utilizzo dei mezzi automobilistici per trasportare merci e persone è in realtà un problema secondario in quanto la prima area di attività umana profondamente modificata sarà l’attività agro industriale.
La produttività e fertilità dei terreni agricoli è cresciuta in ¾ di secolo al tasso medio del 5 % all’anno proprio grazie al fenomenale contributo della petrolchimica.
Fertilizzanti, pesticidi, pompe di irrigazione ed ogni sorta di attrezzatura agricola hanno consentito di ottenere raccolti quantitativamente abbondanti ed impensabili rispetto ai cicli naturali imposti dalla natura, raccolti che hanno permesso di sostenere il tenore alimentare degli allevamenti intensivi e poter quindi disporre e consumare generi alimentari di derivazione animale un tempo impensabili.
Pensate solamente ai consumi di carne di 50 anni fa e rapportateli a quelli odierni (tralasciando l’aspetto qualitativo). Pensate a quanti generi alimentari raffinati e preconfezionati vengono resi disponibili sottocasa grazie ai processi di surgelamento e di trasporto dai lontani luoghi di confezionamento.
Questa è la vera essenza del traumatico mutamento epocale che ci attende: l’insostenibilità dell’attuale sistema alimentare, e non parlo di chi è abituato a vivere con un dollaro al giorno ed uno pseudo pasto caldo alla settimana, ma della totalità dei paesi occidentali industrializzati, che hanno potuto prosperare proprio in virtù di una straordinaria abbondanza, ricchezza e varietà alimentare, mai vista nei secoli precedenti.
Chi pensa di poter muovere un trattore John Deere da 900 CV o una mietitrebbia New Holland del peso di oltre 15 tonnellate con i pannelli fotovoltaici sul tetto della cabina del conducente è un povero illuso. Illuso proprio come chi ritiene che le fonti di energia alternativa (in realtà pienamente dipendenti nello sviluppo proprio dallo stesso greggio) possano consentire di mantenere il nostro attuale status evolutivo, in cui il 2 % della popolazione mondiale sostiene dal punto di vista alimentare il restante 98 %.
Mi fanno sorridere ancor di più le fantomatiche risorse del futuro, come l’idrogeno o il bioetanolo, spacciate come la salvezza del genere umano. Non possono essere implementate come strategie sostitutive senza la presenza abbondante ed a buon mercato del greggio.
Per ottenere 3.000 litri di etanolo ne dovete spendere 7.000 per arare, seminare, irrigare, raccogliere e trasportare il raccolto ottenuto.
Stesso dicasi per l’idrogeno, in realtà un vettore di energia e non una fonte di energia: per ottenere 1KWh di energia dalla combustione dell’idrogeno ne devo consumare 1,5 KWh per produrre quello stesso quantitativo di l’idrogeno che bruciando mi eroga 1KWh.
Per circa 75 anni un’abbondanza smisurata ed irripetibile di greggio convenzionale disponibile a costi irrisori ha consentito al genere umano di esplodere demograficamente attraverso uno slancio evolutivo senza precedenti storici che ha permesso il raggiungimento di elevati standard di vita: ma quest’epoca sta per finire.
Quest’epoca è ormai giunta al suo naturale declino. Già entro i prossimi cinque anni (2012) potremmo percepire le prime conseguenze macroeconomiche sull’intero pianeta che colpiranno prima la sfera economica della nostra vita e successivamente la nostra capacità di sostentamento alimentare conosciuta fino a qualche anno prima.Eugenio BenetazzoTratto dal tour itinerante di BLEKGEKwww.eugeniobenetazzo.com/tour.html
Avviso: a tutti gli scettici che pensano che la festa non possa finire e che quanto esposto sopra siano esagerazioni o preoccupazioni infondate, consiglio di andarsi a studiare le teorie ed i modelli di esaurimento petrolifero di Hubbert e Campbell, oltre a tutti gli approfondimenti sulla reale economicità ed implementazione gestionale di qualsiasi fonte di energia rinnovabile.
Il problema GRAVISSIMO del LATOC è che attualmente NON esiste una tecnologia tale da poter sostituire il petrolio...tutti i tipi di fonti energetiche alternative e/o rinnovabili NON sono economicamente vantaggiose, e questo determina un continuo sbilanciamento verso il consumo dei combustibili fossili(gas, petrolio e carbone)...
Ti cito nuovamente un brano tratto da http://www.disinformazione.it/best_before_2012.htmtornando invece sulla fine angosciante del petrolio ed alle sue conseguenzevolendo trovare il positivo:- l'aria sarà più pulita e non ci saranno 800 morti all'anno solo a Milano per l'inquinamento- ci libereremo di queste scatole infernali (le auto) che occupano tutti gli spazi- ricominceremo a far più movimento camminando e andando in bicicletta - eviteremo il colasso dell'atmosfera che ci sarebbe se tutti gli indiani ed i cinesi si mettessero a girare in auto- ci sarà meno consumismo e materialismo ed il ritorno a cose più importantie...tanto altro che potete aggiungere
LATOC
(Life After The Oil Crash - La vita dopo l'esaurimento del petrolio) non lo vedo così bucolico...ci sarà un nuovo medioevo... e morti a decine di milioni...violenza e sangue per l'accaparramento di derrate ed acqua...niente lavoro, crisi e depressioni economiche...diciamo che lo scenario lo vedo possibile dopo una 50ina di anni post-LATOC e con il 50% della popolazione mondiale in meno....
OIL CRASH - LATOC
Ciao
queste parole OIL CRASH e LATOC stanno a indicare le previsioni catastrofiche e apocalittiche
di chi prevede, causa l'esaurimento del petrolio nei prossimi cinque/dieci anni, la morte di due terzi degli abitanti del pianeta, la lotta per il cibo e l'acqua conseguenti al blocco di tutti i trasporti, la fine del commercio mondiale, l'imbarbarimento dei sopravissuti.
Per far fronte a questa possibile catastrofe che ho letto nel sito www.oilcrash.com
ho fatto degli interventi in un forum nel quale sono venuti fuori interventi molto interessanti e tranquillizzanti da parte di interlocutori esperti che posto qui sotto, oltre ai miei interventi
ORTUNATAMENTE per ogni previsione ponderata e ragionevole ve ne sono 50 catastrofiche, quali fanno più effetto?
Una delle alternative è puntare al nucleare pulito oltre a
fotovoltaico(solare),l’eolico, le biomasse, il piccolo idroelettrico, l’energia mareale e maremotrice, tenendo anche conto delle “vecchie rinnovabili” come il “grande idroelettrico” e la geotermia (in cui l’Italia è particolarmente sviluppata
chi produce l'energia nucleare? Sono circa 438 i reattori nucleari attivi nel mondo. I paesi con maggiore presenza di reattori nucleari sono i seguenti:* 104 negli USA* 59 in Francia*
53 in Giappone
Complessivamente, le centrali nucleari nel mondo producono 352 gigawatt, pari al 16% della fornitura globale d'energia
paesi che soddisfano il proprio fabbisogno energetico interno tramite l'energia nucleare sono i seguenti:*
Francia: 76% fabbisogno energetico interno* Paesi dell'Europa dell'Est: 40-50%* USA: 20%
Importiamo energia dalla Francia
dicevo siccome la Francia ha le centrali nucleari la nostra scelta di rinunciare a questo tipo di energia si è rilevata inutile e dannosa visto che se dovesse scoppiare una centrale nucleare in Francia noi verremmo sicuramente danneggiati e non poco!!!!!!!!!Ed ora ci ritroviamo ad acquistare energia elettrica da loro.Oltre al danno la beffa!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Colgo l'occasione per ricordare che anche la Slovenia ha le sue centrali nucleari.Premesso che sono comunque pericolose e comunque creano problemi ambientali legati alle scorie e allo smantellamento dei reattori.
Il problema legato alle scorie è di notevole entità, e temo che ben pochi italiani sarebbero disposti ad avere nel "giardino di casa" un deposito con materiale radioattivo, ma credo che visto i notevoli sforzi fatti da nazioni estere, ora come ora sia possibile avere un nucleare pulito.
Da notare che in Italia si svolge una attività di ricerca sulla fusione nucleare, purtroppo mal sovvenzionata
No ha senso aspettare altre fonti di energia, non arriverebbero in tempo.
L'unica promettente è la fusione nucleare controllata (inerziale e a confinamento magnetico), ma per il primo prototipo funzionante (e producente abbondante energia) ci vorranno, minimo 20 anni; mentre per la commercializzazione su vasta scala, probabilmente 40 anni.
Sembra paradossale dirlo, ma la vera energia abbondante e "pulita" è il nucleare(fissile).
Ormai, presto ci saranno i primi prototipi di quarta generazione cosiddetti "intrinsecamente sicuri"(ancor più della terza) ,sfruttanti principi entropici della fisica per autoregolare la sicurezza e addirittura ci sono nuove tecniche
"autofertilizzanti" che riutilizzano i rifiuti in un ciclo virtualmente infinito.
Per ora mi fermo qui, ma ho ancora moltissimo da dire, dal punto di vista scientifico, politico e ambientale
Il contributo al fabbisogno energetico mondiale fornito dal nucleare è solo del 6,5% dell’energia primaria ed è destinato a ridursi al 4,5% nel 2030 secondo l’International Energy Agency (IEA).Il nucleare è la fonte energetica più costosa e con il maggior bisogno di sussidi statali.
Beh, il cancro è in aumento perchè appunto l'inquinamento si sposta, i venti e le piogge spostano l'inquinamento...Se esplode una centrale in Slovenia oppure in Francia ci sorbiamo il fallout radioattivo pure noi...Le scorie nucleari sono un problema, vengono prodotte durante la fissione dell'uranio(che per altro dove lo compriamo? nessuno ha sollevato tale quesito
Esistono comunque sistemi di riutilizzo e contenimento delle scorie sicuri.
Per le energie alternative, sinceramente tengo in considerazione solo il solare ed eolico, che comunque hanno un bel impatto ambientale, che nessuno considera...
Le scorie possono essere confinate in luoghi sicuri, la CO2 e le polveri sottili...decisamente no...
LA TERRA NON L'ABBIAMO EREDITATA DAI NOSTRI GENITORI, L'ABBIAMO PRESA IN PRESTITO AI NOSTRI FIGLI
Per effettuare controlli non distruttivi su parti di centrali nucleari coreaneSi utilizzavano sorgenti di radiazioni, quali il cesio per i raggi gamma.
Sorgenti di radiazioni, vengono usate in medicina e nei controlli non distruttivi, e vengono prodotti nei reattori nucleari, e vanno smaltite!!!Quindi i reattori ci vogliono, e pure la medicina nucleare.
Sul fatto delle scosse sismiche vorrei ricordare che il Giappone nazione con problemi di natura sismica molto più grandi dei nostri, ha centrali nucleari...
Auto elettriche: si dove la produci la corrente?Idrogeno: consumi 3 volte l'energia che ottieni, e da dove la prendi l'energia?Batterie: si, quelle con un rendimento basso che generano rifiuti tossici in enorme quantità in breve tempo?
Solare: ci vogliono troppi mq di pannello per fare energia, e distruggere intere vallate non mi pare il caso, e comunque non è prodotta in maniera continuativa.
Gas naturale: si tra 40 è finito e cosa fai?
BioGas: dobbiamo coltivare enormi distese, chi ne ha? Il Brasile, che riesce a malapena a soddisfare il suo basso consumo interno200 Anni di scorie: 200 anni di emissioni di polveri sottili e CO2?
Le fonti rinnovabili, che devono essere fortemente incentivate e sviluppate, non saranno mai (IMHO) sufficienti: solare (fotovoltaico e termico) eolico, geotermico, moto ondoso (poi c'è anche il "risparmio energetico", importantissimo), nel migliore dei casi potranno arrivare a coprire il 20% del carico e non continuativamente.
Servono tantissimo per smussare i picchi e in situazioni di nicchia.
Ma per il carico di base (l'industria e i servizi) serve altro (petrolio, carbone, gas, nucleare fissile e un domani , nucleare da fusione.....la fusione "fredda" di Fleishman e Pons è ancora in protocollazione, ma i suoi usi presumibili saranno limitati ad ottime batterie che potrebbero fare concorrenza alle pile a "combustibile" negli usi automobilistici.....Sarebbe già una gran cosa
Larderello. è uno sputo di cittadina con una centrale geotermica invidiata da tutto il mondo, che produce circa il 26% dell'energia consumata in Toscana.
L'importante sta nel usare bene le risorse del territorio
l'uranio è raro e oltretutto in Italia non si trova, quindi rimarremmo sempre dipendenti da altri stati per l'approvvigionamento.
La soluzione è nel solare, i pannelli negli ultimi anni hanno migliorato la resa, e ciò a dispetto degli investimenti minimi nel settore.
L'Italia è il paese del sole, tappezziamo di pannelli tutti i tetti delle case!
Ma è mai possibile che in Germania si vedano tanti pannelli solari e qui da noi che c'è più sole e siamo più a sud se ne vedano pochissimi?
Hai idea di quanti pannelli solari ci servirebbero?
In Germania li vendono ma hanno il nucleare come forma base di approvvigionamento energetico, il solare è solo per usare meno le altre forme energetiche...I tedeschi usano anche molto l'eolico ma comunque tengono in piedi il nucleare, gli serve solo come contorno...
Ora non possiamo avere la spina dorsale del nostro sistema energetico a gas o peggio ancora a carbone o oli minerali...I francesi hanno mini impianti convenzionali o a energie alternative ma il grosso della produzione energetica è nucleare.Si beh circa ogni anno viene fuori uno con una rivoluzionaria fonte energetica che poi inquina in maniera indiretta in maniera spaventosa...
Per altro i pannelli solari sono fatti con dei semiconduttori, le uniche due tecniche per produrre semiconduttori sono l'accrescimento di cristalli e la fusione a zone entrambe richiedono una considerevole quantità di energia, quindi anche li si inquina in maniera indiretta...
Visto che la coperta è sempre troppo corta tanto vale che sia la più pulita possibile, e visto che le tecniche di produzione di energia pulita, attualmente e almeno per i prossimi anni non saranno disponibili per coprire una parte dignitosa del consumo...Che poi, anche se ci fosse questa energia "pulita", sicuramente ci sarebbe qualche lobby pronta a offuscarla quindi sarebbe inutilizzabile...
Si sentono di queste cose almeno una o due volte l'anno, avevo sentito che alcuni ricercatori l'università di Pisa avevano trovato un modo per sfruttare le variazioni del campo magnetico terrestre, ma secondo gli stessi ricercatori, tale tecnologia poteva essere usata solo per piccoli dispositivi tipo cel etc, sfortunatamente non basta...
Un altra soluzione sarebbe dire agli italiani di consumare meno energia, ma poi visto che è impossibile dire a tutti gli italiani di consumare meno(già è difficile dirgli di differenziare...), dubito che sia una soluzione efficace
Comunque all'Italia servirebbe circa il 2% dell'energia irradiata dal sole(tenendo conto di avere un rendimento di trasformazione del 100% il che è impossibile da realizzare), peccato che l'Italia non sia il 2% della superficie della terra...
Quello che sostengo è che ci dobbiamo allontanare dal petrolio per i due seguenti motivi:1)Uccide di più il petrolio del cancro(anche perchè te lo fa venire ).2)Il petrolio è destinato presto a finire e pensare di arrivare alla completa autosufficienza energetica attraverso le fonti rinnovabili è un po' troppo ottimistico.3)Se finisce il petrolio e non abbiamo altri sistemi di approvvigionamento energetico è sicuro come la morte(ottimo investimento, consigliatissimo) che scoppia una guerra civile.
Con il nucleare possiamo tirare avanti almeno per altri 100/200 anni(se stiamo attenti ci possiamo arrivare) e sperare che qualcuno si inventi qualcosa.Investire adesso tutto su altre fonti non la trovo una scelta proficua, anche e soprattutto dopo l'"insederata" che ci siamo presi con l'idrogeno...Investire in altre ricerche adesso, non vuol dire arrivare a qualcosa di decente prima che il petrolio finisca, darci altri 100/200 anni di tempo, è già più sensato...
Non credo all'imminente fine del petrolio, per una serie di motivi , che non sto qui ad analizzare (sarebbero OT). Cio nondimeno è giusto pensare di sopperire al carico di base con una fonte sicura , affidabile e continuativa come il nucleare fissile , nello stesso tempo sviluppare ragionevolmente le fonti alternative ed infine fare ricerca nel campo della fusione controllata.
Non esiste alcun paese tra i più avanzati economicamente, che non abbia centrali nucleari e programmi nucleari per il futuro, eccetto l'Italia. E' falso che nel mondo si stiano chiudendo centrali nucleari, se non per raggiunti limiti di obsolescenza. Anche i Paesi, dotati di nucleare, che avevano iniziato a riflettere sulla possibile chiusura, ci stanno ripensando e intanto sono ben contenti delle loro centrali. Sempre più paesi vogliono costruire centrali nucleari.
La Francia è decisamente il paese che ha puntato di più su questa fonte di energia e con risultati eccezionali: una sessantina di centrali che la mettono al riparo da qualsiasi black out e le permettono di vendere a carissimo prezzo la corrente a noi (praticamente solo a noi,, l'unico paese che abbia un deficit energetico che definire spaventoso è poco).
Come fanno i francesi a convivere con 60 centrali e relative scorie; praticamente ogni grossa città ha la sua centrale e la Francia non si può certo definire un paese sotto popolato.
Perchè non ci sono rivolte, rivendicazioni, picchetti. Semplice , perchè c'è una sana e razionale informazione al riguardo, non allarmistica e emotiva come da noi (referendum fatto a pochi mesi dal più grande disastro causato dal nucleare civile: Cernobyl, centrale super obsoleta e spinta per "prova" , al di sopra dei corretti parametri di funzionamento.....
A "Three Mile Island negli USA, altro incidente che è stato citato, non successe un bel niente e i sistemi di sicurezza hanno funzionato perfettamente senza rilascio di nulla all'esterno). Siamo letteralmente circondati lungo tutto l'arco alpino da centrali nucleari, persino in Slovenia dove le tecnologie non sono certo avanzate come negli altri paesi occidentali, essendo centrali di derivazione sovietica. Quindi subiamo tutti i rischi senza godere di alcun vantaggio.
I rischi sono comunque associati a qualsiasi tecnologia e fonte energetica: anche il petrolio, ovviamente, causa morti e feriti in tutta la sua catena produttiva e cagiona ,altresì, inquinamento di vario genere che influisce sull'ambiente e sui tutti noi. Le centrali nucleari vengono costruite in modo da resistere senza problemi a scosse telluriche devastanti per qualsiasi altro edificio e prevedono anche la caduta di aeromobili di linea sull'edificio del nocciolo (core) per valutarne le capacità di contenimento.
La costruzione e l'esercizio di queste centrali sono progetti complessi che obbligano gli ingegneri e gli scienziati a elaborare e ricercare sempre nuove migliori soluzioni, che portano a ricadute positive dal punto di vista scientifico e produttivo,permettendo più facilmente di scalare gli step successivi nella ricerca (ad esempio per la fusione nucleare) e nello sviluppo di nuovi componenti, materiali, tecniche. I nuovi impianti di quarta generazione possono essere definiti "intrinsecamente sicuri".
La loro sicurezza è "passiva" perchè non dipendono dal funzionamento di sistemi di controllo o dall'intervento umano. In sostanza sono progettate fin dall'inizio per rispondere a input derivati da fenomeni e principi fisici (gravità, temperatura , pressione) senza bisogno di "sensori" il cui guasto (tipo il film "Sindrome Cinese") ne inficerebbe la sicurezza stessa, o il personale ubriaco od eventuali sabotatori: l'impianto smetterebbe di produrre energia e si spegnerebbe senza ulteriori conseguenze, proprio come staccare una spina, senza neppure il bisogno di qualcuno che la stacchi.
Per costruire una centrale in Francia, partendo da zero, ci vogliono 4-5 anni, ma loro sono super esperti e super avviati, per noi, comunque non ne occorrerebbero più di 6-7 (se ci fosse la volontà di farlo). Le scorie come dimostra la Francia, si possono stoccare in tutta sicurezza. Non pensate a fusti oleosi e ammaccati che contengono il materiale di scarto. Sono dei cilindri blindati multistrato , più simili ad una cassaforte dove il 90% del volume sono appunto strati di contenimento, che non presentano alcun rilascio radioattivo.
Questi cilindri (ma possono avere anche altra forma) vengono stoccati, tipicamente in ex miniere saline a grande profondità (anche cento metri) nel terreno con vari strati impermeabili e adeguatamente trattati e condizionati, in ogni caso dopo studi e prospezioni ambientali; insomma i siti non sono casuali, ma presentano serie garanzie anche dal punto di vista della sorveglianza interna ed esterna.
Esistono anche tecnologie di tipo "autofertilizzante" che sono in grado di riciclare i materiali fissili di risulta nel reattore stesso per produrre ulteriore energia. Ebbene da varie rilevazioni fatte in Francia, non è mai risultata una radioattività superiore al livello fisiologico di fondo nelle zone di stoccaggio. La radioattività naturale è ubiqua e globale, varia anche molto da un posto all'altro, per motivi geologici e oro-idrografici e deriva dal decadimento dei radionuclidi primordiali nel terreno e dal gas radon ed è ineliminabile.
Tutti siamo esposti , chi più ,chi meno.Non è tardi per costruire delle centrali nucleari ed anzi ci potremmo avvalere delle più recenti e sicure tecnologie. E' vero che il prezzo dell'uranio tende a crescere , ma molto lentamente e provenendo da paesi tipicamente stabili non vi sarebbero problemi, e la Francia stessa dimostra che non ve ne sono.......
Qualcuno, non ricordo chi , ha detto che non è obbligatorio essere come la Francia (che personalmente, per altre cose non stimo affatto), ma allora a chi vogliamo ispirarci (copiare le cose buone non è affatto una cosa negativa), senza energia e con una bolletta nazionale che stabilirà sempre più nuovi record. Senza energia c'è poco da tracciare la propria via.
L'energia è l'elemento di base, la "condicio sine qua non", il volano dell'inflazione, dell'aumento in cascata di tutti i costi di tutti i beni e servizi, dell'occupazione et cetera.....Io ho paura che somiglieremo sempre più desolatamente all'Italia, sola, che fa scelte irrazionali ed emotive e quando fosse accettabile per una singola persona, non lo può essere per una nazione.
Comunque il nucleare avrà pur fatto tutti i suoi enormi danni, ma il petrolio ne ha fatti almeno 1000 volte di più.Per come la vedo io dobbiamo dotarci di una stabile ossatura di centrali nucleari e sopperire a delle "piccole" mancanze con energie alternative vedi pannelli solari.I pannelli solari man mano andrebbero a aumentare il loro contributo in fatto di energia in ambito domestico(un pannello in ogni casa)...
Per quanto riguarda i pannelli solari: sarebbe sufficiente avere 17 m^2 di pannelli per ogni famiglia media italiana, per avere energia sufficiente per un anno(consumo domestico non industriale e pubblico).
Ammesso che non tutti possono avere 17 m^2, il rendimento dei pannelli solari varia con la stagione, in sostanza dovremmo accumulare energia d'estate e consumarla d'inverno, questo non è possibile(scordatevi gli accumulatori, inefficienti, costosi, ingombranti e inquinanti).
Tanto vale immettere l'energia prodotta in surplus in rete in modo che altri utenti con consumi alti possano usufruirne e contemporaneamente diminuire la potenza erogata dalla centrale(che lavorerebbe in tutta sicurezza), che verrebbe alzata in caso di necessità.
Altra precauzione da prendere sarebbe quella di usare meno energia...io ero contro il nucleare e votai contro al referendumma mi sono ricreduto e vorrei che tutti quelli contromeditassero beneil nucleare moderno è molto più sicuro di quello di 20 anni fac'è in ballo molto di più che il problema delle scorieè in ballo la sopravvivenza di tuttiil petrolio ed il carbone già oggi inquinano di più ci siamo messi in un grande pasticcio con quella scelta idealeora dobbiamo cambiare presto, non c'è tempo per ulteriori indugi
Puntare sul risparmio, sul nucleare e sulle tecnologie alternative non per crescere in maniera vertiginosa, ma per avere energia un po' più pulita, e a buon mercato.Avere centrali nucleari intorno non ci protegge ma ci penalizza in tutti i sensi.Le energia alternative ora come ora non garantiscono energia sufficiente, e nemmeno tra un bel po' di anni...
Insegnate ai vostri bambini ciò che noi abbiamo insegnato ai nostri bambini: che la terra è nostra madre.Qualunque cosa succeda alla terra, succede ai figli della terra. Se gli uomini sputano sulla terra sputano su se stessi.Questo noi sappiamo: la terra non appartiene all'uomo ma l'uomo appartiene alla terra. Questo noi sappiamo. Tutte le cose sono collegate come il sangue che unisce una famiglia.
Tutte le cose sono collegate.Qualunque cosa succeda alla terra succede ai figli della terra.L'uomo non ha tessuto la trama della vita: egli è un filo.Qualunque cosa egli faccia alla trama egli lo fa a se stesso.Capo Indiani Seattle (1852 in risposta al presidente degli Stati Uniti F.Pierce)
Smettiamola di bruciare petrolio e gas e accogliamo l'unica fonte energetica che ci permetterebbe di sopravvivere senza fare milioni di morti.Il nucleare in Italia viene demonizzato in nome di cosa? Dell' immediato arrivo del salvatore rinnovabile?
Spiacente quel salvatore non arriverà presto...Non capisco perchè fare i conservatori al posto di fare qualcosa per salvare il pianeta...Chi dice che si scopriranno nuovi pozzi petroliferi, che non abbiamo investigato a fondo su tutta la superficie, non si vuole rendere conto che se continuiamo ad usare petrolio ci distruggeremo.C'è rimasta poca terra vivibile, non trivelliamola...
Il petrolio ha rendimenti bassissimi, il nucleare altissimi, abbiamo centinaia di bombe nucleari pronte a sterminare la razza umana, usiamo quel uranio per accendere lampadine(ma solo dalle 20.00 fino alle 00.00).
Il nucleare che problemi ci porta?E quali problemi ci risolve?
1)Ci porta i rischi di incidenti
2)Ci porta il problema delle scorie
3)Ci risolve i problemi legati al petrolio che non sono risolvibili entro breve medio termine(50-60 anni forse).
4)Ci renderebbe autonomi energeticamente, potremmo pagare qualche soldo in meno la bolletta e i soldi rispamiati potrebbero essere investiti in altro, tipo: ricerca sulle fonti rinnovabili, impiego delle fonti rinnovabili.
Vi siete mai chiesto perchè chi usa il nucleare è più avanti di noi sull'impiego di tecnologie alternative? Semplice noi gli diamo i soldi, spende meno e può investire su altre fonti.
Il petrolio e i combustibili fossili in genere ci portano problemi enormi a livello ambientale, polveri sottili CO2, sprechi energetici enormi dovuti al basso rendimento delle centrali termoelettriche.
Non avere il nucleare è un freno a tutto il resto, rispetto ambientale incluso. Facile previsione la fine del petrolio, ma quando esattamente (con uno scarto di 10 anni)? Io sono un investitore(fra l'altro abituato ad applicare approcci di tipo "contrarian"), per diletto e passione, dei mercati azionari e finanziari e pur avendo un'alta propensione al rischio, non scommetterei su un "future" sull'eventuale titolo " fine del petrolio entro 80-90 anni": mi sentirei sicuro di perdere!
I tentativi di previsione, in questo senso, provengono dalle teorie di Hubbert e dopo di lui perfezionate dal brillante geologo Campbell. Tutte però mostrano il fianco per dei postulati e delle assunzioni che all'atto dei fatti si dimostrano non verificate. O comunque non reggono alla prova del passare del tempo.
Tutte queste teorie si basano ad esempio sul fatto che solo le riserve accertate esistono e che nel campo dell'esplorazione non si possa fare più nulla. Ora voi capite che sono ipotesi molto restrittive, giacchè, per esempio, nel settore esplorativo e della prospezione geologica, negli ultimi 20 anni non si è fatto nulla, perchè il prezzo del petrolio era intorno ai 10-20$/barile e non conveniva neppure cercarlo. S
olo ora si è ricominciato per ovvi motivi. E a questi prezzi (che io credo non dureranno per molto tempo, giacchè sono molto pilotati dalla speculazione) conviene fare "carotaggi" anche in luoghi impervi.
Vi sono immense zone della Russia totalmente inesplorate, anche l'Alaska è solo parzialmente utilizzata(gli Usa preferiscono acquistare il greggio fuori, piuttosto di depauperare le loro riserve), tutti gli oceani del mondo , tranne il Mare del Nord sono inesplorati.....
Insomma anche ad essere pessimisti, ci sono ancora un sacco di luoghi dove la potenzialità di estrarre il petrolio è enorme.
Inoltre giacimenti considerati non convenienti,per problemi che si hanno nell'estrazione , a prezzi elevati ridiventano convenienti.......E poi c'è l'enorme capitolo della produzione del petrolio in altre maniere e da altre fonti. Ci sono tecniche consolidatissime, ma sempre più moderne e sofisticate (gassificazione e liquefazione) di produzione sintetica del petrolio dal carbone (ancora abbondantissimo in tutto il globo, con riserve accertate e stimate dell'ordine dei 3-4 secoli": erano costose , ma con il petrolio così alto diventano ultracompetitive.
Ed infine c'è il cosiddetto petrolio "non convenzionale" derivante, tramite adeguato trattamento (che lo rende petrolio a tutti gli effetti), dalle sabbie bituminose e dagli scisti bituminosi (abbondantissimi) che prolungheranno di molto l'era del petrolio.
Intendiamoci, io auspico e sono sicuro che passeremo ad altre fonti di energia (fissione e in futuro, soprattutto fusione, oltre alle rinnovabili per i picchi e le nicchie).....Penso che la cosa più probabile che succederà sia una transizione come quella dal carbone della rivoluzione industriale all'era del petrolio: passeremo ad un'altra era senza che il petrolio sia finito....
Come è successo per il carbone. E tutto questo grazie alla ricerca , all'aumento della conoscenza e di conseguenza ad una maggiore e migliore sofisticazione nella manipolazione e applicazione di nuove tecnologie delle vecchie e nuove fonti di energia......Purtroppo, però, non vedo l'Italia in alcuno di questi campi, ne in ruolo propositivo, ne tantomeno in ruolo trainante.
I francesi furbi producono tanta energia col nucleare e ce la vendono guadagnandoci sopra;con questi soldi hanno potuto comprare anche metà Edison (assieme a AEM Milano) seconda produttrice di energia italiana dopo l'Enel, così adesso ci venderanno direttamente la loro energia guadagnando ancora di più; la nostra Enel, nel rispetto delle norme europee, ha venduto sue grosse centrali finite in mano all'Edison e quindi ai francesimentre la loro EDF Electricitè de France (Enel francese) ha tenuto tutto e si è espansa all'estero.Insomma noi ci siamo fortemente indeboliti e loro fortemente rinforzati, alla faccia delle regole europee.
Quando poi l'Enel ha cercato di espandersi in Francia, lanciando un'OPA (un'offerta pubblica d'acquisto) sulla francese Suez, il governo francese ha fatto le barriere e sta cercando di accorparla con il Gaz de France per impedire che Suez o un suo pezzo venga comprata dall'Enel.
Morale della favola: CI SONO I FURBI FRANCESI ED I FESSI (NOI).La risposta giusta sarebbe: ricorrere all'Europa per il rispetto reciproco delle regole europee e costruzione di centrali nucleari italiane per produrre energia italiana anzichè comprarla dai francesi.
In realtà il secondo principio della termodinamica tiene conto solo dei fenomeni legati alla fisica classica, la teoria della relatività interviene nei fenomeni nucleari...Anzi spiega molto bene perchè il nucleare da energia...Distruggendo massa si crea energia
La relatività è una "teoria della gravità" più ampia della fisica newtoniana (che ne è ricompresa come caso particolare). Questa è la forza di codeste teorie, non buttano quello che di buono c'era nelle teorie passate. Sarebbe stupido. La teoria della gravità di Einstein descrive e spiega quello che i Principia di Newton non potevano ancora comprendere.....
La scienza teorica è di fronte a un complicato obiettivo: la creazione di una teoria della Gravità quantistica che "unifichi" Relatività e Meccanica Quantistica (che indaga le magiche stranezze della materia a livello sub-atomico, perdonate l'approssimazione).....e ancora più in la 'le teorie di Grande Unificazione.I principi della termodinamica (1, 2 e 3) non si violano, qualsiasi teoria si prenda in considerazione. Punto e basta Le reazioni materia-antimateria è un altro modo "pulito" di produrre energia....Peccato che sia piuttosto costoso (eufemismo) e su piccola scala
queste parole OIL CRASH e LATOC stanno a indicare le previsioni catastrofiche e apocalittiche
di chi prevede, causa l'esaurimento del petrolio nei prossimi cinque/dieci anni, la morte di due terzi degli abitanti del pianeta, la lotta per il cibo e l'acqua conseguenti al blocco di tutti i trasporti, la fine del commercio mondiale, l'imbarbarimento dei sopravissuti.
Per far fronte a questa possibile catastrofe che ho letto nel sito www.oilcrash.com
ho fatto degli interventi in un forum nel quale sono venuti fuori interventi molto interessanti e tranquillizzanti da parte di interlocutori esperti che posto qui sotto, oltre ai miei interventi
ORTUNATAMENTE per ogni previsione ponderata e ragionevole ve ne sono 50 catastrofiche, quali fanno più effetto?
Una delle alternative è puntare al nucleare pulito oltre a
fotovoltaico(solare),l’eolico, le biomasse, il piccolo idroelettrico, l’energia mareale e maremotrice, tenendo anche conto delle “vecchie rinnovabili” come il “grande idroelettrico” e la geotermia (in cui l’Italia è particolarmente sviluppata
chi produce l'energia nucleare? Sono circa 438 i reattori nucleari attivi nel mondo. I paesi con maggiore presenza di reattori nucleari sono i seguenti:* 104 negli USA* 59 in Francia*
53 in Giappone
Complessivamente, le centrali nucleari nel mondo producono 352 gigawatt, pari al 16% della fornitura globale d'energia
paesi che soddisfano il proprio fabbisogno energetico interno tramite l'energia nucleare sono i seguenti:*
Francia: 76% fabbisogno energetico interno* Paesi dell'Europa dell'Est: 40-50%* USA: 20%
Importiamo energia dalla Francia
dicevo siccome la Francia ha le centrali nucleari la nostra scelta di rinunciare a questo tipo di energia si è rilevata inutile e dannosa visto che se dovesse scoppiare una centrale nucleare in Francia noi verremmo sicuramente danneggiati e non poco!!!!!!!!!Ed ora ci ritroviamo ad acquistare energia elettrica da loro.Oltre al danno la beffa!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Colgo l'occasione per ricordare che anche la Slovenia ha le sue centrali nucleari.Premesso che sono comunque pericolose e comunque creano problemi ambientali legati alle scorie e allo smantellamento dei reattori.
Il problema legato alle scorie è di notevole entità, e temo che ben pochi italiani sarebbero disposti ad avere nel "giardino di casa" un deposito con materiale radioattivo, ma credo che visto i notevoli sforzi fatti da nazioni estere, ora come ora sia possibile avere un nucleare pulito.
Da notare che in Italia si svolge una attività di ricerca sulla fusione nucleare, purtroppo mal sovvenzionata
No ha senso aspettare altre fonti di energia, non arriverebbero in tempo.
L'unica promettente è la fusione nucleare controllata (inerziale e a confinamento magnetico), ma per il primo prototipo funzionante (e producente abbondante energia) ci vorranno, minimo 20 anni; mentre per la commercializzazione su vasta scala, probabilmente 40 anni.
Sembra paradossale dirlo, ma la vera energia abbondante e "pulita" è il nucleare(fissile).
Ormai, presto ci saranno i primi prototipi di quarta generazione cosiddetti "intrinsecamente sicuri"(ancor più della terza) ,sfruttanti principi entropici della fisica per autoregolare la sicurezza e addirittura ci sono nuove tecniche
"autofertilizzanti" che riutilizzano i rifiuti in un ciclo virtualmente infinito.
Per ora mi fermo qui, ma ho ancora moltissimo da dire, dal punto di vista scientifico, politico e ambientale
Il contributo al fabbisogno energetico mondiale fornito dal nucleare è solo del 6,5% dell’energia primaria ed è destinato a ridursi al 4,5% nel 2030 secondo l’International Energy Agency (IEA).Il nucleare è la fonte energetica più costosa e con il maggior bisogno di sussidi statali.
Beh, il cancro è in aumento perchè appunto l'inquinamento si sposta, i venti e le piogge spostano l'inquinamento...Se esplode una centrale in Slovenia oppure in Francia ci sorbiamo il fallout radioattivo pure noi...Le scorie nucleari sono un problema, vengono prodotte durante la fissione dell'uranio(che per altro dove lo compriamo? nessuno ha sollevato tale quesito
Esistono comunque sistemi di riutilizzo e contenimento delle scorie sicuri.
Per le energie alternative, sinceramente tengo in considerazione solo il solare ed eolico, che comunque hanno un bel impatto ambientale, che nessuno considera...
Le scorie possono essere confinate in luoghi sicuri, la CO2 e le polveri sottili...decisamente no...
LA TERRA NON L'ABBIAMO EREDITATA DAI NOSTRI GENITORI, L'ABBIAMO PRESA IN PRESTITO AI NOSTRI FIGLI
Per effettuare controlli non distruttivi su parti di centrali nucleari coreaneSi utilizzavano sorgenti di radiazioni, quali il cesio per i raggi gamma.
Sorgenti di radiazioni, vengono usate in medicina e nei controlli non distruttivi, e vengono prodotti nei reattori nucleari, e vanno smaltite!!!Quindi i reattori ci vogliono, e pure la medicina nucleare.
Sul fatto delle scosse sismiche vorrei ricordare che il Giappone nazione con problemi di natura sismica molto più grandi dei nostri, ha centrali nucleari...
Auto elettriche: si dove la produci la corrente?Idrogeno: consumi 3 volte l'energia che ottieni, e da dove la prendi l'energia?Batterie: si, quelle con un rendimento basso che generano rifiuti tossici in enorme quantità in breve tempo?
Solare: ci vogliono troppi mq di pannello per fare energia, e distruggere intere vallate non mi pare il caso, e comunque non è prodotta in maniera continuativa.
Gas naturale: si tra 40 è finito e cosa fai?
BioGas: dobbiamo coltivare enormi distese, chi ne ha? Il Brasile, che riesce a malapena a soddisfare il suo basso consumo interno200 Anni di scorie: 200 anni di emissioni di polveri sottili e CO2?
Le fonti rinnovabili, che devono essere fortemente incentivate e sviluppate, non saranno mai (IMHO) sufficienti: solare (fotovoltaico e termico) eolico, geotermico, moto ondoso (poi c'è anche il "risparmio energetico", importantissimo), nel migliore dei casi potranno arrivare a coprire il 20% del carico e non continuativamente.
Servono tantissimo per smussare i picchi e in situazioni di nicchia.
Ma per il carico di base (l'industria e i servizi) serve altro (petrolio, carbone, gas, nucleare fissile e un domani , nucleare da fusione.....la fusione "fredda" di Fleishman e Pons è ancora in protocollazione, ma i suoi usi presumibili saranno limitati ad ottime batterie che potrebbero fare concorrenza alle pile a "combustibile" negli usi automobilistici.....Sarebbe già una gran cosa
Larderello. è uno sputo di cittadina con una centrale geotermica invidiata da tutto il mondo, che produce circa il 26% dell'energia consumata in Toscana.
L'importante sta nel usare bene le risorse del territorio
l'uranio è raro e oltretutto in Italia non si trova, quindi rimarremmo sempre dipendenti da altri stati per l'approvvigionamento.
La soluzione è nel solare, i pannelli negli ultimi anni hanno migliorato la resa, e ciò a dispetto degli investimenti minimi nel settore.
L'Italia è il paese del sole, tappezziamo di pannelli tutti i tetti delle case!
Ma è mai possibile che in Germania si vedano tanti pannelli solari e qui da noi che c'è più sole e siamo più a sud se ne vedano pochissimi?
Hai idea di quanti pannelli solari ci servirebbero?
In Germania li vendono ma hanno il nucleare come forma base di approvvigionamento energetico, il solare è solo per usare meno le altre forme energetiche...I tedeschi usano anche molto l'eolico ma comunque tengono in piedi il nucleare, gli serve solo come contorno...
Ora non possiamo avere la spina dorsale del nostro sistema energetico a gas o peggio ancora a carbone o oli minerali...I francesi hanno mini impianti convenzionali o a energie alternative ma il grosso della produzione energetica è nucleare.Si beh circa ogni anno viene fuori uno con una rivoluzionaria fonte energetica che poi inquina in maniera indiretta in maniera spaventosa...
Per altro i pannelli solari sono fatti con dei semiconduttori, le uniche due tecniche per produrre semiconduttori sono l'accrescimento di cristalli e la fusione a zone entrambe richiedono una considerevole quantità di energia, quindi anche li si inquina in maniera indiretta...
Visto che la coperta è sempre troppo corta tanto vale che sia la più pulita possibile, e visto che le tecniche di produzione di energia pulita, attualmente e almeno per i prossimi anni non saranno disponibili per coprire una parte dignitosa del consumo...Che poi, anche se ci fosse questa energia "pulita", sicuramente ci sarebbe qualche lobby pronta a offuscarla quindi sarebbe inutilizzabile...
Si sentono di queste cose almeno una o due volte l'anno, avevo sentito che alcuni ricercatori l'università di Pisa avevano trovato un modo per sfruttare le variazioni del campo magnetico terrestre, ma secondo gli stessi ricercatori, tale tecnologia poteva essere usata solo per piccoli dispositivi tipo cel etc, sfortunatamente non basta...
Un altra soluzione sarebbe dire agli italiani di consumare meno energia, ma poi visto che è impossibile dire a tutti gli italiani di consumare meno(già è difficile dirgli di differenziare...), dubito che sia una soluzione efficace
Comunque all'Italia servirebbe circa il 2% dell'energia irradiata dal sole(tenendo conto di avere un rendimento di trasformazione del 100% il che è impossibile da realizzare), peccato che l'Italia non sia il 2% della superficie della terra...
Quello che sostengo è che ci dobbiamo allontanare dal petrolio per i due seguenti motivi:1)Uccide di più il petrolio del cancro(anche perchè te lo fa venire ).2)Il petrolio è destinato presto a finire e pensare di arrivare alla completa autosufficienza energetica attraverso le fonti rinnovabili è un po' troppo ottimistico.3)Se finisce il petrolio e non abbiamo altri sistemi di approvvigionamento energetico è sicuro come la morte(ottimo investimento, consigliatissimo) che scoppia una guerra civile.
Con il nucleare possiamo tirare avanti almeno per altri 100/200 anni(se stiamo attenti ci possiamo arrivare) e sperare che qualcuno si inventi qualcosa.Investire adesso tutto su altre fonti non la trovo una scelta proficua, anche e soprattutto dopo l'"insederata" che ci siamo presi con l'idrogeno...Investire in altre ricerche adesso, non vuol dire arrivare a qualcosa di decente prima che il petrolio finisca, darci altri 100/200 anni di tempo, è già più sensato...
Non credo all'imminente fine del petrolio, per una serie di motivi , che non sto qui ad analizzare (sarebbero OT). Cio nondimeno è giusto pensare di sopperire al carico di base con una fonte sicura , affidabile e continuativa come il nucleare fissile , nello stesso tempo sviluppare ragionevolmente le fonti alternative ed infine fare ricerca nel campo della fusione controllata.
Non esiste alcun paese tra i più avanzati economicamente, che non abbia centrali nucleari e programmi nucleari per il futuro, eccetto l'Italia. E' falso che nel mondo si stiano chiudendo centrali nucleari, se non per raggiunti limiti di obsolescenza. Anche i Paesi, dotati di nucleare, che avevano iniziato a riflettere sulla possibile chiusura, ci stanno ripensando e intanto sono ben contenti delle loro centrali. Sempre più paesi vogliono costruire centrali nucleari.
La Francia è decisamente il paese che ha puntato di più su questa fonte di energia e con risultati eccezionali: una sessantina di centrali che la mettono al riparo da qualsiasi black out e le permettono di vendere a carissimo prezzo la corrente a noi (praticamente solo a noi,, l'unico paese che abbia un deficit energetico che definire spaventoso è poco).
Come fanno i francesi a convivere con 60 centrali e relative scorie; praticamente ogni grossa città ha la sua centrale e la Francia non si può certo definire un paese sotto popolato.
Perchè non ci sono rivolte, rivendicazioni, picchetti. Semplice , perchè c'è una sana e razionale informazione al riguardo, non allarmistica e emotiva come da noi (referendum fatto a pochi mesi dal più grande disastro causato dal nucleare civile: Cernobyl, centrale super obsoleta e spinta per "prova" , al di sopra dei corretti parametri di funzionamento.....
A "Three Mile Island negli USA, altro incidente che è stato citato, non successe un bel niente e i sistemi di sicurezza hanno funzionato perfettamente senza rilascio di nulla all'esterno). Siamo letteralmente circondati lungo tutto l'arco alpino da centrali nucleari, persino in Slovenia dove le tecnologie non sono certo avanzate come negli altri paesi occidentali, essendo centrali di derivazione sovietica. Quindi subiamo tutti i rischi senza godere di alcun vantaggio.
I rischi sono comunque associati a qualsiasi tecnologia e fonte energetica: anche il petrolio, ovviamente, causa morti e feriti in tutta la sua catena produttiva e cagiona ,altresì, inquinamento di vario genere che influisce sull'ambiente e sui tutti noi. Le centrali nucleari vengono costruite in modo da resistere senza problemi a scosse telluriche devastanti per qualsiasi altro edificio e prevedono anche la caduta di aeromobili di linea sull'edificio del nocciolo (core) per valutarne le capacità di contenimento.
La costruzione e l'esercizio di queste centrali sono progetti complessi che obbligano gli ingegneri e gli scienziati a elaborare e ricercare sempre nuove migliori soluzioni, che portano a ricadute positive dal punto di vista scientifico e produttivo,permettendo più facilmente di scalare gli step successivi nella ricerca (ad esempio per la fusione nucleare) e nello sviluppo di nuovi componenti, materiali, tecniche. I nuovi impianti di quarta generazione possono essere definiti "intrinsecamente sicuri".
La loro sicurezza è "passiva" perchè non dipendono dal funzionamento di sistemi di controllo o dall'intervento umano. In sostanza sono progettate fin dall'inizio per rispondere a input derivati da fenomeni e principi fisici (gravità, temperatura , pressione) senza bisogno di "sensori" il cui guasto (tipo il film "Sindrome Cinese") ne inficerebbe la sicurezza stessa, o il personale ubriaco od eventuali sabotatori: l'impianto smetterebbe di produrre energia e si spegnerebbe senza ulteriori conseguenze, proprio come staccare una spina, senza neppure il bisogno di qualcuno che la stacchi.
Per costruire una centrale in Francia, partendo da zero, ci vogliono 4-5 anni, ma loro sono super esperti e super avviati, per noi, comunque non ne occorrerebbero più di 6-7 (se ci fosse la volontà di farlo). Le scorie come dimostra la Francia, si possono stoccare in tutta sicurezza. Non pensate a fusti oleosi e ammaccati che contengono il materiale di scarto. Sono dei cilindri blindati multistrato , più simili ad una cassaforte dove il 90% del volume sono appunto strati di contenimento, che non presentano alcun rilascio radioattivo.
Questi cilindri (ma possono avere anche altra forma) vengono stoccati, tipicamente in ex miniere saline a grande profondità (anche cento metri) nel terreno con vari strati impermeabili e adeguatamente trattati e condizionati, in ogni caso dopo studi e prospezioni ambientali; insomma i siti non sono casuali, ma presentano serie garanzie anche dal punto di vista della sorveglianza interna ed esterna.
Esistono anche tecnologie di tipo "autofertilizzante" che sono in grado di riciclare i materiali fissili di risulta nel reattore stesso per produrre ulteriore energia. Ebbene da varie rilevazioni fatte in Francia, non è mai risultata una radioattività superiore al livello fisiologico di fondo nelle zone di stoccaggio. La radioattività naturale è ubiqua e globale, varia anche molto da un posto all'altro, per motivi geologici e oro-idrografici e deriva dal decadimento dei radionuclidi primordiali nel terreno e dal gas radon ed è ineliminabile.
Tutti siamo esposti , chi più ,chi meno.Non è tardi per costruire delle centrali nucleari ed anzi ci potremmo avvalere delle più recenti e sicure tecnologie. E' vero che il prezzo dell'uranio tende a crescere , ma molto lentamente e provenendo da paesi tipicamente stabili non vi sarebbero problemi, e la Francia stessa dimostra che non ve ne sono.......
Qualcuno, non ricordo chi , ha detto che non è obbligatorio essere come la Francia (che personalmente, per altre cose non stimo affatto), ma allora a chi vogliamo ispirarci (copiare le cose buone non è affatto una cosa negativa), senza energia e con una bolletta nazionale che stabilirà sempre più nuovi record. Senza energia c'è poco da tracciare la propria via.
L'energia è l'elemento di base, la "condicio sine qua non", il volano dell'inflazione, dell'aumento in cascata di tutti i costi di tutti i beni e servizi, dell'occupazione et cetera.....Io ho paura che somiglieremo sempre più desolatamente all'Italia, sola, che fa scelte irrazionali ed emotive e quando fosse accettabile per una singola persona, non lo può essere per una nazione.
Comunque il nucleare avrà pur fatto tutti i suoi enormi danni, ma il petrolio ne ha fatti almeno 1000 volte di più.Per come la vedo io dobbiamo dotarci di una stabile ossatura di centrali nucleari e sopperire a delle "piccole" mancanze con energie alternative vedi pannelli solari.I pannelli solari man mano andrebbero a aumentare il loro contributo in fatto di energia in ambito domestico(un pannello in ogni casa)...
Per quanto riguarda i pannelli solari: sarebbe sufficiente avere 17 m^2 di pannelli per ogni famiglia media italiana, per avere energia sufficiente per un anno(consumo domestico non industriale e pubblico).
Ammesso che non tutti possono avere 17 m^2, il rendimento dei pannelli solari varia con la stagione, in sostanza dovremmo accumulare energia d'estate e consumarla d'inverno, questo non è possibile(scordatevi gli accumulatori, inefficienti, costosi, ingombranti e inquinanti).
Tanto vale immettere l'energia prodotta in surplus in rete in modo che altri utenti con consumi alti possano usufruirne e contemporaneamente diminuire la potenza erogata dalla centrale(che lavorerebbe in tutta sicurezza), che verrebbe alzata in caso di necessità.
Altra precauzione da prendere sarebbe quella di usare meno energia...io ero contro il nucleare e votai contro al referendumma mi sono ricreduto e vorrei che tutti quelli contromeditassero beneil nucleare moderno è molto più sicuro di quello di 20 anni fac'è in ballo molto di più che il problema delle scorieè in ballo la sopravvivenza di tuttiil petrolio ed il carbone già oggi inquinano di più ci siamo messi in un grande pasticcio con quella scelta idealeora dobbiamo cambiare presto, non c'è tempo per ulteriori indugi
Puntare sul risparmio, sul nucleare e sulle tecnologie alternative non per crescere in maniera vertiginosa, ma per avere energia un po' più pulita, e a buon mercato.Avere centrali nucleari intorno non ci protegge ma ci penalizza in tutti i sensi.Le energia alternative ora come ora non garantiscono energia sufficiente, e nemmeno tra un bel po' di anni...
Insegnate ai vostri bambini ciò che noi abbiamo insegnato ai nostri bambini: che la terra è nostra madre.Qualunque cosa succeda alla terra, succede ai figli della terra. Se gli uomini sputano sulla terra sputano su se stessi.Questo noi sappiamo: la terra non appartiene all'uomo ma l'uomo appartiene alla terra. Questo noi sappiamo. Tutte le cose sono collegate come il sangue che unisce una famiglia.
Tutte le cose sono collegate.Qualunque cosa succeda alla terra succede ai figli della terra.L'uomo non ha tessuto la trama della vita: egli è un filo.Qualunque cosa egli faccia alla trama egli lo fa a se stesso.Capo Indiani Seattle (1852 in risposta al presidente degli Stati Uniti F.Pierce)
Smettiamola di bruciare petrolio e gas e accogliamo l'unica fonte energetica che ci permetterebbe di sopravvivere senza fare milioni di morti.Il nucleare in Italia viene demonizzato in nome di cosa? Dell' immediato arrivo del salvatore rinnovabile?
Spiacente quel salvatore non arriverà presto...Non capisco perchè fare i conservatori al posto di fare qualcosa per salvare il pianeta...Chi dice che si scopriranno nuovi pozzi petroliferi, che non abbiamo investigato a fondo su tutta la superficie, non si vuole rendere conto che se continuiamo ad usare petrolio ci distruggeremo.C'è rimasta poca terra vivibile, non trivelliamola...
Il petrolio ha rendimenti bassissimi, il nucleare altissimi, abbiamo centinaia di bombe nucleari pronte a sterminare la razza umana, usiamo quel uranio per accendere lampadine(ma solo dalle 20.00 fino alle 00.00).
Il nucleare che problemi ci porta?E quali problemi ci risolve?
1)Ci porta i rischi di incidenti
2)Ci porta il problema delle scorie
3)Ci risolve i problemi legati al petrolio che non sono risolvibili entro breve medio termine(50-60 anni forse).
4)Ci renderebbe autonomi energeticamente, potremmo pagare qualche soldo in meno la bolletta e i soldi rispamiati potrebbero essere investiti in altro, tipo: ricerca sulle fonti rinnovabili, impiego delle fonti rinnovabili.
Vi siete mai chiesto perchè chi usa il nucleare è più avanti di noi sull'impiego di tecnologie alternative? Semplice noi gli diamo i soldi, spende meno e può investire su altre fonti.
Il petrolio e i combustibili fossili in genere ci portano problemi enormi a livello ambientale, polveri sottili CO2, sprechi energetici enormi dovuti al basso rendimento delle centrali termoelettriche.
Non avere il nucleare è un freno a tutto il resto, rispetto ambientale incluso. Facile previsione la fine del petrolio, ma quando esattamente (con uno scarto di 10 anni)? Io sono un investitore(fra l'altro abituato ad applicare approcci di tipo "contrarian"), per diletto e passione, dei mercati azionari e finanziari e pur avendo un'alta propensione al rischio, non scommetterei su un "future" sull'eventuale titolo " fine del petrolio entro 80-90 anni": mi sentirei sicuro di perdere!
I tentativi di previsione, in questo senso, provengono dalle teorie di Hubbert e dopo di lui perfezionate dal brillante geologo Campbell. Tutte però mostrano il fianco per dei postulati e delle assunzioni che all'atto dei fatti si dimostrano non verificate. O comunque non reggono alla prova del passare del tempo.
Tutte queste teorie si basano ad esempio sul fatto che solo le riserve accertate esistono e che nel campo dell'esplorazione non si possa fare più nulla. Ora voi capite che sono ipotesi molto restrittive, giacchè, per esempio, nel settore esplorativo e della prospezione geologica, negli ultimi 20 anni non si è fatto nulla, perchè il prezzo del petrolio era intorno ai 10-20$/barile e non conveniva neppure cercarlo. S
olo ora si è ricominciato per ovvi motivi. E a questi prezzi (che io credo non dureranno per molto tempo, giacchè sono molto pilotati dalla speculazione) conviene fare "carotaggi" anche in luoghi impervi.
Vi sono immense zone della Russia totalmente inesplorate, anche l'Alaska è solo parzialmente utilizzata(gli Usa preferiscono acquistare il greggio fuori, piuttosto di depauperare le loro riserve), tutti gli oceani del mondo , tranne il Mare del Nord sono inesplorati.....
Insomma anche ad essere pessimisti, ci sono ancora un sacco di luoghi dove la potenzialità di estrarre il petrolio è enorme.
Inoltre giacimenti considerati non convenienti,per problemi che si hanno nell'estrazione , a prezzi elevati ridiventano convenienti.......E poi c'è l'enorme capitolo della produzione del petrolio in altre maniere e da altre fonti. Ci sono tecniche consolidatissime, ma sempre più moderne e sofisticate (gassificazione e liquefazione) di produzione sintetica del petrolio dal carbone (ancora abbondantissimo in tutto il globo, con riserve accertate e stimate dell'ordine dei 3-4 secoli": erano costose , ma con il petrolio così alto diventano ultracompetitive.
Ed infine c'è il cosiddetto petrolio "non convenzionale" derivante, tramite adeguato trattamento (che lo rende petrolio a tutti gli effetti), dalle sabbie bituminose e dagli scisti bituminosi (abbondantissimi) che prolungheranno di molto l'era del petrolio.
Intendiamoci, io auspico e sono sicuro che passeremo ad altre fonti di energia (fissione e in futuro, soprattutto fusione, oltre alle rinnovabili per i picchi e le nicchie).....Penso che la cosa più probabile che succederà sia una transizione come quella dal carbone della rivoluzione industriale all'era del petrolio: passeremo ad un'altra era senza che il petrolio sia finito....
Come è successo per il carbone. E tutto questo grazie alla ricerca , all'aumento della conoscenza e di conseguenza ad una maggiore e migliore sofisticazione nella manipolazione e applicazione di nuove tecnologie delle vecchie e nuove fonti di energia......Purtroppo, però, non vedo l'Italia in alcuno di questi campi, ne in ruolo propositivo, ne tantomeno in ruolo trainante.
I francesi furbi producono tanta energia col nucleare e ce la vendono guadagnandoci sopra;con questi soldi hanno potuto comprare anche metà Edison (assieme a AEM Milano) seconda produttrice di energia italiana dopo l'Enel, così adesso ci venderanno direttamente la loro energia guadagnando ancora di più; la nostra Enel, nel rispetto delle norme europee, ha venduto sue grosse centrali finite in mano all'Edison e quindi ai francesimentre la loro EDF Electricitè de France (Enel francese) ha tenuto tutto e si è espansa all'estero.Insomma noi ci siamo fortemente indeboliti e loro fortemente rinforzati, alla faccia delle regole europee.
Quando poi l'Enel ha cercato di espandersi in Francia, lanciando un'OPA (un'offerta pubblica d'acquisto) sulla francese Suez, il governo francese ha fatto le barriere e sta cercando di accorparla con il Gaz de France per impedire che Suez o un suo pezzo venga comprata dall'Enel.
Morale della favola: CI SONO I FURBI FRANCESI ED I FESSI (NOI).La risposta giusta sarebbe: ricorrere all'Europa per il rispetto reciproco delle regole europee e costruzione di centrali nucleari italiane per produrre energia italiana anzichè comprarla dai francesi.
In realtà il secondo principio della termodinamica tiene conto solo dei fenomeni legati alla fisica classica, la teoria della relatività interviene nei fenomeni nucleari...Anzi spiega molto bene perchè il nucleare da energia...Distruggendo massa si crea energia
La relatività è una "teoria della gravità" più ampia della fisica newtoniana (che ne è ricompresa come caso particolare). Questa è la forza di codeste teorie, non buttano quello che di buono c'era nelle teorie passate. Sarebbe stupido. La teoria della gravità di Einstein descrive e spiega quello che i Principia di Newton non potevano ancora comprendere.....
La scienza teorica è di fronte a un complicato obiettivo: la creazione di una teoria della Gravità quantistica che "unifichi" Relatività e Meccanica Quantistica (che indaga le magiche stranezze della materia a livello sub-atomico, perdonate l'approssimazione).....e ancora più in la 'le teorie di Grande Unificazione.I principi della termodinamica (1, 2 e 3) non si violano, qualsiasi teoria si prenda in considerazione. Punto e basta Le reazioni materia-antimateria è un altro modo "pulito" di produrre energia....Peccato che sia piuttosto costoso (eufemismo) e su piccola scala
ORIANA FALLACI
Ciao
per rendere omaggio a Oriana Fallaci a pochi giorni dalla sua scomparsa
ho partecipato ad un forum inserendo vari interventi che ripeto qui sotto
in alcuni forse mi ripeto per ribadire certi concetti importanti che alcuni
interlocutori stentavano a comprendere
SU ORIANA FALLACI SI SON DETTE TANTE COSE INESATTE
NON ERA UNA DIPLOMATICA E NON RISPARMIAVA LA SUE OPINIONI DECISE , DA BUONA TOSCANA (E SAPPIANO CHE I TOSCANI HANNO CARATTERE E USANO ESPRESSIONI FORTI)NON LE MANDAVA A DIRE,
MA VEDERLA COSI' INVASATA
COME CERTI LA DIPINGONO CON TANTO ODIO MI SEMBRA TROPPO
IO NON HO TROVATO TUTTO QUESTO ODIO NEANCHE NEGLI ULTIMI SCRITTI
LA SUA ERA UNA DIFESA ACCANITA E FORTE DELL'OCCIDENTE
ODIAVA I TERRORISTI, QUELLI CHE NON HANNO RISPETTO DELLA VITA ALTRUII DITTATORI E ANCHE QUELLI CHE NON RISPETTAVANO LA SUA CITTA'MA CHI PROVA AMORE PER QUESTE PERSONE? LI ODIO ANCH'IO!
io che sono un estimatore di Oriana Fallaci
riconosco che ci sono delle esagerazioni negli ultimi suoi scritti
bisogna capire che viveva isolata e malata da tanti anni
e ciò può aver esasperato le sue idee ci sono molte verità in quello che ha scritto
e ce ne rendiamo conto proprio in questi momenti
spero che le sue profezie ed i suoi allarmi non si avverino
era una paladina della libertà e contro le dittature e tutta la sua vita lo sta a dimostrare
se si vuol capire la sua posizione antiislamica bisogna pensare al suo amore per la vita come espresso fortemente nell'intervista del 2001
contrariamente al culto della morte dei terroristi, dei kamikaze, ma anche delle punizioni riservate nei paesi integralisti ai trasgressori (12 giovani ammazzati e calpestati dal pubblico nello stadio di Dacca,Pakistan cui lei aveva assistito)
il suo orrore per la morte dei bambini ceceni nella scuola di Beslam ad opera sempre di terroristi islamici locali, fra cui molte donne di cui lei non si capacita, mettendo in luce come perfino giovani madri con il fanatismo ed il lavaggio del cervello potessero diventare assassine di bambini innocenti nel libro Inshallah racconta delle centinaia di soldati francesi e americani ammazzati in Libano dai terroristi, cui si aggiunge l'attentato delle torri gemellelei era contro questi fanatici che seminano morte e riteneva, forse esagerando, che tutta la cultura islamica tende a sopprimere gli infedeli attraverso la guerra santa di cui Osama Bin Laden è un promotore
era contro le dittature: la messicana che combattè testimoniando la crudele sparatoria con oltre 800 morti a Città del Messico dove fu ferita gravemente,
le aggressioni al Vietnam impallinando con sferzanti interviste sia Nixon che Kissinger e testimoniando per mesi la crudeltà della guerrail suo unico e grande amore fu Panagulis, l'eroe della resistenza greca contro la dittatura dei collonelli, immortalato nel suo libro "un uomo"
fu staffetta della Resistenza da giovane ragazza durante la seconda guerra mondiale
altro punto è la sottommissione della donna che lei non accettava e che dimostrò in faccia a Khomeini levandosi il chador e lasciandolo a bocca aperta a difesa di tutte le donne oppresse da una religione maschilista
a suo parere l'Islam moderato non esiste e purtroppo ci sono molti segnali che portano a darle ragione: soprattutto il fatto che nei paesi mussulmani con libere elezioni politiche, la gente vota per i partiti integralisti (Iran, Algeria, Turchia in parte) e lotta per il loro successo negli altri (Tunisia, Libia, Egitto, Pakistan, Bangladesh, Indonesia)
dove solo dittature e stati di polizia impediscono la loro presa di potere
Oriana Fallaci ha venduto 20 milioni di libri al mondo
è la scrittrice italiana più letta e tradotta all'estero
la Fallaci era atea cristiana, i suoi nonni erano protestantied in quel cimitero sono sepolti i genitori e la sorellaè un cimitero aperto a tutte le religioni inclusa la mussulmana e lei lo sapeva benissimo
è molto frequente nella sinistra in Italia, fare le analisi alla Celentano:
questo è rock e questo è lento, ma non sanno ragionarci con la propria testa
anzi dirò di più: in tutte le case della gente di sinistra ci sono i libri di Oriana Fallaci, era tanto ammirata e letta, poi hanno deciso improvvisamente che fosse impazzita da quando ha cominciato a dire le cose sacrosante negli ultimi anni, i tabù che in Italia non si possono pronunciare altrimenti vieni subito tacciato di razzismo, xenofobia,ecc..
difendere la propria cultura, il proprio paese, la propria civiltà dalla barbarie, dal fanatismo, dalla prepotenza di chi ti vuole imporre il suo medioevo in casa tua diventa razzismo e xenofobia
ebbene se è così sono anch'io razzista e xenofobo e sono fiero di esserlo, ci tengo a difendere quello che hanno creato i nostri predecessori in millenni di vita di questo paese e non farò parte di quelli sciagurati che in una sola generazione distruggeranno tutto ciò
Posso capire che le opinioni di Oriana Fallaci non piacciano a tutti
io le condivido tutte (almeno quelle che ho letto)
credo che se si va a leggerla bene molti si ricrederebbero
spesso in Italia si taccia una persona di destra e allora tutti quelli della sinistra gli danno addosso senza entrare neanche in merito e viceversa
la Fallaci ha fatto la Resistenza, non era nè di destra, nè di sinistra, nè di centro
ma una donna libera che aveva molto coraggio e l'ha saputo dimostrare in molte occasioni
che non tutti conoscono.
Lei ha provato l'Islam sulla sua pelle in varie occasioni e non sopportava il fatto che lorsignori venissero a imporre con prepotenza alcune loro tradizioni medioevali anche nel nostro paese, anche nella sua Firenze.
Ha fatto togliere una tenda di islamici che reclamavano a gran voce la cittadinanza occupando piazza del Duomo per oltre mese, sporcando e imbrattando i luoghi, con le autorità che non facevano niente fino al suo interventopeccato che tanti non l'abbiano capitaun giorno molti si ricrederanno e se la ricorderanno bene quando questo paese sarà diventato invivibile come sta succedendo giorno per giorno se a questi signori piace che l'Italia diventi come Dacca,
si leggano questo episodioda lei citato in "La rabbia e l'orgoglio"
”Per farti piangere ti racconto quello dei dodici giovanotti impuri che finita la guerra del Bangladesh vidi giustiziare a Dacca.
Li giustiziarono sul campo dello stadio di Dacca, a colpi di baionetta nel torace o nel ventre, e alla presenza di ventimila fedeli che dalle tribune applaudivano in nome di Dio. Tuonavano «Allah akbar, Allah akbar». Lo so, lo so: nel Colosseo gli antichi romani, quegli antichi romani di cui la mia cultura va fiera, si divertivano a veder morire i cristiani dati in pasto ai leoni.
Lo so, lo so: in tutti i paesi d' Europa i cristiani, quei cristiani ai quali malgrado il mio ateismo riconosco il contributo che hanno dato alla Storia del Pensiero, si divertivano a veder bruciare gli eretici. Però è trascorso parecchio tempo, siamo diventati un pochino più civili, e anche i figli di Allah dovrebbero aver compreso che certe cose non si fanno.
Dopo i dodici giovanotti impuri ammazzarono un bambino che per salvare il fratello condannato a morte s' era buttato sui giustizieri. A lui schiacciarono la testa con gli scarponi da militare. E se non ci credi, bè: rileggi la mia cronaca o la cronaca dei giornalisti francesi e tedeschi che inorriditi quanto me erano lì con me. Meglio: guardati le fotografie che uno di essi scattò.
Comunque il punto che mi preme sottolineare non è questo. È che, concluso lo scempio, i ventimila fedeli (molte donne) lasciarono le tribune e scesero nel campo. Non in maniera scomposta, cialtrona, no. In maniera ordinata, solenne. Lentamente composero un corteo e, sempre in nome di Dio, passarono sopra i cadaveri. Sempre tuonando Allah-akbar, Allah-akbar. Li distrussero come le due Torri di New York. Li ridussero a un tappeto sanguinolento di ossa spiaccicate “
ED IL SEGUENTE
"sveglia, gente, sveglia! Intimiditi come siete dalla paura d' andar contro corrente cioè d' apparire razzisti (parola oltretutto impropria perché il discorso non è su una razza, è su una religione), non capite o non volete capire che qui è in atto una Crociata alla rovescia.
Abituati come siete al doppio gioco, accecati come siete dalla miopia, non capite o non volete capire che qui è in atto una guerra di religione. Voluta e dichiarata da una frangia di quella religione, forse, comunque una guerra di religione. Una guerra che essi chiamano Jihad. Guerra Santa.
Una guerra che non mira alla conquista del nostro territorio, forse, ma che certamente mira alla conquista delle nostre anime. Alla scomparsa della nostra libertà e della nostra civiltà.
All' annientamento del nostro modo di vivere e di morire, del nostro modo di pregare o non pregare, del nostro modo di mangiare e bere e vestirci e divertirci e informarci.
Non capite o non volete capire che se non ci si oppone, se non ci si difende, se non si combatte, la Jihad vincerà. E distruggerà il mondo che bene o male siamo riusciti a costruire, a cambiare, a migliorare, a rendere un po' più intelligente cioè meno bigotto o addirittura non bigotto. E con quello distruggerà la nostra cultura, la nostra arte, la nostra scienza, la nostra morale, i nostri valori, i nostri piaceri... Cristo!
Non vi rendete conto che gli Usama Bin Laden si ritengono autorizzati a uccidere voi e i vostri bambini perché bevete il vino o la birra, perché non portate la barba lunga o il chador, perché andate al teatro e al cinema, perché ascoltate la musica e cantate le canzonette, perché ballate nelle discoteche o a casa vostra, perché guardate la televisione, perché portate la minigonna o i calzoncini corti, perché al mare o in piscina state ignudi o quasi ignudi, perché ****te quando vi pare e dove vi pare e con chi vi pare?
Non v' importa neanche di questo, scemi?....."Il mondo è bello perché è vario».
Ma se pretendono d' imporre le stesse cose a me, a casa mia... Lo pretendono.
Usama Bin Laden afferma che l' intero pianeta Terra deve diventar musulmano, che dobbiamo convertirci all' Islam, che con le buone o con le cattive lui ci convertirà, che a tal scopo ci massacra e continuerà a massacrarci. E questo non può piacerci, no.
Deve metterci addosso una gran voglia di rovesciar le carte, ammazzare lui. Però la cosa non si risolve, non si esaurisce, con la morte di Usama Bin Laden. Perché gli Usama Bin Laden sono decine di migliaia, ormai, e non stanno soltanto in Afghanistan o negli altri paesi arabi.
Stanno dappertutto, e i più agguerriti stanno proprio in Occidente. Nelle nostre città, nelle nostre strade, nelle nostre università, nei gangli della tecnologia. Quella tecnologia che qualsiasi ottuso può maneggiare. La Crociata è in atto da tempo.
E funziona come un orologio svizzero, sostenuta da una fede e da una perfidia paragonabile soltanto alla fede e alla perfidia di Torquemada quando gestiva l' Inquisizione. Infatti trattare con loro è impossibile. Ragionarci, impensabile. Trattarli con indulgenza o tolleranza o speranza, un suicidio.
E chi crede il contrario è un illuso"
per rendere omaggio a Oriana Fallaci a pochi giorni dalla sua scomparsa
ho partecipato ad un forum inserendo vari interventi che ripeto qui sotto
in alcuni forse mi ripeto per ribadire certi concetti importanti che alcuni
interlocutori stentavano a comprendere
SU ORIANA FALLACI SI SON DETTE TANTE COSE INESATTE
NON ERA UNA DIPLOMATICA E NON RISPARMIAVA LA SUE OPINIONI DECISE , DA BUONA TOSCANA (E SAPPIANO CHE I TOSCANI HANNO CARATTERE E USANO ESPRESSIONI FORTI)NON LE MANDAVA A DIRE,
MA VEDERLA COSI' INVASATA
COME CERTI LA DIPINGONO CON TANTO ODIO MI SEMBRA TROPPO
IO NON HO TROVATO TUTTO QUESTO ODIO NEANCHE NEGLI ULTIMI SCRITTI
LA SUA ERA UNA DIFESA ACCANITA E FORTE DELL'OCCIDENTE
ODIAVA I TERRORISTI, QUELLI CHE NON HANNO RISPETTO DELLA VITA ALTRUII DITTATORI E ANCHE QUELLI CHE NON RISPETTAVANO LA SUA CITTA'MA CHI PROVA AMORE PER QUESTE PERSONE? LI ODIO ANCH'IO!
io che sono un estimatore di Oriana Fallaci
riconosco che ci sono delle esagerazioni negli ultimi suoi scritti
bisogna capire che viveva isolata e malata da tanti anni
e ciò può aver esasperato le sue idee ci sono molte verità in quello che ha scritto
e ce ne rendiamo conto proprio in questi momenti
spero che le sue profezie ed i suoi allarmi non si avverino
era una paladina della libertà e contro le dittature e tutta la sua vita lo sta a dimostrare
se si vuol capire la sua posizione antiislamica bisogna pensare al suo amore per la vita come espresso fortemente nell'intervista del 2001
contrariamente al culto della morte dei terroristi, dei kamikaze, ma anche delle punizioni riservate nei paesi integralisti ai trasgressori (12 giovani ammazzati e calpestati dal pubblico nello stadio di Dacca,Pakistan cui lei aveva assistito)
il suo orrore per la morte dei bambini ceceni nella scuola di Beslam ad opera sempre di terroristi islamici locali, fra cui molte donne di cui lei non si capacita, mettendo in luce come perfino giovani madri con il fanatismo ed il lavaggio del cervello potessero diventare assassine di bambini innocenti nel libro Inshallah racconta delle centinaia di soldati francesi e americani ammazzati in Libano dai terroristi, cui si aggiunge l'attentato delle torri gemellelei era contro questi fanatici che seminano morte e riteneva, forse esagerando, che tutta la cultura islamica tende a sopprimere gli infedeli attraverso la guerra santa di cui Osama Bin Laden è un promotore
era contro le dittature: la messicana che combattè testimoniando la crudele sparatoria con oltre 800 morti a Città del Messico dove fu ferita gravemente,
le aggressioni al Vietnam impallinando con sferzanti interviste sia Nixon che Kissinger e testimoniando per mesi la crudeltà della guerrail suo unico e grande amore fu Panagulis, l'eroe della resistenza greca contro la dittatura dei collonelli, immortalato nel suo libro "un uomo"
fu staffetta della Resistenza da giovane ragazza durante la seconda guerra mondiale
altro punto è la sottommissione della donna che lei non accettava e che dimostrò in faccia a Khomeini levandosi il chador e lasciandolo a bocca aperta a difesa di tutte le donne oppresse da una religione maschilista
a suo parere l'Islam moderato non esiste e purtroppo ci sono molti segnali che portano a darle ragione: soprattutto il fatto che nei paesi mussulmani con libere elezioni politiche, la gente vota per i partiti integralisti (Iran, Algeria, Turchia in parte) e lotta per il loro successo negli altri (Tunisia, Libia, Egitto, Pakistan, Bangladesh, Indonesia)
dove solo dittature e stati di polizia impediscono la loro presa di potere
Oriana Fallaci ha venduto 20 milioni di libri al mondo
è la scrittrice italiana più letta e tradotta all'estero
la Fallaci era atea cristiana, i suoi nonni erano protestantied in quel cimitero sono sepolti i genitori e la sorellaè un cimitero aperto a tutte le religioni inclusa la mussulmana e lei lo sapeva benissimo
è molto frequente nella sinistra in Italia, fare le analisi alla Celentano:
questo è rock e questo è lento, ma non sanno ragionarci con la propria testa
anzi dirò di più: in tutte le case della gente di sinistra ci sono i libri di Oriana Fallaci, era tanto ammirata e letta, poi hanno deciso improvvisamente che fosse impazzita da quando ha cominciato a dire le cose sacrosante negli ultimi anni, i tabù che in Italia non si possono pronunciare altrimenti vieni subito tacciato di razzismo, xenofobia,ecc..
difendere la propria cultura, il proprio paese, la propria civiltà dalla barbarie, dal fanatismo, dalla prepotenza di chi ti vuole imporre il suo medioevo in casa tua diventa razzismo e xenofobia
ebbene se è così sono anch'io razzista e xenofobo e sono fiero di esserlo, ci tengo a difendere quello che hanno creato i nostri predecessori in millenni di vita di questo paese e non farò parte di quelli sciagurati che in una sola generazione distruggeranno tutto ciò
Posso capire che le opinioni di Oriana Fallaci non piacciano a tutti
io le condivido tutte (almeno quelle che ho letto)
credo che se si va a leggerla bene molti si ricrederebbero
spesso in Italia si taccia una persona di destra e allora tutti quelli della sinistra gli danno addosso senza entrare neanche in merito e viceversa
la Fallaci ha fatto la Resistenza, non era nè di destra, nè di sinistra, nè di centro
ma una donna libera che aveva molto coraggio e l'ha saputo dimostrare in molte occasioni
che non tutti conoscono.
Lei ha provato l'Islam sulla sua pelle in varie occasioni e non sopportava il fatto che lorsignori venissero a imporre con prepotenza alcune loro tradizioni medioevali anche nel nostro paese, anche nella sua Firenze.
Ha fatto togliere una tenda di islamici che reclamavano a gran voce la cittadinanza occupando piazza del Duomo per oltre mese, sporcando e imbrattando i luoghi, con le autorità che non facevano niente fino al suo interventopeccato che tanti non l'abbiano capitaun giorno molti si ricrederanno e se la ricorderanno bene quando questo paese sarà diventato invivibile come sta succedendo giorno per giorno se a questi signori piace che l'Italia diventi come Dacca,
si leggano questo episodioda lei citato in "La rabbia e l'orgoglio"
”Per farti piangere ti racconto quello dei dodici giovanotti impuri che finita la guerra del Bangladesh vidi giustiziare a Dacca.
Li giustiziarono sul campo dello stadio di Dacca, a colpi di baionetta nel torace o nel ventre, e alla presenza di ventimila fedeli che dalle tribune applaudivano in nome di Dio. Tuonavano «Allah akbar, Allah akbar». Lo so, lo so: nel Colosseo gli antichi romani, quegli antichi romani di cui la mia cultura va fiera, si divertivano a veder morire i cristiani dati in pasto ai leoni.
Lo so, lo so: in tutti i paesi d' Europa i cristiani, quei cristiani ai quali malgrado il mio ateismo riconosco il contributo che hanno dato alla Storia del Pensiero, si divertivano a veder bruciare gli eretici. Però è trascorso parecchio tempo, siamo diventati un pochino più civili, e anche i figli di Allah dovrebbero aver compreso che certe cose non si fanno.
Dopo i dodici giovanotti impuri ammazzarono un bambino che per salvare il fratello condannato a morte s' era buttato sui giustizieri. A lui schiacciarono la testa con gli scarponi da militare. E se non ci credi, bè: rileggi la mia cronaca o la cronaca dei giornalisti francesi e tedeschi che inorriditi quanto me erano lì con me. Meglio: guardati le fotografie che uno di essi scattò.
Comunque il punto che mi preme sottolineare non è questo. È che, concluso lo scempio, i ventimila fedeli (molte donne) lasciarono le tribune e scesero nel campo. Non in maniera scomposta, cialtrona, no. In maniera ordinata, solenne. Lentamente composero un corteo e, sempre in nome di Dio, passarono sopra i cadaveri. Sempre tuonando Allah-akbar, Allah-akbar. Li distrussero come le due Torri di New York. Li ridussero a un tappeto sanguinolento di ossa spiaccicate “
ED IL SEGUENTE
"sveglia, gente, sveglia! Intimiditi come siete dalla paura d' andar contro corrente cioè d' apparire razzisti (parola oltretutto impropria perché il discorso non è su una razza, è su una religione), non capite o non volete capire che qui è in atto una Crociata alla rovescia.
Abituati come siete al doppio gioco, accecati come siete dalla miopia, non capite o non volete capire che qui è in atto una guerra di religione. Voluta e dichiarata da una frangia di quella religione, forse, comunque una guerra di religione. Una guerra che essi chiamano Jihad. Guerra Santa.
Una guerra che non mira alla conquista del nostro territorio, forse, ma che certamente mira alla conquista delle nostre anime. Alla scomparsa della nostra libertà e della nostra civiltà.
All' annientamento del nostro modo di vivere e di morire, del nostro modo di pregare o non pregare, del nostro modo di mangiare e bere e vestirci e divertirci e informarci.
Non capite o non volete capire che se non ci si oppone, se non ci si difende, se non si combatte, la Jihad vincerà. E distruggerà il mondo che bene o male siamo riusciti a costruire, a cambiare, a migliorare, a rendere un po' più intelligente cioè meno bigotto o addirittura non bigotto. E con quello distruggerà la nostra cultura, la nostra arte, la nostra scienza, la nostra morale, i nostri valori, i nostri piaceri... Cristo!
Non vi rendete conto che gli Usama Bin Laden si ritengono autorizzati a uccidere voi e i vostri bambini perché bevete il vino o la birra, perché non portate la barba lunga o il chador, perché andate al teatro e al cinema, perché ascoltate la musica e cantate le canzonette, perché ballate nelle discoteche o a casa vostra, perché guardate la televisione, perché portate la minigonna o i calzoncini corti, perché al mare o in piscina state ignudi o quasi ignudi, perché ****te quando vi pare e dove vi pare e con chi vi pare?
Non v' importa neanche di questo, scemi?....."Il mondo è bello perché è vario».
Ma se pretendono d' imporre le stesse cose a me, a casa mia... Lo pretendono.
Usama Bin Laden afferma che l' intero pianeta Terra deve diventar musulmano, che dobbiamo convertirci all' Islam, che con le buone o con le cattive lui ci convertirà, che a tal scopo ci massacra e continuerà a massacrarci. E questo non può piacerci, no.
Deve metterci addosso una gran voglia di rovesciar le carte, ammazzare lui. Però la cosa non si risolve, non si esaurisce, con la morte di Usama Bin Laden. Perché gli Usama Bin Laden sono decine di migliaia, ormai, e non stanno soltanto in Afghanistan o negli altri paesi arabi.
Stanno dappertutto, e i più agguerriti stanno proprio in Occidente. Nelle nostre città, nelle nostre strade, nelle nostre università, nei gangli della tecnologia. Quella tecnologia che qualsiasi ottuso può maneggiare. La Crociata è in atto da tempo.
E funziona come un orologio svizzero, sostenuta da una fede e da una perfidia paragonabile soltanto alla fede e alla perfidia di Torquemada quando gestiva l' Inquisizione. Infatti trattare con loro è impossibile. Ragionarci, impensabile. Trattarli con indulgenza o tolleranza o speranza, un suicidio.
E chi crede il contrario è un illuso"
Thursday, September 14, 2006
INVASIONE DELL'ITALIA CON VISTO TURISTICO
Ciao
avevo supposto pochi giorni fa che i poveracci in arrivo con le barche a Lampedusa non sono il problema dell'invasione dei clandestini, dato che si tratta di circa 10.000 persone all'anno a fronte dei 3.000.000 già presenti. Ci vorrebbero 300 anni per costituire questi numeri.
Invece come ha confermato ieri la trasmissione Annozero di Santoro, circa il 70% entra con il visto turistico e poi rimane!
Praticamente arrivano in aereo con solo volo di andata, oppure anche con quello di ritorno che non prendono più.
Quando visito paesi stranieri nei miei viaggi, all'entrata attaccano un foglietto con tutti i dati personali al passaporto. Questo foglietto viene ritirato all'uscita.
Dunque se le nostre autorità fanno lo stesso, sanno chi sono quelli che entrati con visto turistico non sono più usciti dal paese. Clandestini noti con tutti i dati personali in mano alle nostre autorità. Questi se presi, non sono anonimi e quindi impossibilitati all'espulsione, ma persone certe con il paese noto di provenienza.
Mi chiedo cosa facciano le nostre autorità in proposito, ma dal servizio di ieri, posso già immaginarlo: non fanno niente! Anche quelli entrati in barca vengono inviati in Sicilia e solo metà di loro vengono espulsi, i restanti se ne vanno in giro per il paese e per l'Europa, a costituire quell'invasione che provoca instabilità sociale, riempie le cronache nere dei nostri giornali e sottrae i pochi posti di lavoro oramai rimasti, causa globalizzazione e concorrenza cinese, ai nostri disoccupati.
Domani i figli di questi immigrati riempiranno le periferie delle nostre città (o i centri storici) e ci troveremo anche noi a provare l'esperienza che hanno avuto lo scorso inverno i francesi.
Non sono razzista e penso che le persone che vengono a lavorare e trovano lavoro e casa meritino di essere trattati meglio di quello che fanno in Puglia con i raccoglitori di pomodori.
Però c'è un limite, non possiamo accogliere tutti i disgraziati del mondo, altrimenti finiremo per diventare tali anche noi!
avevo supposto pochi giorni fa che i poveracci in arrivo con le barche a Lampedusa non sono il problema dell'invasione dei clandestini, dato che si tratta di circa 10.000 persone all'anno a fronte dei 3.000.000 già presenti. Ci vorrebbero 300 anni per costituire questi numeri.
Invece come ha confermato ieri la trasmissione Annozero di Santoro, circa il 70% entra con il visto turistico e poi rimane!
Praticamente arrivano in aereo con solo volo di andata, oppure anche con quello di ritorno che non prendono più.
Quando visito paesi stranieri nei miei viaggi, all'entrata attaccano un foglietto con tutti i dati personali al passaporto. Questo foglietto viene ritirato all'uscita.
Dunque se le nostre autorità fanno lo stesso, sanno chi sono quelli che entrati con visto turistico non sono più usciti dal paese. Clandestini noti con tutti i dati personali in mano alle nostre autorità. Questi se presi, non sono anonimi e quindi impossibilitati all'espulsione, ma persone certe con il paese noto di provenienza.
Mi chiedo cosa facciano le nostre autorità in proposito, ma dal servizio di ieri, posso già immaginarlo: non fanno niente! Anche quelli entrati in barca vengono inviati in Sicilia e solo metà di loro vengono espulsi, i restanti se ne vanno in giro per il paese e per l'Europa, a costituire quell'invasione che provoca instabilità sociale, riempie le cronache nere dei nostri giornali e sottrae i pochi posti di lavoro oramai rimasti, causa globalizzazione e concorrenza cinese, ai nostri disoccupati.
Domani i figli di questi immigrati riempiranno le periferie delle nostre città (o i centri storici) e ci troveremo anche noi a provare l'esperienza che hanno avuto lo scorso inverno i francesi.
Non sono razzista e penso che le persone che vengono a lavorare e trovano lavoro e casa meritino di essere trattati meglio di quello che fanno in Puglia con i raccoglitori di pomodori.
Però c'è un limite, non possiamo accogliere tutti i disgraziati del mondo, altrimenti finiremo per diventare tali anche noi!
IMPRENDITORI ITALIANI CHE VENDONO L'ITALIA
Ciao
la possibilità che Tronchetti Provera venda la Tim a qualche società straniera è sotto l'ultimo caso di altri che lo hanno preceduto, forse non altrettanto clamorosi, ma sicuramente dannosi per l'economia nazionale.
In passato De Benedetti aveva rivlevato la Perugina e la Buitono e dopo qualche ritocco le ha vendute se ricordo bene alla svizzera Nestlè, guadagnandoci parecchi soldi.
Benetton sta cercando di fare la stessa cosa sbarazzandosi delle autostrade italiane a favore della spagnola Abertis.
Questi signori si sono impossessati di colossali aziende Telecom e Autostrade con pochi spiccioli, molti debiti e tante scatole cinesi.
Non hanno effettuato i promessi investimenti, le hanno spolpate, usando il cash flow per i loro scopi e adesso, a mal partito per i troppi debiti ed a corto di capitali per far fronte ai necessari investimenti, preferiscono sbarazzarsene e far cassa, vendendole a imprese straniere.
L'errore iniziale è stato di permettere quelle acquisizioni che non davano alcuna garanzia di futuro e adesso si spera che si possa almeno arginare queste vendite che priverebbero il paese di due imprese importanti.
Speriamo che Antonio Di Pietro riesca a difendere l'italianità delle autostrade italiane e che Prodi blocchi i tentativi di Tronchetti Provera.
la possibilità che Tronchetti Provera venda la Tim a qualche società straniera è sotto l'ultimo caso di altri che lo hanno preceduto, forse non altrettanto clamorosi, ma sicuramente dannosi per l'economia nazionale.
In passato De Benedetti aveva rivlevato la Perugina e la Buitono e dopo qualche ritocco le ha vendute se ricordo bene alla svizzera Nestlè, guadagnandoci parecchi soldi.
Benetton sta cercando di fare la stessa cosa sbarazzandosi delle autostrade italiane a favore della spagnola Abertis.
Questi signori si sono impossessati di colossali aziende Telecom e Autostrade con pochi spiccioli, molti debiti e tante scatole cinesi.
Non hanno effettuato i promessi investimenti, le hanno spolpate, usando il cash flow per i loro scopi e adesso, a mal partito per i troppi debiti ed a corto di capitali per far fronte ai necessari investimenti, preferiscono sbarazzarsene e far cassa, vendendole a imprese straniere.
L'errore iniziale è stato di permettere quelle acquisizioni che non davano alcuna garanzia di futuro e adesso si spera che si possa almeno arginare queste vendite che priverebbero il paese di due imprese importanti.
Speriamo che Antonio Di Pietro riesca a difendere l'italianità delle autostrade italiane e che Prodi blocchi i tentativi di Tronchetti Provera.
Wednesday, September 13, 2006
11 SETTEMBRE E ALTRE STORIE
Ciao
un altro anniversario dell'11/9 mentre Internet è piena di siti che cercano di dimostrare come siamo stati ingannati tutti e l'inganno continua come se tutto ciò non contasse niente, perchè conta solo l'ufficialità e questa vuole che si vada a fare un'altra guerra, sempre in zona, ma questa volta in Iran, l'unico fastidio rimasto assieme alla Siria per impadronirsi di tutto il gas e petrolio della zona alla faccia degli abitanti di questi paesi che non sono stinchi di santi.
Gli iraniani con il loro ingenuo e determinato presidente vanno a cacciarsi nei guai e stan regalando pretesti agli americani con l'insistenza sul nucleare.
Gli iracheni continuano a macellarsi fra sciiti e sunniti e giustificare così la presenza straniera per cercare di arginare la guerra civile, semprechè questi stessi attentati non provengano da altri fonti interessate.
La finanziaria andrà a colpire pensioni e sanità alla faccia di quanti di sinistra hanno votato per questo governo, sperando in una politica di sinistra.
Sarkozy in Francia e Zapatero in Spagna, destra e sinistra, vogliono arginare l'immigrazione selvaggia che invade i loro paesi.
Noi invece vogliamo abbassare da 10 a 5 anni il termine per il diritto alla cittadinanza mandando un chiaro segnale ai disperati di tutto il mondo: venite in Italia che tanto c'è posto per tutti.
Così i nostri disoccupati dovranno contendere i pochi posti di lavoro con questi disperati che son disposti a condizioni di inferiori ed i loro figli domani andranno a ingrossare le periferie delle nostre città e costituire quella bomba sociale che si è vista in opera lo scorso inverno nelle banlieu francesi.
Le fabbriche del nord stan chiudendo e noi stiamo importando mano d'opera, con quali prospettive se non quelle dell'instabilità sociale?
Perfino Beppe Grillo sostiene questa tesi nel suo famoso blog.
Staremo a vedere: Prodi, Fassino se ci siete, battete un colpo!
un altro anniversario dell'11/9 mentre Internet è piena di siti che cercano di dimostrare come siamo stati ingannati tutti e l'inganno continua come se tutto ciò non contasse niente, perchè conta solo l'ufficialità e questa vuole che si vada a fare un'altra guerra, sempre in zona, ma questa volta in Iran, l'unico fastidio rimasto assieme alla Siria per impadronirsi di tutto il gas e petrolio della zona alla faccia degli abitanti di questi paesi che non sono stinchi di santi.
Gli iraniani con il loro ingenuo e determinato presidente vanno a cacciarsi nei guai e stan regalando pretesti agli americani con l'insistenza sul nucleare.
Gli iracheni continuano a macellarsi fra sciiti e sunniti e giustificare così la presenza straniera per cercare di arginare la guerra civile, semprechè questi stessi attentati non provengano da altri fonti interessate.
La finanziaria andrà a colpire pensioni e sanità alla faccia di quanti di sinistra hanno votato per questo governo, sperando in una politica di sinistra.
Sarkozy in Francia e Zapatero in Spagna, destra e sinistra, vogliono arginare l'immigrazione selvaggia che invade i loro paesi.
Noi invece vogliamo abbassare da 10 a 5 anni il termine per il diritto alla cittadinanza mandando un chiaro segnale ai disperati di tutto il mondo: venite in Italia che tanto c'è posto per tutti.
Così i nostri disoccupati dovranno contendere i pochi posti di lavoro con questi disperati che son disposti a condizioni di inferiori ed i loro figli domani andranno a ingrossare le periferie delle nostre città e costituire quella bomba sociale che si è vista in opera lo scorso inverno nelle banlieu francesi.
Le fabbriche del nord stan chiudendo e noi stiamo importando mano d'opera, con quali prospettive se non quelle dell'instabilità sociale?
Perfino Beppe Grillo sostiene questa tesi nel suo famoso blog.
Staremo a vedere: Prodi, Fassino se ci siete, battete un colpo!
Monday, September 04, 2006
PRODI CHE DELUSIONE!!
Ciao
non riesco ad accettare alcuna scelta di questo governo che pure ho votato!
Solo il decreto Bersani mi aveva un po' illuso, ma è durato poco: di fronte alle proteste dei tassisti il governo ha ceduto subito e l'immatricolazione delle auto è una presa in giro in quanto la tassa che costituisce il grosso della spese è rimasta tutta, ri risparmiano solo di diritti delle agenzie che sono ben poca cosa. Del resto non si parla più: è stata tutta una montatura per dar fumo negli occhi!
E' seguito poi lo scandaloso indulto che ancor oggi mi indigna.
Poi l'invio delle nostre truppe in Libano, a spese nostre!
Gli altri stati che potrebbero permetterselo non ci vanno o mandano piccole rappresentative, mentre noi che nuotiamo nell'oro siamo subito disponibili.
Mi fan pena i poveri libanesi, ma penso che dovrebbero vedersela con gli israeliani con mediazioni internazionali. E' dimostrato che tener separate le due controparti non aiuta, ma prolunga la soluzione del problema.
Poi arriva la nuova tegola: LE PENSIONI con l'età che verrà portata a 58 anni dai 57 attuali e come ciò non bastasse con penalizzazioni sugli importi erogati.
Una bella doppia fregatura: era meglio il decreto Maroni, il famoso scalone, almeno questo aumentava solo l'età ma non gli importi.
Per non ricevere una pensione inferiore bisognerà forse aspettare fine ai 62 anni.
Come politica di sinistra, niente male, poi anche le strette sulla sanità con ticket, pagamenti per la degenza in ospedale, cure come la fisioterapia o le cure dentistiche non più gratuite.
Prodi/Fassino se ci siete, dite o fate qualcosa di sinistra!
Se vanno avanti così, finirà che dovremmo rimpiangere perfino Berlusconi.
Poveri noi!!!
non riesco ad accettare alcuna scelta di questo governo che pure ho votato!
Solo il decreto Bersani mi aveva un po' illuso, ma è durato poco: di fronte alle proteste dei tassisti il governo ha ceduto subito e l'immatricolazione delle auto è una presa in giro in quanto la tassa che costituisce il grosso della spese è rimasta tutta, ri risparmiano solo di diritti delle agenzie che sono ben poca cosa. Del resto non si parla più: è stata tutta una montatura per dar fumo negli occhi!
E' seguito poi lo scandaloso indulto che ancor oggi mi indigna.
Poi l'invio delle nostre truppe in Libano, a spese nostre!
Gli altri stati che potrebbero permetterselo non ci vanno o mandano piccole rappresentative, mentre noi che nuotiamo nell'oro siamo subito disponibili.
Mi fan pena i poveri libanesi, ma penso che dovrebbero vedersela con gli israeliani con mediazioni internazionali. E' dimostrato che tener separate le due controparti non aiuta, ma prolunga la soluzione del problema.
Poi arriva la nuova tegola: LE PENSIONI con l'età che verrà portata a 58 anni dai 57 attuali e come ciò non bastasse con penalizzazioni sugli importi erogati.
Una bella doppia fregatura: era meglio il decreto Maroni, il famoso scalone, almeno questo aumentava solo l'età ma non gli importi.
Per non ricevere una pensione inferiore bisognerà forse aspettare fine ai 62 anni.
Come politica di sinistra, niente male, poi anche le strette sulla sanità con ticket, pagamenti per la degenza in ospedale, cure come la fisioterapia o le cure dentistiche non più gratuite.
Prodi/Fassino se ci siete, dite o fate qualcosa di sinistra!
Se vanno avanti così, finirà che dovremmo rimpiangere perfino Berlusconi.
Poveri noi!!!
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