Monday, July 17, 2006

MEDIO ORIENTE PERICOLO INCOMBENTE

Ciao
non possiamo goderci il mondiale, nè l'ulteriore vittoria su Francia e Germania
in Formula 1 della Ferrari sulla Renault e nella moto GP di V.Rossi che vince in Germania passando dall'undicesimo posto al primo e indossando alla fine la maglietta di Materazzi in faccia ai stralunati tedeschi dopoche lo sfortunato Trulli fa vedere casco e maglietta azzurre ai francesi.

Purtroppo bisogna occuparsi di cose più serie.
Il Medioriente è in fiamme.
Da lì proviene il petrolio per tutti, il prezzo è in continua ascesa, puà schiantare l'economia mondiale, i rubinetti si possono fermare.
Israele ha dovuto intervenire dopochè gli hezbollah hanno ucciso e rapito soldati israeliani al confine libanese/israeliano.
Bisogna chiedersi chi ha aizzato gli hezbollah e la risposta è: Siria e Iran.
L'Iran a mio parere voleva mettere in evidenza che può destabilizzare pesantemente il Medio Oriente anche senza la storia delle armi nucleari.
Se riesce a farlo così semplicemente e far salire pericolosamente il prezzo del petrolio, immaginatevi cosa potete aspettarvi da un'aggressione al paese causa le armi nucleari.
Questo è il messaggio iraniano alle potenze occidentali e non riunite a S.Pietroburgo.
Anche il momento è stato scelto con tempestiva opportunità.
Pertanto guardatevi bene dall'intromettervi nei nostri programmi nucleari è la conclusione iraniana.
Potreste ritrovarvi tutti in piena guerra, senza petrolio e con il poco in circolazione a prezzi strepitosi.
Prodi ci è cascato in pieno, tant'è che ha chiesto la mediazione e l'intervento dell'Iran.
E' quello che l'Iran si aspettava.
Essere riconosciuto come paese determinante per tutto quello che avviene in Medioriente.
Si deve portare l'Iran al tavolo di trattative serie, costringendolo a rinunciare a provocazioni da parte degli hezbollah , alle minacce continue del suo Presidente contro Israele, alla pretesa di aver campo libero nella costruzione del suo arsenale nucleare .
Se necessario si deve minacciare questo paese di embargo, rinunciando dall'inizio al suo petrolio che sarà l'arma che gli iraniani vorranno usare per spaventare il mondo intero.
Non c'è niente da fare: con i fanatici estremisti si può aver ragione soltanto facendo loro capire che non possono permettersi di minacciare il mondo perchè ne va della loro stessa esistenza.
L'Iran in embargo non riuscirebbe a sopravvivere.
La comunità internazionale si, anche se l'economia avrebbe grossi problemi col prezzo del petrolio alle stelle.
L'Italia sarebbe il paese più esposto perchè è quello che più dipende dal petrolio e gas, errore che pagheremo caro, molto più di oggi.
Germania, Inghilterra e Giappone si affidano al carbone, a fonti alternative ed al nucleare.
La Francia quasi esclusivamente al nucleare con il quale produce tanta energia a prezzi bassi che ci rivende guadagnandoci sopra, impedendo all'Enel di comprarsi la Suez dopo essersi comprata l'Edison e parecchie centrali ex Enel in Italia.
Vediamo cosa viene fuori da S.Pietroburgo, se i lider del G8 riusciranno a sistemare questa pericolosa deriva della pace mondiale invece di autocelebrarsi e farsi fotografare beati nella loro incoscienza.

No comments: