Wednesday, March 18, 2020

SUL CORONAVIRUS

E' passato un mese e mezzo dal mio ultimo articolo sul coronavirus.
Da allora è successo di tutto: gli infettati italiani sono arrivati ad oltre 30.000, i morti a 2.500 e l'Italia è stata chiusa, a parte i supermarket, fabbriche e farmacie.

Pochi girano le strade del paese e c'è parecchia paura perchè il virus non scherza e porta alla morte, soprattutto perchè i posti di terapia intensiva stanno per esaurirsi e chi va incontro a crisi respiratoria, rischia di non essere curato e di morire in modo piuttosto orribile, di soffocamento.

Tutti invitano a star a casa, a volte anche esagerando perchè una passeggiata o una corsetta, se fatte con precauzioni, mantenendo distanze di sicurezza, non dovrebbero comportare pericoli e invece contribuiscono a fortificare il sistema immunitario oltre ad allentare la tensione e l'angoscia.

Io credo che il posto più pericoloso sia l'ambiente chiuso dei supermarket frequentatissimi, dei treni, bus, tram e fabbriche ed il movimento in questi posti dovrebbe essere limitato per far scendere il rischio di contagio.

Tutti dovrebbero indossare obbligatoriamente le mascherine ed i guanti e la spesa dovrebbe essere settimanale per nucleo famigliare con tessera di controllo.
Infatti ci sono molti che si recano giornalmente al supermarket, magari per comprarsi solo il pane o il latte fresco e per avere un alibi per uscire.
Come i padroni dei cani che essendo giustificati, portano fuori il cane più volte al giorno.
Invece tutti a scagliarsi contro il pensionato o lo studente che si fa il giretto nel bosco, che sale un sentiero di montagna, che percorre le rive solitarie di un fiume come faccio io.

Che poi queste uscite sono sconsigliate, non proibite e quando lo saranno, allora tutti dovranno stare finalmente a casa!
Io farei chiudere tutte le fabbriche, eccetto quelle della filiera alimentare perchè risulta che il 40% degli italiani continui a girare secondo un controllo effettuato c coi telefonini.

Non è possibile fermare il contagio se solo il 60% rimane a casa ed il 40% gira.
Sicuramente non si potrà arrivare al blocco totale, ma permettendo l'uscita ai lavoratori della filiera alimentare e dei servizi essenziali, si dovrebbe arrivare ad un blocco di circa il 90% che allora sarebbe sufficiente a fermare il contagio a differenza di oggi.

I numeri sono ancora in salita e probabilmente continueranno ad esserlo ancora per qualche giorno perchè solo verso il 5 marzo è iniziato il blocco parziale del paese e dunque oggi contiamo gli infettati del periodo precedente.

C'è tanta preoccupazione per gli risvolti economici della pandemia. Le borse sono crollate nonostante le misure adottate da molti governi, in prima linea quello USA e tedesco che hanno stanziato cifre enormi, mentre il nostro si è limitato a soli 25 miliardi.

Adesso Trump vuole stanziare un trilione di dollari, dopo una prima misura di 700 miliardi e ciononostante la borsa americana ha già perso il 30%, ma era in bolla da tempo, essendo arrivata quasi a 30.000 punti dai minimi di 5.000 successivi alla crisi del 2008.

la Germania vuol stanziare 550 miliardi, la Spagna 200 e si aspettano le misure della Francia e del Giappone, mentre il nostro governo sostiene che i 25 miliardi creerebbero un flusso di 350 come a dire che avrebbero un effetto moltiplicatore di 14 ma io ci credo poco dato che la maggior parte non è costituita da denaro fresco immesso nel sistema, ma di esenzioni o sospensioni di tasse o da crediti di imposta che non dovrebbero indurre a spendere di più.

Quello che possiamo certamente dire è che questo virus benchè pericoloso, non sarebbe tale se non ci fosse il problema della mancanza di posti di terapia intensiva.
L'Italia dispone di circa 6.000 posti, ma avrebbe bisogno di molti di più e solo l'assenza di questi, fa salire la pericolosità di questa pandemia, dato che chi va in crisi respiratoria, non viene assistito e rischia di morire per soffocamento in quanto i polmoni vengono invasi da muco e non permettono l'ingresso dell'ossigeno.

Tutti i paesi chiudono le frontiere in modo anche esagerato perchè alcuni non fanno transitare i camion che trasportano le merci e questo impedisce il commercio e la fornitura di beni a volta essenziali.
Si spera che la UE decida per tutti e faccia adottare misure uguali che non impediscano il movimento di persone, merci e capitali che sono i caposaldi su cui si è fondata l'unione.
Inoltre bisognerebbe che la UE fosse più solidale, non solo a parole, ma nei fatti perchè ci sono paesi che hanno addirittura bloccato il passaggio frontaliero di partite di mascherine già ordinate e pagate.

Speriamo bene, che questa pandemia si risolva presto e che questo brutto periodo rimanga solo il ricordo di un triste periodo, come un incubo notturno che ci sveglia ma che la mattina dopo viene già dimenticato.

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