Io sono profugo istriano e per due anni ho vissuto in un campo profughi, sull'altopiano carsico sopra Trieste, la città italiana al confine con la Slovenia e grande porto italiano, un tempo porto dell'impero austro-ungarico.
Nel 1956 molti profughi emigravano in Australia, Canada o Stati Uniti perchè c'era poco lavoro e anche la mia famiglia aveva deciso per quella scelta, però in quell'anno il transatlantico italiano Andrea Doria diretto verso New York, fu speronato da una nave svedese e affondò nei pressi della costa americana e ci furono oltre una cinquantina di morti.
Questo incidente spaventò i miei genitori che decisero di rimanere in Italia.
Mi son sempre chiesto cosa sarebbe stato della mia vita se fossi emigrato negli USA. Magari sarei diventato come Joe Bastianic, anche lui e la sua famiglia profughi istriani che invece partirono e fecero fortuna.
Da noi si dice "trovare l'America".
Ma quanti son riusciti a "trovare l'America" in America?
Ricordo che durante uno dei miei tre viaggi negli USA (che sono un bel paese nel quale mi son trovato molto bene), ho conosciuto in aereo un americano seduto accanto a me che veniva in vacanza in Italia.
Io invece ero di ritorno da un viaggio negli USA di sei settimane da costa a costa e lui veniva in Italia per soli dieci giorni. Mi disse che quelle erano le sue ferie annuali e quando venne a sapere che io godevo di quel lungo periodo, rimase a bocca aperta.
Più avanti negli anni appresi che la sanità negli USA costa molto e se non hai un'assicurazione che a volte costa anche mille dollari al mese, rischi di non essere curato e di morire.
Io invece non ho mai pagato niente per le mie quattro operazioni chirurgiche ed anche le recenti cure a seguito di un tumore intestinale che mi fu diagnosticato quattro anni fa. Continuo a fare esami e controlli ogni sei mesi e non pago niente.
Prendo una pillola costosa per un altro problema e per le 4 scatole che ritiro in farmacia, il cui prezzo originale è di 50 euro, pago solo 4 euro.
Ho fatto varie visite specialistiche prenotandole qualche settimana prima, pagando un ticket di circa 50 euro, ma per altre patologie niente.
Ho letto che l'ex presidente degli USA Barack Obama finì di pagare i suoi debiti universitari solo qualche anno prima dell'elezione e che un anno di frequentazione ad una buona università americana può costare anche più di 50.000 dollari.
In Italia una buona università privata come la Bocconi di Milano costa intorno ai 10.000 euro annuali, ma una buona università pubblica come la Statale di Milano costava fino a pochi anni fa circa 2.000 euro annuali, oggi di più perchè la tassa è legata al reddito famigliare, ma in ogni caso non oltrepassa circa 6.000 euro annuali.
Insomma ci sono differenze enormi con gli USA che giocano a favore dell'Italia.
Io ho lavorato 36 anni in una grossa banca italiana e sono andato in pensione a 57 anni, ricevendo una pensione netta di 1700 euro, inferiore al mio ultimo stipendio di soli 170 euro.
Oggi si va in pensione più tardi, in media a 65 anni, ma l'importo della pensione è sempre piuttosto alto e si avvicina ancora a quello dello stipendio anche se in futuro si sa che sarà molto più basso.
Ho potuto viaggiare intorno al mondo per tutti i 36 anni del mio lavoro, visitando 70 paesi, mi son comprato una villetta con giardino e box e altri quattro piccoli appartamenti di cui ho affittato tre che mi danno una rendita pari alla pensione.
Ho mantenuto assieme a mia moglie la figlia oggi trentenne che ha studiato all'università di Milano e adesso a Berlino dove studia per un'altra specialità.
E' vero che sono una persona parsimoniosa e molto accurata nello spendere, però non mi sono fatto mancare niente.
Per anni ho guidato un'ottima Audi 80 tedesca nuova mentre prima e dopo mi sono accontentato di piccole utilitarie italiane più adatte per l'intenso traffico italiano ed il costo della benzina alto per le varie accise statali.
L'Italia è il paese della buona cucina, della moda, dell'arte e storia e direi la culla della civiltà occidentale assieme alla Grecia.
Gode di un ottimo clima temperato con inverni miti ed estati non eccessivamente calde. Non abbiamo tifoni, tornadi e uragani, al massimo qualche settimana di pioggia intensa che può provocare danni e purtroppo a volte i terremoti.
L'Italia, nonostante la presenza della mafia, soprattutto al sud è un paese sicuro e non c'è pericolo a girare anche di sera.
Abbiamo problemi con i ladri che entrano a rubare nelle case o fanno gli scippi nei mezzi pubblici di trasporto, ma personalmente non sono mai stato vittima di tali inconvenienti, quindi forse non sono tanto diffusi oppure sono fortunato.
Abbiamo una ricca vita culturale con tanti eventi e festival tradizionali, sportivi, folcloristici, carnevaleschi, cinematografici, teatrali, ecc..
L'Italia ha belle montagne sia per gli sport invernali sia per i trekking estivi, tanti splendidi laghi e tantissimi litorali, belle spiagge e isole dove trascorrere le vacanze e poi abbiamo città d'arte come Roma, Firenze, Venezia, Verona, ecc.molto conosciute e visitate da milioni di turisti al punto che il turismo è la prima industria del paese e solo la Francia ospita più visitatori di noi.
Sembra che oltre il 50% dell'arte mondiale si trovi in Italia ed abbiamo il record di presenza di siti protetti dall'UNESCO e patrimonio mondiale dell'umanità.
Basta spostarsi di poche decine di chilometri e si incontrano paesaggi, dialetti, e cucine diverse, non come gli USA dove si percorrono migliaia di km con lo stesso paesaggio, gli stessi fast food, la stessa lingua e pochissime vestigia storiche e culturali.
Naturalmente ci sono anche problemi come l'alto tasso di disoccupazione giovanile e molti giovani diplomati e laureati sono costretti a emigrare per trovare un buon lavoro.
Un altro grosso problema è l'instabilità politica per cui cambiamo spesso governo, non riusciamo a fare riforme e programmazioni.
Devo dire che la mia generazione (sono nato nel 1950) è stata fortunata, col posto fisso, buon stipendio e condizioni di lavoro che oggi si sono ridotti molto per colpa della globalizzazione ed il trasferimento di tante aziende italiane all'estero dove han trovato un costo del lavoro inferiore.
Ciononostante la qualità della vita, se si tiene conto di tutto e non solo del reddito, è una delle migliori al mondo, per cui mi azzardo a dire che forse ho avuto fortuna a non emigrare negli Stati Uniti e che ho trovato l'America in Italia.
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