Monday, March 23, 2020

ITALIA CHIUSA PER IL CORONAVIRUS

Il governo Conte finalmente si è deciso a chiudere le fabbriche italiane ed altre attività per ridurre al minimo il movimento degli italiani e cercare di arrestare il contagio che ha superato le 50.000 persone e oltre 5.000 morti, record mondiale quest'ultimo anche se i numeri cinesi di soli 3.000 morti sono poco realistici.

Secondo molte fonti sarebbero invece circa 400.000 e secondo altri addirittura intorno agli 8 milioni, tanti sono gli abbonamenti di smartphone disdettati fra gennaio e febbraio ed è da notare che i cinesi li usano molto più di noi in quanto fungono anche da carta di credito o debito e pagano anche le piccole spese con questo mezzo.

Ci sono state polemiche fra Conte e Fontana, governatore della Lombardia per le misure restrittive che quest'ultimo reclamava dal governo e che lui ha anticipato per qualche ora, ma non poteva farlo prima, visto che gli era concesso?

Insomma entrambi han sbagliato a ritardare queste misure che avrebbero risparmiato molte vite e limitare il contagio, abbiamo perso settimane e forse almeno un mese in questa assurda attesa, mentre di giorno in giorno i numeri dei contagi e dei morti salivano.

Proprio ieri invece, per la prima volta i numeri han cominciato a scendere, io presumo per effetto del primo decreto di due settimane fa che aveva obbligato gli italiani a rimanere a casa.

Adesso non si può uscire neanche per la passeggiata e corsetta, ma solo per la spesa, per andare in farmacia, dal dottore o a lavorare, per i pochi che ancora lo fanno ed essenzialmente sono quelli della catena alimentare e farmaceutica e dei servizi essenziali.

Nel pianeta già un miliardo di persone sono recluse in casa.
Molti paesi vedono salire il numero dei contagiati e morti e si avvicinano a quelli italiani, soprattutto la Spagna, gli USA, la Germania e l'Iran.

Ma anche altri finora poco colpiti si stanno preparando per la chiusura e sono soprattutto la Turchia e l'India. Gli indiani han preso d'assalto i treni in partenza dalle grosse città per tornare al paesello d'origine ed è quello che è avvenuto tempo fa da noi quando molti meridionali residenti al nord son tornati al sud portando il contagio ai loro parenti e amici.

Adesso il nuovo decreto prevede la proibizione di spostarsi dal comune dove si vive e così ieri sera ben 120 persone sono state rimandate indietro alla stazione centrale di Milano mentre stavano prendendo la Freccia Rossa verso il centro-sud.

La Basilicata e la Calabria hanno chiuso i confini regionali temendo questi arrivi per il fatto che le loro strutture ospedaliere non reggerebbero neanche di fronte ad un modesto aumento di contagi.

Adesso la nuova emergenza è la crisi economica che sta arrivando ed è stata anticipata dal crollo delle borse che hanno perso oltre il 30% dai massimi di fine febbraio.
La Confindustria ha quantificato la perdita in 100 miliardi al mese, pari al 70% del totale di PIL.

Gli USA, dopo un primo stanziamento di circa 900 miliardi di dollari, pare vogliano aumentarlo a circa 4.000, ma ci sono contrasti col partito democratico che ritiene che questi aiuti vadano più a favore delle imprese che dei cittadini americani.

E c'e' da meravigliarsi? Sicuramente Trump sta dalla parte dei ricconi par suo anche se poi fa discorsi populisti che solo gli ingenui possono ritenere veritieri.

In Italia sono arrivati medici cinesi e tonnellate di materiale sanitario e adesso anche la Russia ci invia virologi e aerei cargo pieni di materiale utile per affrontare questa epidemia.
Arrivano anche medici cubani che si occuperanno di gestire alcuni ospedali.

I cinesi hanno già affermato che si fa poco per frenare i contagi e ci hanno dato i loro consigli che difficilmente seguiremo e sono quelli di andare casa per casa a rilevare la temperatura degli italiani per trovare gli infetti da separare dalle famiglie e da inviare nei lazzaretti.
Invitano anche all'uso obbligatorio delle mascherine e guanti anche dentro casa e di separare medici e infermieri dalle loro famiglie.
Anche i movimenti per la spesa dovrebbe essere limitati e le forniture, incluse quelle medicinali dovrebbero essere recapitate a casa da apposite squadre che si dovrebbero occupare anche della spazzatura.
Questo è il metodo cinese adottato nella provincia di Wuhan e che ha funzionato come il nostro a Codogno e Vo Euganeo, peccato che non si sia voluto copiare anche nel resto d'Italia o almeno nelle tre regioni maggiormente colpite.

Pare invece che il governo sia più interessato al metodo sud-coreano che è riuscito a bloccare il contagio inseguendo gli infetti ed i contatti attraverso una app che adesso è disponibile anche da noi.
Credo però che sia poco realizzabile in Italia che ha innumerevoli infetti e tanti focolai che oramai sono difficilmente rintracciabili.

Infine c'è il sistema dell'immunità di gregge che prevede di lasciar libera la diffusione, sapendo che ci van di mezzo gli anziani, ma in compenso non si blocca l'economia del paese.
Questo sistema era stato scelto tempo fa da Boris Johnson, leader britannico ma poi cambiò idea e si è adeguò al nostro sistema come la Germania di Angela Merkel che pare volesse seguire all'inizio quella teoria.

Adesso sembra che solo l'Olanda del premier Mark Rutte sia intenzionato a seguire questa via, non senza enormi rischi perchè è chiaro che il virus farebbe molti morti prima di arrestarsi in quanto non ci sono posti di terapia intensiva sufficienti a curare i malati che andassero in crisi respiratoria.

Questa pandemia sta causando la sospensione della globalizzazione e del commercio mondiale, mette in crisi le economie di tutti i paesi e quando sarà finita, si spera prima possibile, la ripartenza sarà lenta e difficile e avrà lasciato sul campo un'infinito numero di imprese e fatto perdere milioni di posti di lavoro.
Ci sarà bisogno di helicopter money per stimolare di nuovo la domanda e fare in modo che la gente riprenda a consumare e far produrre le fabbriche.

Tutte le attività non essenziali rischiano una lunga e sofferta crisi e le banche centrali dovranno iniettare molta liquidità al sistema per farlo sopravvivere e ripartire.
La mia preoccupazione è questi trilioni di dollari ed euro vadano solo a beneficio delle banche per comprare titoli di stato o speculare in borsa, piuttosto che dare credito alle imprese ed ai cittadini.
Per questo motivo ogni paese dovrebbe piuttosto fornire grossi mezzi a importanti banche pubbliche come la nostra Cassa Depositi e Prestiti che è quella più adatta a sostenere le imprese e perfino a rilevarle in caso di grossa crisi.

Al momento la Federal Reserve americana pare intenzionata a pompare ingenti quantità di mezzi ed anche la BCE, dopo l'iniziale straziante comunicato della sua presidentessa Christine Lagarde che fece crollare le borse europee e la nostra di ben il 17%, record di sempre.

Dopo invece, pressata e criticata da tutti, ha cambiato atteggiamento e promesso di pompare ingenti importi nel sistema e la UE ha  sospeso i parametri europei di deficit e di debito pubblico rapportato al PIL.
La Germania sembra intenzionata a stanziare circa 900 miliardi di euro e noi finora solo 25, purtroppo il nostro debito supera il 135% del PIL mentre quello tedesco solo il 60% per cui loro si possono permettere questi grossi aiuti quando invece noi dobbiamo essere più prudenti.

 Se esageriamo, rischiamo il rischio di trovarci in casa la troika che ci imporrebbe tasse infinite, calo dei servizi sociali e vendita di asset pubblici che magari finirebbero in mani straniere.

Bisogna aiutare le imprese italiane ed i cittadini, non le banche italiane furbette e poi non indebitarsi troppo perchè i debiti restano, bisogna pagare gli interessi e finita la tempesta, ci verrebbe chiesto il conto. 

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