Tuesday, February 06, 2007

LA FAMIGLIA KENNEDY

prendendo spunto dal film Bobby
ma non voglio parlare del brutto film appena visto
son tornato indietro di 40 anni
ricordo quando a scuola la prof di italiano scoppiò a piangere
perchè aveva appena saputo dell'assassinio di Martin Luther King
e dopo qualche tempo il 16 giugno del 1968 a 40 giorni
dal maggio francese che innescò il 68 europeo
(negli USA era iniziato l'anno prima all'Università di Berkeley,S.Francisco)
venne assassinato Bob Kennedy che aveva suscitato in tutti noi giovani
grandi speranze di rinnovamento e la fine di quella guerra assurda
che suo fratello John F.Kennedy aveva iniziato qualche anno prima.

Perchè venne ucciso John F.Kennedy?
Probabilmente perchè si opponeva all'argamento di quella guerra assurda che lui aveva iniziato. Appena scomparso, venne eletto il suo vice presidente Lyndon Johnson
che allargò alla grande quella guerra, con l'escalation che portò l 'esercito americano presente in Vietnam da poche decine di migliaia a ben 600.000 !!!

Allora partivano per la guerra giovani neri e portoricani e ragazzi di 18/19 anni di leva
costretti a partire per una guerra assurda e a ritornare a casa nei sacchi di plastica.

Nel 1968 Bob Kennedy, ex ministro della giustizia, vinse le primarie in California e si apprestava a vincere definitivamente a Chicago quando venne assassinato all'hotel Ambassador di L.A. appena concluse le primarie vittoriose.
Così venne eletto Richard Nixon che aveva perso 8 anni prima per pochi voti proprio contro John F.Kennedy. Nixon, repubblicano condusse la guerra per altri 7 anni e alla fine, convinto che il popolo americano era tutto contro quella guerra e che il suo partito avrebbe perso le elezioni se avesse insistito, decise col suo segretario Kissinger a firmare la pace con la Cina e quindi col paese vincitore, il Vietnam.

Anche Nixon dovette pagare il suo prezzo per questa decisione che non piacque ai produttori d'armi californiani che gliela fecero pagare con l'impeachment
e le dimissioni del caso ridicolo del Watergate, una bufala creata ad arte per farlo cadere come la storia della stagista con Clinton, colpevole di voler attaccare le compagnie assicuratrici americane con il suo tentativo di creare una sanità pubblica e la sua contrarietàa scatenare qualche guerra.

Alla fine finì anche lui per farne una contro la Serbia. Per concludere il capostipite della famiglia Kennedy, irlandese d'origine era il vecchio Joseph, un signore che si era arricchito durante il proibizionismo trafficando con l'alcol.
Prima della caduta della borsa del 1929, vendette tutte le sue azioni e fu uno dei pochi che si salvò e rimase ricco e potente.
Si narra che entrando alla Borsa, chiese ad un lustrascarpe nero di lucidargli le scarpe, lasciando una mancia.
Il ragazzo la rifiutò dicendo che aveva guadagnato parecchi soldi in borsa. Il vecchio capì l'assurdità dell'andamento borsistico gonfiato, entrò e vendette tutto.
Da ciò la ricchezza dei Kennedy. John F.Kennedy non fu quel grande presidente che molti credono, fu proprio lui a iniziare la guerra col Vietnam con un pretesto inventato, l'incidente di Tonchino.

Ma fu ancora più deleterio quando con lui rischiammo la Terza Guerra Mondiale e la distruzione del pianeta in occasione della crisi di Cuba.
I russi avevano puntato dei missili sugli USA a Cuba. Quando gli americani se ne accorsero coi satelliti e aerei, imposero il blocco navale a Cuba e diedero un ultimatum alla Russia.
Si rischiò veramente la fine perchè allora gli arsenali erano pieni di testate nucleari che potevano partire e innestare una guerra senza vinti e vincitori.
Non dico che gli USA non dovevano reagire alla minaccia dei missili, ma non in quel modo. Se il leader non fosse stato il mite Kruscev, ma Stalin o uno dei dirigenti successivi, saremmo arrivati al disastro totale.
I russi smantellarono i missili e tutto rientrò, ma vi assicuro che passammo settimane di terrore.

Di Kennedy si ricordano due frasi: "Ich bin ein Berliner", sono un berlinese, quando nella città tedesca circondata da blocco stradale all'interno della DDR vi si recò in volo e garantì l'aiuto ed il soccorso per la città minacciata.

Un'altra frase: non chiedetevi cosa può fare lo Stato per voi, ma cosa potete fare voi per lo Stato. Cercò anche di dare più diritti civili ai neri.
Il fratello Bob, ministro della giustizia fu forse più determinato di lui a portare avanti queste leggi per l'uguaglianza e cercò anche di combattere la mafia americana, tanto che fecero girare la voce che fu fatto assassinare proprio dalla mafia.

Io ne dubito. Forse la mafia premette il grilletto attraverso il killer, ma i mandatari furono i signori della guerra.
Quella guerra assurda che durò ben 15 anni dal 1960 al 1975 e che fece guadagnare fior di miliardi ai produttori di armi e procurò migliaia di morti fra i giovani americani e la distruzione di un intero paese, il Vietnam.

Oggi, a distanza di 40 anni siamo in una situazione analoga: gli USA stanno distruggendo l'Iraq con un'altra guerra assurda da cui non si vede via d'uscita. Gli americani sono contro questa guerra come durante l'altra ma hanno bisogno del cambio presidenziale. Hillary Clinton, probabile prossima presidente o Rudolph Giuliani, il candidato Repubblicano dovranno trovare una soluzione onorevole e pratica.

Chissà se i guerrafondai prepareranno un' attentato anche a loro!
Oggi bisognerebbe chiedersi da chi la signora Hillary Clinton ha raccolto 100 milioni di dollari per la prossima campagna elettorale forse vincente.

Rispondendo a questa domanda si può capire come sarà la sua politica. Almeno i Kennedy avevano i soldi propri, guadagnati con l'alcol e non avevano bisogno di accontentare le multinazionali finanziatrici della campagna elettorale!

Il sistema elettorale americano ha questo difetto essenziale.
Farsi eleggere costa centinaia di milioni di dollari che vengono perlopiù pagati dalle multinazionali che poi pretendono favori: guerre, aggressione economica, campo libero nelle loro spregiudicate politiche e niente per i poveri cittadini.

Bisognerebbe cambiare questo sistema perverso!

1 comment:

Anonymous said...

buona analisi ma nel giudicare i Kennedy (che non erano certamente degli stinchi di santo) dovresti tener conto che anche il presidente degli USA non ha tutti quei poteri che noi gli attribuiamo: non e' facile contrastare le forze economiche e militari... oggi queste stesse forze hanno messo su Bush, che secondo me e' un pampel al quale fanno fare cio' che vogliono !