I poteri forti cercheranno di far saltare il premier diventato troppo pericoloso per l'equilibrio politico, economico e sociale del paese.
Verrà fuori un nuovo faldone giudiziario molto compromettente con prove evidenti ed inequivocabili circa certe sue prestazioni del passato.
Confindustria, Vaticano, famiglia Agnelli, la Francia che detiene un quarto del nostro debito pubblico pari a circa 400 miliardi di euro, non potranno tollerare il crollo dei titoli che detengono in portafoglio che sarebbe inevitabile in caso di elezioni anticipate e del collasso del paese con conseguenti forti perdite finanziarie ed economiche per i maggiori detentori della ricchezza del Bel Paese.
Verrà istituito un governo tecnico-istituzionale che procederà alla riforma elettorale, ad una nuova e pesante finanziaria per ridare fiducia ai mercati ed alcune misure per rilanciare l'economia agonizzante del paese.
Dopo ciò i rischi di un attacco pesante della speculazione si ridurranno anche in vista della fine del berlusconismo.
Ritengo che il premier si ritirerà a vita privata e piano piano il suo partito subirà uno sfaldamento ed i suoi elettori convoglieranno verso il nuovo partito di centro, la coalizione di Fini, Casini e Rutelli.
Questo partito andrà al potere per i prossimi anni mentre il centro sinistra continuerà a sprecare tante occasioni, causa le divisioni ed i particolarismi dei suoi esponenti più in vista, fino all'arrivo lontano di un nuovo leader carismatico cui toccherà il rilancio che avverrà solo nell'arco dei prossimi dieci anni.
No comments:
Post a Comment