parlo di politica ed attualità, credo in modo anticonformista. Posso piacere o no, spero mi si riconosca la passione e la coerenza
Monday, April 30, 2007
FEDERALISMO
http://www.repubblica.it/2007/04/sezioni/economia/conti-pubblici-40/piano-tasse/piano-tasse.html
ci vogliono far credere che fanno il federalismo fiscaleINVECE E'UNA TRUFFA!!
in quanto gli enti locali (Regioni, Provincie e Comuni) per finanziarsi oltre alle attuali addizionali, potranno istituire nuovi tributi AUMENTANDO PERTANO LA PRESSIONE FISCALE GIA'ALTISSIMA
lo Stato CENTRALE parassita CONTINUERA' A TENERSI TUTTI I SOLDI
SENZA DARCI QUASI NIENTE dato che regalando soldi ad una massa di lavativi che aumentano sempre di più e si aumentano continuamente le laute prebende
gli enti locali che sono quelli che ci danno la gran parte dei servizi sono costretti ad elemosinare addizionali, inventarsi debiti che vanno ad ingrossare quegli enormi dello stato centrale
adesso potranno istituire qualche tassa in più
IO SONO CONTRO LE TASSE CHE PAGHIAMO ALLO STATO CENTRALE CHE NON SERVE A NIENTE E SONO FAVOREVOLE A DARE QUASI TUTTI I NOSTRI SOLDI SOLO AGLI ENTI LOCALI trasferendo a questi tutti i servizi e compiti che a Roma non sanno e non vogliono far funzionare
un piccolo appannaggio al Presidente della Repubblica ed alcune istituzioni centrali come la Corte dei Conti, il Consiglio Superiore della Magistratura, la Corte Costituzionale e BASTA
Il Parlamento nazionale deve chiudere i battenti
non ci serve quella pletora di parassiti che vanno in Parlamento una volta su venti e quando vanno sono quattro gatti che parlottano fra di loro mentre lo scemo di turno parla a vanvera e nessuno lo ascolta
NON SANNO FARE LE LEGGI CHE SERVONO ALLA GENTE
ma continuano a fare leggi elettorali, fondare nuovi partitiperdere tempo discutendo del sesso degli angeli e litigando fra di loro in una girandola infinita mentre il paese deve arrangiarsi e barcamenarsi fra le tante caz.za.te che si inventano quei signori che mettono solo il bastone fra le ruote a chi vuol lavorare e intraprendere
CI VUOLE UN FEDERALISMO REALE CON TRE STATI
NORD, CENTRO E SUD OGNUNO SI REGOLA DA SE'
E GLI STATI PIU'RICCHI AIUTANO QUELLO PIU'POVERO (IL SUD)
MA SENZA LA PIOGGIA INFINITA CHE VA NELLE TASCHE DELLA MAFIA POLITICA
Queste misure annunciate invece sono l'ennesima truffa a danno del popolo italiano!
Friday, April 27, 2007
TUTTO CINEMA
LA MASSERIA DELLE ALLODOLE
fratelli Taviani ci portano a cento anni fa, prima della prima guerra mondiale in Turchia orientale, terra abitata dalla comunità armena che viene massacrata dai turchi prima della conclusione della guerra che porterà la sconfitta degli imperi centrali cui la Turchia fu alleata e perdente
così la famiglia armena, rifugiata nella casa di campagna dove si rifugia viene massacrata ed in parte deportata nelle lunghe colonne di povere donne che andranno a morire di fame e sete e a volte bruciate vive se in fuga, in direzione di Aleppo allora turca
un'ingiustizia nei confronti degli armeni mai resa e ripetuta ai curdi in epoca successiva e che ci pone l'interrogativo: possiamo far entrare in Europa un tal paese? è una questione turca o una questione islamica? rischieremo anche noi di fare siffatta fine? provate a chiederlo ai berberi del Nord Africa!
la storia privata è piuttosto banale e trattata malino se non fosse per il tema storico, non sarebbe un film da ricordare
LE VITE DEGLI ALTRI
fratelli Taviani ci portano a cento anni fa, prima della prima guerra mondiale in Turchia orientale, terra abitata dalla comunità armena che viene massacrata dai turchi prima della conclusione della guerra che porterà la sconfitta degli imperi centrali cui la Turchia fu alleata e perdente
così la famiglia armena, rifugiata nella casa di campagna dove si rifugia viene massacrata ed in parte deportata nelle lunghe colonne di povere donne che andranno a morire di fame e sete e a volte bruciate vive se in fuga, in direzione di Aleppo allora turca
un'ingiustizia nei confronti degli armeni mai resa e ripetuta ai curdi in epoca successiva e che ci pone l'interrogativo: possiamo far entrare in Europa un tal paese? è una questione turca o una questione islamica? rischieremo anche noi di fare siffatta fine? provate a chiederlo ai berberi del Nord Africa!
la storia privata è piuttosto banale e trattata malino se non fosse per il tema storico, non sarebbe un film da ricordare
CENTOCHIODI
Ermanno Olmi ci vuol lasciare con questo bel ultimo film in cui se la prende con i libri e la cultura in generale Raz Degan interpreta bene (a parte la viziata Barale, è uno giusto che vive viaggiando come backpacker, facendo l'artista e confrontandosi con l'ambiente circostante) la parte di un professore di filosofia che disgustato dalla cultura, inchioda i libri antichi della biblioteca universitaria e si rifugia in un casolare disabitato e dismesso lungo il delta del Po'dove vive in mezzo ad una piccola comunità di vecchi simpatici e burloni un libro non vale un caffè bevuto in compagnia di un amico lui ritrova la sua vita, abbandonata per troppi anni spesi fra lezioni e pubblicazioni purtroppo la spietata società si riprende tutto e lo costringe a sparire per sempre bello e da meditare
300
colosso americano, ricco di effetti speciali e trucchi al computer che racconta l'impresa di 300 spartani, comandati dall'eroico re Leonida che riescono a fermare un esercito immenso di persiani alla Termopili. Muoiono tutti dopo una resistenza estrema ed eroica, ma le loro gesta inducono i greci a coalizzarsi e difendere vittoriosamente la Grecia dalla pericolosa invasione persiana.
Il film è un tripudio di sangue, violenza e duelli spettacolari con molti primi piani, luce particolare e colori stinti. Gli spartani sono comparse superpalestrate che mettono in evidenza la muscolatura e la prestanza fisica.
Il regista induce in rappresentazioni esagerate del monarca persiano, visto come un gigante che arriva sopra un trono gigante, un greco gobbo traditore, un orribile soldato persiano gigante, elefanti enormi, un rinoceronte dalle fattezze impossibili, un lupo orribile da fiaba e maschere incredibili dei soldati persiani in confronto alla pressochè nudità di quelli greci
Quell'evento fece cambiare il corso della storia, impedendo agli asiatici di conquistare l'occidente e dimostra che niente è impossibile quando si crede nella propria impresa.
Film da consigliare a chi ama la violenza, gli effetti speciali e le nuove tecniche cinematografiche. Di arte, recitazione, c'è ben poco.
THE QUEEN E L'ULTIMO RE DI SCOZIA
colosso americano, ricco di effetti speciali e trucchi al computer che racconta l'impresa di 300 spartani, comandati dall'eroico re Leonida che riescono a fermare un esercito immenso di persiani alla Termopili. Muoiono tutti dopo una resistenza estrema ed eroica, ma le loro gesta inducono i greci a coalizzarsi e difendere vittoriosamente la Grecia dalla pericolosa invasione persiana.
Il film è un tripudio di sangue, violenza e duelli spettacolari con molti primi piani, luce particolare e colori stinti. Gli spartani sono comparse superpalestrate che mettono in evidenza la muscolatura e la prestanza fisica.
Il regista induce in rappresentazioni esagerate del monarca persiano, visto come un gigante che arriva sopra un trono gigante, un greco gobbo traditore, un orribile soldato persiano gigante, elefanti enormi, un rinoceronte dalle fattezze impossibili, un lupo orribile da fiaba e maschere incredibili dei soldati persiani in confronto alla pressochè nudità di quelli greci
Quell'evento fece cambiare il corso della storia, impedendo agli asiatici di conquistare l'occidente e dimostra che niente è impossibile quando si crede nella propria impresa.
Film da consigliare a chi ama la violenza, gli effetti speciali e le nuove tecniche cinematografiche. Di arte, recitazione, c'è ben poco.
UNO SU DUE
buon film di Eugenio Cappuccio con Fabio Volo, Anita Caprioli e Ninetto Davoli
tratta di un trentenne (un ottimo e sempre più bravo Fabio Volo)che causa un malore improvviso viene ricoverato e sottoposto a biopsia per presunto tumore al cervello
in ospedale conosce come compagno di stanza un sessantenne (il grande Ninetto Davoli in una parte insolita nella quale se la cava egregiamente) già malato e con una nuova crisi
tra i due nasce un'amicizia
Volo va in crisi e mette in discussione tutta la sua vita in attesa del responso
ha scontri con la sua compagna, col collega di lavoro e si riavvicina alla sorella trascurata per troppo tempo
e si ritrova ad essere più umano e solidale infatti va alla ricerca della figlia di Ninetto per portarla al suo capezzale dopo anni di separazione
alla fine tutto va bene, ma niente è più come prima! l'importanza della vita, dei rapporti veri, delle persone più care che si scoprono nei momenti del bisogno la malattia che ti ferma e ti costringe a riflessioni per capire il senso della vita, prima di ripartire più forti e veri
IN MEMORIA DI ME
buon film di Eugenio Cappuccio con Fabio Volo, Anita Caprioli e Ninetto Davoli
tratta di un trentenne (un ottimo e sempre più bravo Fabio Volo)che causa un malore improvviso viene ricoverato e sottoposto a biopsia per presunto tumore al cervello
in ospedale conosce come compagno di stanza un sessantenne (il grande Ninetto Davoli in una parte insolita nella quale se la cava egregiamente) già malato e con una nuova crisi
tra i due nasce un'amicizia
Volo va in crisi e mette in discussione tutta la sua vita in attesa del responso
ha scontri con la sua compagna, col collega di lavoro e si riavvicina alla sorella trascurata per troppo tempo
e si ritrova ad essere più umano e solidale infatti va alla ricerca della figlia di Ninetto per portarla al suo capezzale dopo anni di separazione
alla fine tutto va bene, ma niente è più come prima! l'importanza della vita, dei rapporti veri, delle persone più care che si scoprono nei momenti del bisogno la malattia che ti ferma e ti costringe a riflessioni per capire il senso della vita, prima di ripartire più forti e veri
GUIDA PER RICONOSCERE I TUOI SANTI
ennesimo film che ci riporta allo squallore di certa vita americana dei sobborghi di grande città se questa è l'America, è meglio 100 volte il nostro disastrato paese! siccome continuo a non vedere alcun film che propone un tipo di vita normale di quella ambita società, mi chiedo se questo disastro che appare continuamente non sia la norma!
questo discreto film ci propone la storia autobiografica del regista e scrittore Tito Mondiel la sua infanzia e adolescenza in una cittadina alle porte di New York i bulli violenti di quartiere, i ragazzi che muoiono come mosche, che si accoppano l'un l'altro, che finiscono in carcere a vita e quelli che mollano tutto e scappano come lui e dove va un americano in fuga? va sempre in California! a volte tornano però, ma nella fattispecie ritorna 15 anni dopo con un po'di rimorso per aver lasciato i genitori vecchi e malati e scopre che loro non lo hanno dimenticato, anzi lo hanno sempre aspettato; così pure la ragazza amata e l'amico assassino finito in carcere per vendicarlo di uno sgarbo ricevuto insomma lui ha lasciato tutti, ma loro non lo hanno lasciato mai e quindi sono i suoi santi discreto, fa pensare povera America!
BORAT
UNA BOIATA PAZZESCA!!!! La temevo, ma poi alcuni dicevano che era un capolavoro, una satira pazzesca e invece è solo una gran boiata. Bisogna sempre diffidare dei film troppo publicizzati, ma spesso me lo dimentico ed è prevalsa la curiosità
A metà film mi sono addormentato addirittura! Ho avuto problemi a cenare, disgustato da parecchie scene!
'Sto Borat, giornalista Kazako (per forza che quel paese si sia offeso e lo abbia diffidato, si può essere più insultanti di così?) parte alla volta degli USA per un servizio giornalistico su quel paese mitico coast to coast su un ridicolo minipullman in compagnia di due orsi, uno vero e l'altro un kazako ciccione e peloso che si vede nudo a lottare con Borat in posizioni ambigue da New York alla California alla ricerca di Pamela Anderson di cui Borat è innamorato fino a trovarla, venirne respinto e ritornare al suo paese con una prostituta nera che diventa la sua nuova moglie
si vede un'America fatta di rodei, chiese presbiteriane e associazioni religiose che cercano di plagiarlo e convertirlo incontra americani di varie estrazioni che cercano di insegnarli l'American way of life la conclusione è che è meglio il Kazakan way of life? che i due sistemi, così diversi sono in fondo similari? trasgressivo, ironico, cinico, fantasioso, geniale?
no, è solo una BOIATA PAZZESCA! E VOLGARE AL MASSIMO! DI CATTIVO E PESSIMO GUSTO! che ha vinto perfino un Oscar e il Golden Globe e di cui purtroppo vedremo il seguito
Non mi ha fatto neanche ridere, tranne che in un paio di occasioni e perfino i giovani numerosi in sala non lo hanno apprezzato di Cohen non ci libereremo più! purtroppo!
ALPHA DOG
un film di Nick Cassavetes e interpretato tra gli altri da Justin Timberlake, Sharon Stone e Bruce Willis
il film racconta una storia vera un ragazzo di 15 anni viene rapito e poi ucciso da una banda di balordi, dediti al traffico degli stupefacenti
per vendicarsi di un rivale che ha sgarrato gli sequestrano il fratello
il ragazzo in piena crisi adolescenziale non si ribella e vive incuriosito questa esperienza che gli fa conoscere un sistema di vita fatto di ragazze facili, alcol, droga, macchine, piscine
che squallore questa vita sbandierata come se fosse l'unico modo di vivere, purtroppo abbastanza diffuso in quel paese ricco e viziato
THE DEPARTED
Scorsese è un discreto regista ma io non lo amo i suoi soggetti sono sempre storie violente, mafia, polizia corrotta, fanatici,ecc..
in questo ultimo film il regista italo-americano è candidato all'Oscar per la regia
nonostante il notevole cast che comprende Jack Nicholson, sempre bravo anche in questo ruolo di violento capo-mafia, Leonardo Di Caprio al limite della candidatura come protagonista maschile, centrato con l'altro film Blood Diamonds ed un discreto Matt Demon.
I due ragazzi interpretano la parte di due poliziotti appena diplomati di cui uno si infiltra nella mafia per conto della polizia e l'altro si infiltra nella polizia per conto della mafia inoltre si contendono la stessa donna
moriranno tutti, salvo la donna e incluso il capomafia, padrino segreto di uno dei due naturalmente di quello che si infiltra nella polizia
SATURNO CONTRO
Scorsese è un discreto regista ma io non lo amo i suoi soggetti sono sempre storie violente, mafia, polizia corrotta, fanatici,ecc..
in questo ultimo film il regista italo-americano è candidato all'Oscar per la regia
nonostante il notevole cast che comprende Jack Nicholson, sempre bravo anche in questo ruolo di violento capo-mafia, Leonardo Di Caprio al limite della candidatura come protagonista maschile, centrato con l'altro film Blood Diamonds ed un discreto Matt Demon.
I due ragazzi interpretano la parte di due poliziotti appena diplomati di cui uno si infiltra nella mafia per conto della polizia e l'altro si infiltra nella polizia per conto della mafia inoltre si contendono la stessa donna
moriranno tutti, salvo la donna e incluso il capomafia, padrino segreto di uno dei due naturalmente di quello che si infiltra nella polizia
Thursday, April 19, 2007
VIVIAMO IN UNA DITTATURA CORROTTA
è quanto scrive oggi lo stimatissimo Beppe Grillo nel suo blog e come sempre concordo perfettamente con lui
SIAMO della stessa generazione, stesso titolo: RAGIONIERE! per questo sappiamo fare i conti, loro e nostri
FRA DI NOI QUALCHE MILIARDO DI DIFFERENZA NEL CONTO BANCARIO
perchè lui i soldi li ha fatti e li sta facendo sempre più ma son soldi ben guadagnati, onestamente, cercando di insegnare le cose a questo popolo ingenuo e distratto e facendoci anche ridere che fa bene ogni tanto
ci sono invece persone che guadagnano tanto più di lui e non meritano quasi niente, per esempio: i Totti/Del Piero/Ventura/Fazio/Bonolis/veline/nani e ballerine
MA SOPRATTUTTO GLI STRAPAGATI ED INUTILI POLITICI CHE ABBIAMO CHE FANNO SOLO DANNI AL PAESE E PENSANO SOLO A SE STESSI
Fra di loro salvo solo Antonio Di Pietro tutto il resto è da buttare senza distinzioni di parte politica
ecco il blog di Beppe Grillo odierno
Qualcuno ha scritto che se Grillo fa l’economista e Strada il negoziatore significa che i politici sono scomparsi. Che, se sono loro a occuparsi di Telecom e di Afghanistan, allora in Parlamento non c’è più nessuno.
La politica è scomparsa. E’ un dato di fatto. E’ successo come per le mezze stagioni. Non so dirvi quando, ma so per certo che non c’è più.
Si è trasformata in un gran ballo di congressi, nuovipartitidemocratici, vecchiecasedellalibertà, riesumazionidicadaverisocialisti.
Di cose vere, di fatti, non si occupa più nessuno. I politici sono troppo intenti al loro ombelico. Lo guardano e, soddisfatti, lo mostrano ai cortigiani televisivi e lo esibiscono agli impiegati a tempo indeterminato dei giornali.
E’ un mondo a parte, un mondo di fantasmi con lo stipendio e il numero di pregiudicati più alti d’Europa. Ci sarà forse un collegamento? Telecom è solo la punta di un iceberg, la prova provata della mancanza di riferimenti, di un c...o di qualcuno alla guida di questo Paese abbandonato a sé stesso come un cane sull’autostrada.
Un cane che deve anche pagare il pedaggio. Qui chiunque può dire quello che vuole, fare quello che vuole. L’importante è che faccia parte del giro.
L’occupazione di tutti gli spazi di comunicazione da parte di un manipolo di cialtroni può essere definibile con una sola parola: DITTATURA.
E non chiamiamola morbida perchè non lo è, ha i suoi morti ammazzati sul lavoro, i precari, la mancanza di una luce sul domani.
Una lampadina, accendete almeno una lampadina.
La politica che ignora i cittadini ha due sole strade davanti a sé. Essere rimossa o muovere le forze armate. I media oggi stanno legittimando una palese situazione antidemocratica.
L’ordine dei giornalisti va abolito. Istituiamo quello dei leccaculo.
La coda per iscriversi è già chilometrica RESET!!! !-->
Friday, April 13, 2007
LA CINA E' VICINA
VIVO PROPRIO IN MEZZO A CHINATOWN,MILANO
premetto che non ho avuto mai problemi coi cinesi tranne che quei 20/30 che vivono in un piccolo appartamento sopra di me e che entrano ed escono a tutte le ore del giorno e della notte, sbattendo un portone di ferro proprio sotto la mia camera da letto
I cinesi vivono la loro vita in modo appartato rispetto a noi se li fermi per un'informazione (chiedevo loro notizie sul loro Capodanno che ho visto per la prima volta, sfilate con i draghi e banda nostrana dei bersaglieri) sono infastiditi e rispondono a malapena
non gliene frega niente dell'integrazione! fino a due anni fa in via Sarpi c'erano pochissimi negozi cinesi ultimamente li hanno comprati tutti e riciclati ad abbigliamento, valigerie e borse, scarpe e bigiotteria più una serie di negozi dedicati solo a loro (agenzie immobiliari, vendite di giornali cinesi, videocassette,ecc...)
in via Sarpi ho contato da casa mia (a metà della via) fino alla fine: 30 negozi cinesi e 15 italiani e dall'altra parte il rapporto è ancora più favorevole a loro hanno comprato pagando prezzi incredibili vi basta sapere che un negozietto vecchio decrepito di 30 metri quadri è in vendita a 380.000 euro
gran parte dei negozi sono sempre vuoti non capisco come guadagnano e da dove hanno preso i soldi dicono che si tratti di negozi che non vendono ma riclano denaro sporco! ci sono poi, soprattutto nella via perpendicolare, via Bramante, solo negozi di abbigliamento all'ingrosso che sono stati aperti tutti negli ultimi tre anni li passa il tram e non riescono neanche a posteggiare sui marciapiedi perchè la via è stretta e a doppio senso di circolazione mentre in via Sarpi a senso unico, pure stretta
Via Sarpi è una camera a gas con file ininterrotte di auto che vanno da piazza Gramsci a Piazza Baiamonti, con l'autobus 43 quando la mattina del mercoledì e sabato passano i camion della nettezza urbana verso le 7.30 (mentre una volta arrivavano prima e non disturbavano), c'è il caos! le code di auto che si formano!! di giorno lavoro e non vedo, ma pare che i furgoni che scaricano sempre (troppi fuori orario senza rispettare le regole e senza essere multati per troppo tempo) ed i carrettini ora proibiti
RENDEVANO LA VITA IMPOSSIBILE AGLI ABITANTI DELLA ZONA
che infatti hanno protestato vivamente creando l'Associazione Vivi Sarpi, con tanto di bandiera arancione esposta nelle finestre dei più sensibili
la Moratti ha promesso una soluzione prima delle elezioni e poi come sempre accade non ha fatto più niente l'Associazione italiana ha insistito ed ha preteso il rispetto delle promesse allora la signora ha delegato il vicesindaco De Corato che ha emesso il decreto che è alla base della discordia attuale:
con tale decreto viene imposto il traffico limitato ai residenti per un paio d'anni, cui farà seguito la zona pedonale inoltre i vigili stanno informando la popolazione, hanno messo le telecamere e danno le multe a chi non rispetta le regole sulla proibizioni dei carretti e delle ore di carico e scarico i cinesi erano abituati a fare quello che loro pareva e non ci stanno a rispettare le regole, nè vogliono la zona pedonale pensando di vendere meno invece si è visto, per esempio nel vicino Corso Garibaldi che quando la via diventa pedonale, dopo poco vendono di più perchè la gente ha piacere a passeggiare in libertà e fare shopping tranquillamente sono loro che non capiscono queste semplici ovvietà
forse il problema è diverso per i grossisti ma quelli non ci dovevano arrivare in quanto la zona non si presta per questi intasamenti essendo vie strette e densamente abitate che non possono sopportare un ulteriore aggravio di traffico poi si arriva al ridicolo che questi fanno le marce con le bandiere cinesi e rosse come se fossimo in Cina!!!
ha fatto bene la Moratti a dire che non esistono zone franche per l'illegalità purtroppo lo dovevano fare prima, perchè improvvisamente questi non ci stanno a dover rinunciare ai loro comodi si aspetta una legge regionale che prevede lo spostamento obbligatorio dei grossisti in periferia pare che le licenze non abbiano niente a che fare perchè con le attuali leggi c'è stata la liberalizzazione pressochè totale e pertanto ognuno può vendere quello che gli pare! purtroppo sospetto che il Comune alla fine calerà le braghe!
i cinesi hanno preparato a mio avviso questa provocazione per farsi sentire ed ottenere l'annullamento della zona pedonale si sta muovendo anche il primo ministro cinese e Prodi si inchinerà col suo sorriso da curato da campagna cosicchè noi della zona dovremo morire asfissiati (perchè questo è per me il maggior problema) fortunatamente tra un paio di mesi vado in pensione e mi ritiro nella mia casa di montagna a 50 km a nord di Milano
in attesa che arrivi una soluzione di cui dubito l'esito positivo per noi italiani a meno che la Moratti non tiri fuori le palle e diventi la nuova Tatcher italiana in prospettiva di una carriera futura che la vede proiettata a prossima candidata del centrodestra ne vedremo delle belle (non lei, certamente)
la gentile signora cinese col bambino ha assalito i vigili dopo la multa e si è fatta cadere mentre due cinesi la riprendevano hanno inscenato la scena madre e subito dopo sono apparsi 300 cinesi infuriati e violenti che hanno picchiato poliziotti,
vigili e distrutto alcune auto, inclusa quella della polizia insomma penso che era tutto premeditato volevano il caos per rimettere in discussione la decisione recentissima del Comune di rendere la zona pedonale in un paio di anni finirà che questa decisione verrà fatta cadere noi italiani siamo speciali nel calare le braghe a tutti!!!
Ecco cosa scrive oggi Beppe Grillo sul suo famoso blog
COME SEMPRE SONO PERFETTAMENTE D'ACCORDO
La bandiera della Repubblica Popolare Cinese è stata issata su Milano, sventolata dai balconi. La stella a cinque punte su sfondo rosso ha brillato durante una calda giornata di primavera. E’ la vittoria della più importante Chinatown di Europa contro i vigili e la loro volontà di fare le multe. Le forze antisommossa sono intervenute, ma sono state respinte, 14 sono finiti all’ospedale. Alcune auto sono state ribaltate. Anche i cinesi le hanno prese e cinque sono stati ricoverati. Sembra che tutto sia nato dallo zelo di una vigilessa e dalla reazione della comunità cinese. Ma una multa non può scatenare una rivolta. La diversità, la mancata integrazione e le tensioni che durano da anni sì. Via Paolo Sarpi e dintorni sono un ghetto, o meglio un autoghetto. E’ come essere a Pechino, forse meglio. I negozi italiani scompaiono, i vecchi residenti se ne vanno. E’ un’enclave. I ghetti, ce lo insegna la Storia, portano male a chi li abita. Sono centri di solidarietà culturale e etnica. Ma sono isolati, circondati dal mare dei diversi. Mi hanno colpito le tante bandiere cinesi, l’orgoglio di chi le portava. E mi sono chiesto quale significato hanno. Una volta chi arrivava a Milano voleva subito farsi adottare e diventare milanes. Oggi si porta la bandiera da casa. I ghetti sono pericolosi per chi ci vive, odiati da chi li circonda. L’integrazione è l’obiettivo che abbiamo per chi arriva nel nostro Paese? E allora integriamoli e proibiamo i ghetti. In un quartiere non deve poter vivere più di una certa percentuale di nordafricani, di cinesi, di filippini, insieme agli italiani. Lo stesso nelle scuole. E chi arriva deve volersi integrare, imparare la nostra lingua, sventolare la nostra bandiera. O andarsene. L'Italia non ha mai avuto guerre di religione e guerre etniche. Andarsele a cercare è da temerari e anche un po’ da idioti. Fine blog di Beppe
VINKOR: IO VIVO A CHINATOWN DA 14 ANNI CIRCA
da quando sono arrivato i cinesi sono decuplicati per il fatto che hanno gli occhi a mandorla, i cognomi e le facce che si somigliano e per il solito menefreghismo delle autorità hanno lasciato che la popolazione cinese esplodesse fino ad arrivare a tale arroganza se li controllassero veramente, verrebbe fuori che gran parte di loro
SONO CLANDESTINI, ABUSIVI, ARRIVATI CON LA TRATTA DELLA MAFIA CINESE CHE LI FA ARRIVARE A MIGLIAIA, LI USA PER I LORO SERVIZI PAGANDOLI UNA MISERIA O POCO/NIENTE PERCHE' DEVONO RIPAGARE L'ALTO COSTO DELL'ARRIVO E PERTANTO SONO SCHIAVI PER ANNI E CHI SI RIBELLA VIENE FATTO FUORI MA NOI NON NE SAPPIAMO NIENTE PERCHE' NASCONDONO TUTTO
perfino i morti che vengono sezionati dai loro macellai e sciolti nell'acido come da articolo letto pochi giorni fa
INOLTRE CI SONO I GIOVANI RAGI CINESI BENVESTITI CHE VANNO A CHIEDERE IL PIZZO A TUTTI I NEGOZI E CHI NON PAGA SI RITROVA IL NEGOZIO BRUCIATO DUNQUE QUANDO ARRIVANO ANCHE LE MULTE DEGLI ITALIANI, PER LORO E'LA GOCCIA CHE FA TRABOCCARE IL VASO! MA IL PROBLEMA, TUTTO LORO, NON DEVE DIVENTARE IL NOSTRO!!!
Se loro inoltre fanno figli come conigli 1 su 4 nel pianeta è cinese a fronte di un territorio grande ma prevalentemente inospitale, montuoso, desertico, tranne la zona costiera non dobbiamo permettere loro di invadere il mondo con i loro clandestini e merci prodotte con stipendi da 30 dollari al mese senza orari, diritti sociali, ferie e senza il rispetto degli accordi commerciali, dei brevetti e delle regole internazionali io credo che il pericolo giallo non sia un'altra mia ossessione come potrebbe pensare qualcuno, ma una preoccupazione che ho da tempo e della quale ho parlato a lungo nei miei interventi
premetto che non ho avuto mai problemi coi cinesi tranne che quei 20/30 che vivono in un piccolo appartamento sopra di me e che entrano ed escono a tutte le ore del giorno e della notte, sbattendo un portone di ferro proprio sotto la mia camera da letto
I cinesi vivono la loro vita in modo appartato rispetto a noi se li fermi per un'informazione (chiedevo loro notizie sul loro Capodanno che ho visto per la prima volta, sfilate con i draghi e banda nostrana dei bersaglieri) sono infastiditi e rispondono a malapena
non gliene frega niente dell'integrazione! fino a due anni fa in via Sarpi c'erano pochissimi negozi cinesi ultimamente li hanno comprati tutti e riciclati ad abbigliamento, valigerie e borse, scarpe e bigiotteria più una serie di negozi dedicati solo a loro (agenzie immobiliari, vendite di giornali cinesi, videocassette,ecc...)
in via Sarpi ho contato da casa mia (a metà della via) fino alla fine: 30 negozi cinesi e 15 italiani e dall'altra parte il rapporto è ancora più favorevole a loro hanno comprato pagando prezzi incredibili vi basta sapere che un negozietto vecchio decrepito di 30 metri quadri è in vendita a 380.000 euro
gran parte dei negozi sono sempre vuoti non capisco come guadagnano e da dove hanno preso i soldi dicono che si tratti di negozi che non vendono ma riclano denaro sporco! ci sono poi, soprattutto nella via perpendicolare, via Bramante, solo negozi di abbigliamento all'ingrosso che sono stati aperti tutti negli ultimi tre anni li passa il tram e non riescono neanche a posteggiare sui marciapiedi perchè la via è stretta e a doppio senso di circolazione mentre in via Sarpi a senso unico, pure stretta
Via Sarpi è una camera a gas con file ininterrotte di auto che vanno da piazza Gramsci a Piazza Baiamonti, con l'autobus 43 quando la mattina del mercoledì e sabato passano i camion della nettezza urbana verso le 7.30 (mentre una volta arrivavano prima e non disturbavano), c'è il caos! le code di auto che si formano!! di giorno lavoro e non vedo, ma pare che i furgoni che scaricano sempre (troppi fuori orario senza rispettare le regole e senza essere multati per troppo tempo) ed i carrettini ora proibiti
RENDEVANO LA VITA IMPOSSIBILE AGLI ABITANTI DELLA ZONA
che infatti hanno protestato vivamente creando l'Associazione Vivi Sarpi, con tanto di bandiera arancione esposta nelle finestre dei più sensibili
la Moratti ha promesso una soluzione prima delle elezioni e poi come sempre accade non ha fatto più niente l'Associazione italiana ha insistito ed ha preteso il rispetto delle promesse allora la signora ha delegato il vicesindaco De Corato che ha emesso il decreto che è alla base della discordia attuale:
con tale decreto viene imposto il traffico limitato ai residenti per un paio d'anni, cui farà seguito la zona pedonale inoltre i vigili stanno informando la popolazione, hanno messo le telecamere e danno le multe a chi non rispetta le regole sulla proibizioni dei carretti e delle ore di carico e scarico i cinesi erano abituati a fare quello che loro pareva e non ci stanno a rispettare le regole, nè vogliono la zona pedonale pensando di vendere meno invece si è visto, per esempio nel vicino Corso Garibaldi che quando la via diventa pedonale, dopo poco vendono di più perchè la gente ha piacere a passeggiare in libertà e fare shopping tranquillamente sono loro che non capiscono queste semplici ovvietà
forse il problema è diverso per i grossisti ma quelli non ci dovevano arrivare in quanto la zona non si presta per questi intasamenti essendo vie strette e densamente abitate che non possono sopportare un ulteriore aggravio di traffico poi si arriva al ridicolo che questi fanno le marce con le bandiere cinesi e rosse come se fossimo in Cina!!!
ha fatto bene la Moratti a dire che non esistono zone franche per l'illegalità purtroppo lo dovevano fare prima, perchè improvvisamente questi non ci stanno a dover rinunciare ai loro comodi si aspetta una legge regionale che prevede lo spostamento obbligatorio dei grossisti in periferia pare che le licenze non abbiano niente a che fare perchè con le attuali leggi c'è stata la liberalizzazione pressochè totale e pertanto ognuno può vendere quello che gli pare! purtroppo sospetto che il Comune alla fine calerà le braghe!
i cinesi hanno preparato a mio avviso questa provocazione per farsi sentire ed ottenere l'annullamento della zona pedonale si sta muovendo anche il primo ministro cinese e Prodi si inchinerà col suo sorriso da curato da campagna cosicchè noi della zona dovremo morire asfissiati (perchè questo è per me il maggior problema) fortunatamente tra un paio di mesi vado in pensione e mi ritiro nella mia casa di montagna a 50 km a nord di Milano
in attesa che arrivi una soluzione di cui dubito l'esito positivo per noi italiani a meno che la Moratti non tiri fuori le palle e diventi la nuova Tatcher italiana in prospettiva di una carriera futura che la vede proiettata a prossima candidata del centrodestra ne vedremo delle belle (non lei, certamente)
la gentile signora cinese col bambino ha assalito i vigili dopo la multa e si è fatta cadere mentre due cinesi la riprendevano hanno inscenato la scena madre e subito dopo sono apparsi 300 cinesi infuriati e violenti che hanno picchiato poliziotti,
vigili e distrutto alcune auto, inclusa quella della polizia insomma penso che era tutto premeditato volevano il caos per rimettere in discussione la decisione recentissima del Comune di rendere la zona pedonale in un paio di anni finirà che questa decisione verrà fatta cadere noi italiani siamo speciali nel calare le braghe a tutti!!!
Ecco cosa scrive oggi Beppe Grillo sul suo famoso blog
COME SEMPRE SONO PERFETTAMENTE D'ACCORDO
La bandiera della Repubblica Popolare Cinese è stata issata su Milano, sventolata dai balconi. La stella a cinque punte su sfondo rosso ha brillato durante una calda giornata di primavera. E’ la vittoria della più importante Chinatown di Europa contro i vigili e la loro volontà di fare le multe. Le forze antisommossa sono intervenute, ma sono state respinte, 14 sono finiti all’ospedale. Alcune auto sono state ribaltate. Anche i cinesi le hanno prese e cinque sono stati ricoverati. Sembra che tutto sia nato dallo zelo di una vigilessa e dalla reazione della comunità cinese. Ma una multa non può scatenare una rivolta. La diversità, la mancata integrazione e le tensioni che durano da anni sì. Via Paolo Sarpi e dintorni sono un ghetto, o meglio un autoghetto. E’ come essere a Pechino, forse meglio. I negozi italiani scompaiono, i vecchi residenti se ne vanno. E’ un’enclave. I ghetti, ce lo insegna la Storia, portano male a chi li abita. Sono centri di solidarietà culturale e etnica. Ma sono isolati, circondati dal mare dei diversi. Mi hanno colpito le tante bandiere cinesi, l’orgoglio di chi le portava. E mi sono chiesto quale significato hanno. Una volta chi arrivava a Milano voleva subito farsi adottare e diventare milanes. Oggi si porta la bandiera da casa. I ghetti sono pericolosi per chi ci vive, odiati da chi li circonda. L’integrazione è l’obiettivo che abbiamo per chi arriva nel nostro Paese? E allora integriamoli e proibiamo i ghetti. In un quartiere non deve poter vivere più di una certa percentuale di nordafricani, di cinesi, di filippini, insieme agli italiani. Lo stesso nelle scuole. E chi arriva deve volersi integrare, imparare la nostra lingua, sventolare la nostra bandiera. O andarsene. L'Italia non ha mai avuto guerre di religione e guerre etniche. Andarsele a cercare è da temerari e anche un po’ da idioti. Fine blog di Beppe
VINKOR: IO VIVO A CHINATOWN DA 14 ANNI CIRCA
da quando sono arrivato i cinesi sono decuplicati per il fatto che hanno gli occhi a mandorla, i cognomi e le facce che si somigliano e per il solito menefreghismo delle autorità hanno lasciato che la popolazione cinese esplodesse fino ad arrivare a tale arroganza se li controllassero veramente, verrebbe fuori che gran parte di loro
SONO CLANDESTINI, ABUSIVI, ARRIVATI CON LA TRATTA DELLA MAFIA CINESE CHE LI FA ARRIVARE A MIGLIAIA, LI USA PER I LORO SERVIZI PAGANDOLI UNA MISERIA O POCO/NIENTE PERCHE' DEVONO RIPAGARE L'ALTO COSTO DELL'ARRIVO E PERTANTO SONO SCHIAVI PER ANNI E CHI SI RIBELLA VIENE FATTO FUORI MA NOI NON NE SAPPIAMO NIENTE PERCHE' NASCONDONO TUTTO
perfino i morti che vengono sezionati dai loro macellai e sciolti nell'acido come da articolo letto pochi giorni fa
INOLTRE CI SONO I GIOVANI RAGI CINESI BENVESTITI CHE VANNO A CHIEDERE IL PIZZO A TUTTI I NEGOZI E CHI NON PAGA SI RITROVA IL NEGOZIO BRUCIATO DUNQUE QUANDO ARRIVANO ANCHE LE MULTE DEGLI ITALIANI, PER LORO E'LA GOCCIA CHE FA TRABOCCARE IL VASO! MA IL PROBLEMA, TUTTO LORO, NON DEVE DIVENTARE IL NOSTRO!!!
Se loro inoltre fanno figli come conigli 1 su 4 nel pianeta è cinese a fronte di un territorio grande ma prevalentemente inospitale, montuoso, desertico, tranne la zona costiera non dobbiamo permettere loro di invadere il mondo con i loro clandestini e merci prodotte con stipendi da 30 dollari al mese senza orari, diritti sociali, ferie e senza il rispetto degli accordi commerciali, dei brevetti e delle regole internazionali io credo che il pericolo giallo non sia un'altra mia ossessione come potrebbe pensare qualcuno, ma una preoccupazione che ho da tempo e della quale ho parlato a lungo nei miei interventi
Saturday, April 07, 2007
TELECOM ITALIA
la madre di tutte le privatizzazioni assieme a ENEL ed ENI
che sono ancora in parte pubbliche è cominciata nel 1996
quando il governo Prodi la cedette a De Benedetti attraverso l'Olivetti
L'ex re Mida della finanza italiana, alquanto in ribasso, fu spodestato da Colannino, Gnutti ed i bresciani nel 2001
Gli stessi non si tennero la società ma la cedettero nel 2002 a Tronchetti Provera,
guadagnando un bel gruzzolo
Tronchetti Provera usò le scatole cinesi ed un bel gruzzolo ottenuto vendendo agli americani una sua società, ma pur vendendo vari cespiti e cercando varie ingegnerie finanziarie ( scorporando e poi incorporando la Tim)
non riuscì a reggere ai debiti (circa 45 miliardi di euro).
L'azienda guadagna circa 3 miliardi all'anno e li distribuisce quasi tutti invece di far scendere i debiti che diventano pesantissimi quando i tassi di interesse salgono come negli utlimi anni.
Dopo lo scandalo delle intercettazioni, Tronchetti Provera si dimette e viene eletto presidente Guido Rossi, il famoso avvocato che si presenta al posto di comando in tutte le questioni nazionali, calcio incluso.
Ora gli americani di A T & T e la messicana America Movil, proprietà di un magnate messicano, il terzo uomo più ricco del pianeta, vogliono acquistarla.
I politici italiani sono scettici e invitano le banche italiane e perfino Berlusconi a soccorrere l'azienda facendo in modo che resti italiana.
Berlusconi ci sta pensando e naturalmente ha subito messo le sue condizioni: stop alla legge Gentiloni sulle televisioni.
Siccome Mediobanca e Generali di cui Berlusconi è socio e amico, hanno un diritto di prelazione, potrebbe finire che proprio con il loro aiuto il nostro magnate riesca a impadronirsi di Telecom Italia e di completare il quadro di assoluto proprietario dei media italiani.
A questo punto, se ce la fa, il governo deve porgli la sua condizione:
DEVE USCIRE DALLA POLITICA!
non ho certezze sull'argomento, solo tanti dubbi:
- il cash di 4 e rotti miliardi che portano americani e messicani vanno tutti al tronchetto che già si è pappato parte dell'azienda, comprata a debito della stessa, facendo lievitare i debiti fino a 45 miliardi
- lo stesso signore ha girato gran parte degli immobili della Telecom alla sua società immobiliare RE Pirelli Estate
- anche i servizi, pur non essendo produzione, comportano un know-how e non ci si può privare di questo che è alla base della attività lavorativa di tutti ed anche del tempo libero
- come ha già detto qualcuno, 3 su 4 delle aziende telecom italiane sono in mani straniere, resta solo la Telecom Italia
- lo stato con il suo tesoretto da 10 miliardi potrebbe ricomprarsi dal tronchetto la Telecom e facendosi scalare quanto lui ha preso in modi da verificare (per esempio gli immobili)
- americani e messicani non vengono in Italia per darci servizi telefonici a basso prezzo ma per guadagnare sopra, cioè avremo gli stessi prezzi, solo che l'azienda non sarà più italiana
- di questo passo potremo cedere i marciapiedi (da affitare ai passanti e prostitute),
l'aria che respiriamo (vale poco perchè è inquinatissima), i musei (almeno tirano fuori la roba che sta nelle cantine) e le spiagge (almeno le puliscono) insomma un'Italia in mano ad altri, come già avviene in tanti settori, forse funzionerebbe meglio?
- ricordo che Telecom Italia stava per comprare Deutche Telecom mentre adesso avviene il contrario -
potevamo essere il paese più potente nei telefoni, data la mania italica per il telefono fisso e cellulare e invece siamo terra di conquista
- ancor oggi in borsa Telecom Italia vale quasi quanto France Telecom e Deutsche Telecom, solo la spagnola Telefonica vale molto di più, pertanto non è detto che loro ci debbano comprare - sarà difficile che le Telecom europee lascino entrare in Europa l'americana A T & T o la messicana America Movil insomma a me sembra stupido vendere anche questa società che tra l'altro guadagna oltre 3 miliardi di euro all'anno di nostri soldi
(pagati da utenti italiani), terza oquarta fra le società italiane (dopo ENI,Unicredit e quasi alla pari con Enel)
i politici italiani fanno grandi disastri, ma non credo che gli americani vengano a salvarci se si va a vedere bene le aziende elettriche e telefoniche (dopo le petrolifere e bancarie) sono quelle che danno gli utili maggiori, insomma è un buon business perchè regalare il nostro agli altri?
questa è l'ennesima occasione che il nostro paese sta perdendo alla grande Prodi tace, Berlusconi ha chiamato le banche d'affari americane per farsi i suoi interessi di miliardario arruffone Fassino ha quasi invitato Berlusconi a comprare
ma chi fa gli interessi degli italiani? la nostra classe politica sbaglia (Prodi/D'Alema) o è assente (Prodi/Fassino/D'Alema) gli altri se la ridono, alle nostre spalle!!!
l'affare Telecom è l'ennesima prova che questi politici,
ma anche questi imprenditori da strapazzo, sono capaci soli di arraffare il massimo,
contando su regole astruse e impossibili da altre parti come quella delle scatole cinesi per cui uno si impossessa di una azienda che vale 42 miliardi di euro investendo lo 0,8% del capitale e poi la possa spogliare di tutto e rivenderla per guadagnarci sopra e tutti lo lasciano fare invocando le regole internazionali
ma quali? quelle delle scatole cinesi sono regole assurde, solo italiane!!! che uno si possa impossessare di tutti gli immobili è fuori di testa!
se fosse successo negli USA, la SEC (pari alla nostra Consob) gli avrebbe scatenato addosso l'FBI e un giudice gli avrebbe dato l'ergastolo
da noi nessuno si muove, ossia si muovono un po'tutti, ma non per rimediare ma per pulire l'osso dopo che il primo ha già fatto man bassa
Prodi, avendo sbagliato per primo, dovrebbe cercare di porvi rimedio, disponendo del famoso tesoretto di 10 miliardi di euro e comprare il 18% di Telecom detenuto da Olimpia e se l'Europa protesta, risponda loro a muso duro come fanno tutti quando si vuol ravanare in casa altrui
il signor Putin è riuscito a non farsi rubare tutto dagli improvvisati e corrotti mafiosi russi
lo dovrebbe fare anche Prodi che ha la pecca di aver già fatto la prima mossa sbagliata al tempo della prima privatizzazione della Telecom
io non capisco questa voglia di calar le braghe
e affidarci al cavaliere straniero che viene a salvarci tanto più che viene solo per fare i suoi affari che probabilmente non coincidono con i nostri interessi
nessun stato al mondo almeno fra quelli di media taglia permetterebbe che la sua rete nazionale Telecom andasse in mano straniera invece qui un sacco di gente che stende i tappeti ad americani e messicani,
per non parlare dei russi che vogliono prendersi l'Alitalia
IO NON SONO D'ACCORDO
si son già impadroniti di una buona fetta d'Italia con la complicità
di politici ed imprenditori locali senza scrupoli
ORA BASTA, E' ORA DI FINIRLA
come con gli extra-comunitari porte aperte all'invasione
NON C'E' UN PO' D'AMOR PROPRIO E PER IL PROPRIO PAESE!!
a fronte di qualche ipotetico vantaggio, per me solo ipotetico di servizi migliori a costi più bassi sono pronti a vendersi per trenta denari?
ABN AMRO di Antonveneta e BNP PARIBAS di BNL hanno fatto scendere il costo dei servizi bancari? non mi pare!
è stato casomai l'intervento del governo a indurli ad abbassare qualcosa e a tirar via certi costi assurdi
le imprese straniere vengono in Italia solo per guadagnare se trovano dei prezzi favorevoli e più alti, li mantengono perchè guadagnano di più
quindi non illudiamoci e pensiamoci bene a venderci l'Italia
un giorno potremmo pentircene amaramente e sarà troppo tardi per tornare indietro
Telecom Italia con tutti i suoi difetti, debiti, troppi dipendenti, ecc.. è ancora una realtà forte in Europa e nel mondo
in Sud America possiede società come TIM Brasile che fanno gola a tutti
dobbiamo proprio darci le zappate sui piedi da soli o fare come quello che si massacrava le palle?
Perfino quello scarso del Mastella ha sostenuto che la Cassa Depositi e Prestiti potrebbe comprarsi un terzo della quota di Olimpia (dato che americani e messicani hanno chiesto i due terzi) e le altre quote che il tronchetto possiede fuori Olimpia
io penso invece che si dovrebbe acquistare tutto, magari non a nome del governo ma di società amiche e italiane
infine questo Prodi mi sconcerta sempre più a parte il silenzio in tutta la vicenda forse teme che qualcuno gli ricordi che è stato lui a fare la prima scellerata privatizzazione di Telecom Italia e di tante altre quando era il Presidente dell'IRI
mi vien da pensare sempre più che questo curato di campagna con l'aria bonaria e rassicurante ne abbia combinate di cotte e di crude vendendo in modo poco chiaro a gente discutibile una buona fetta del paese
qualcuno maligno sostiene che è un uomo Goldman Sachs, la potente banca d'affari americana per la quale ha avuto qualche incarico
non lo avranno mica incaricato di vendere l'Italia ad amici interessati e lui sta continuando a svolgere l'incarico facendoci credere che è sceso in campo per difenderci da Berlusconi?
di padella in brace, mi pare che l'uno equivalga all'altro tutti e due pronti a dilapidare il paese per i loro interessi particolari o per quelli degli amici!!!!
dopo aver letto i loro interventi mi sembra che possiamo tranquillamente dire che al governo del paese abbiamo due TURISTI PER CASO
peccato che gran parte del disastro sulla Telecom l'abbiano fatta proprio loro!!!
il buon Prodi l'ha data a De Benedetti mentre baffetto l'ha data a Colannino & soci
adesso si guardano bene dall'intervenire con la scusa che non possono farci niente ma allora potevano!!!
e l'han fatta così bene che se avessero un po' di dignità si darebbero da fare per rimediare agli errori passati
il curato di campagna dice che Francia e Germania non si farebbero mai sfilare le proprie Telecom e lui perchè l'ha fatto e continua a farlo?
perchè chi tace acconsente ed è complice!
che vergogna!!!
che sono ancora in parte pubbliche è cominciata nel 1996
quando il governo Prodi la cedette a De Benedetti attraverso l'Olivetti
L'ex re Mida della finanza italiana, alquanto in ribasso, fu spodestato da Colannino, Gnutti ed i bresciani nel 2001
Gli stessi non si tennero la società ma la cedettero nel 2002 a Tronchetti Provera,
guadagnando un bel gruzzolo
Tronchetti Provera usò le scatole cinesi ed un bel gruzzolo ottenuto vendendo agli americani una sua società, ma pur vendendo vari cespiti e cercando varie ingegnerie finanziarie ( scorporando e poi incorporando la Tim)
non riuscì a reggere ai debiti (circa 45 miliardi di euro).
L'azienda guadagna circa 3 miliardi all'anno e li distribuisce quasi tutti invece di far scendere i debiti che diventano pesantissimi quando i tassi di interesse salgono come negli utlimi anni.
Dopo lo scandalo delle intercettazioni, Tronchetti Provera si dimette e viene eletto presidente Guido Rossi, il famoso avvocato che si presenta al posto di comando in tutte le questioni nazionali, calcio incluso.
Ora gli americani di A T & T e la messicana America Movil, proprietà di un magnate messicano, il terzo uomo più ricco del pianeta, vogliono acquistarla.
I politici italiani sono scettici e invitano le banche italiane e perfino Berlusconi a soccorrere l'azienda facendo in modo che resti italiana.
Berlusconi ci sta pensando e naturalmente ha subito messo le sue condizioni: stop alla legge Gentiloni sulle televisioni.
Siccome Mediobanca e Generali di cui Berlusconi è socio e amico, hanno un diritto di prelazione, potrebbe finire che proprio con il loro aiuto il nostro magnate riesca a impadronirsi di Telecom Italia e di completare il quadro di assoluto proprietario dei media italiani.
A questo punto, se ce la fa, il governo deve porgli la sua condizione:
DEVE USCIRE DALLA POLITICA!
non ho certezze sull'argomento, solo tanti dubbi:
- il cash di 4 e rotti miliardi che portano americani e messicani vanno tutti al tronchetto che già si è pappato parte dell'azienda, comprata a debito della stessa, facendo lievitare i debiti fino a 45 miliardi
- lo stesso signore ha girato gran parte degli immobili della Telecom alla sua società immobiliare RE Pirelli Estate
- anche i servizi, pur non essendo produzione, comportano un know-how e non ci si può privare di questo che è alla base della attività lavorativa di tutti ed anche del tempo libero
- come ha già detto qualcuno, 3 su 4 delle aziende telecom italiane sono in mani straniere, resta solo la Telecom Italia
- lo stato con il suo tesoretto da 10 miliardi potrebbe ricomprarsi dal tronchetto la Telecom e facendosi scalare quanto lui ha preso in modi da verificare (per esempio gli immobili)
- americani e messicani non vengono in Italia per darci servizi telefonici a basso prezzo ma per guadagnare sopra, cioè avremo gli stessi prezzi, solo che l'azienda non sarà più italiana
- di questo passo potremo cedere i marciapiedi (da affitare ai passanti e prostitute),
l'aria che respiriamo (vale poco perchè è inquinatissima), i musei (almeno tirano fuori la roba che sta nelle cantine) e le spiagge (almeno le puliscono) insomma un'Italia in mano ad altri, come già avviene in tanti settori, forse funzionerebbe meglio?
- ricordo che Telecom Italia stava per comprare Deutche Telecom mentre adesso avviene il contrario -
potevamo essere il paese più potente nei telefoni, data la mania italica per il telefono fisso e cellulare e invece siamo terra di conquista
- ancor oggi in borsa Telecom Italia vale quasi quanto France Telecom e Deutsche Telecom, solo la spagnola Telefonica vale molto di più, pertanto non è detto che loro ci debbano comprare - sarà difficile che le Telecom europee lascino entrare in Europa l'americana A T & T o la messicana America Movil insomma a me sembra stupido vendere anche questa società che tra l'altro guadagna oltre 3 miliardi di euro all'anno di nostri soldi
(pagati da utenti italiani), terza oquarta fra le società italiane (dopo ENI,Unicredit e quasi alla pari con Enel)
i politici italiani fanno grandi disastri, ma non credo che gli americani vengano a salvarci se si va a vedere bene le aziende elettriche e telefoniche (dopo le petrolifere e bancarie) sono quelle che danno gli utili maggiori, insomma è un buon business perchè regalare il nostro agli altri?
questa è l'ennesima occasione che il nostro paese sta perdendo alla grande Prodi tace, Berlusconi ha chiamato le banche d'affari americane per farsi i suoi interessi di miliardario arruffone Fassino ha quasi invitato Berlusconi a comprare
ma chi fa gli interessi degli italiani? la nostra classe politica sbaglia (Prodi/D'Alema) o è assente (Prodi/Fassino/D'Alema) gli altri se la ridono, alle nostre spalle!!!
l'affare Telecom è l'ennesima prova che questi politici,
ma anche questi imprenditori da strapazzo, sono capaci soli di arraffare il massimo,
contando su regole astruse e impossibili da altre parti come quella delle scatole cinesi per cui uno si impossessa di una azienda che vale 42 miliardi di euro investendo lo 0,8% del capitale e poi la possa spogliare di tutto e rivenderla per guadagnarci sopra e tutti lo lasciano fare invocando le regole internazionali
ma quali? quelle delle scatole cinesi sono regole assurde, solo italiane!!! che uno si possa impossessare di tutti gli immobili è fuori di testa!
se fosse successo negli USA, la SEC (pari alla nostra Consob) gli avrebbe scatenato addosso l'FBI e un giudice gli avrebbe dato l'ergastolo
da noi nessuno si muove, ossia si muovono un po'tutti, ma non per rimediare ma per pulire l'osso dopo che il primo ha già fatto man bassa
Prodi, avendo sbagliato per primo, dovrebbe cercare di porvi rimedio, disponendo del famoso tesoretto di 10 miliardi di euro e comprare il 18% di Telecom detenuto da Olimpia e se l'Europa protesta, risponda loro a muso duro come fanno tutti quando si vuol ravanare in casa altrui
il signor Putin è riuscito a non farsi rubare tutto dagli improvvisati e corrotti mafiosi russi
lo dovrebbe fare anche Prodi che ha la pecca di aver già fatto la prima mossa sbagliata al tempo della prima privatizzazione della Telecom
io non capisco questa voglia di calar le braghe
e affidarci al cavaliere straniero che viene a salvarci tanto più che viene solo per fare i suoi affari che probabilmente non coincidono con i nostri interessi
nessun stato al mondo almeno fra quelli di media taglia permetterebbe che la sua rete nazionale Telecom andasse in mano straniera invece qui un sacco di gente che stende i tappeti ad americani e messicani,
per non parlare dei russi che vogliono prendersi l'Alitalia
IO NON SONO D'ACCORDO
si son già impadroniti di una buona fetta d'Italia con la complicità
di politici ed imprenditori locali senza scrupoli
ORA BASTA, E' ORA DI FINIRLA
come con gli extra-comunitari porte aperte all'invasione
NON C'E' UN PO' D'AMOR PROPRIO E PER IL PROPRIO PAESE!!
a fronte di qualche ipotetico vantaggio, per me solo ipotetico di servizi migliori a costi più bassi sono pronti a vendersi per trenta denari?
ABN AMRO di Antonveneta e BNP PARIBAS di BNL hanno fatto scendere il costo dei servizi bancari? non mi pare!
è stato casomai l'intervento del governo a indurli ad abbassare qualcosa e a tirar via certi costi assurdi
le imprese straniere vengono in Italia solo per guadagnare se trovano dei prezzi favorevoli e più alti, li mantengono perchè guadagnano di più
quindi non illudiamoci e pensiamoci bene a venderci l'Italia
un giorno potremmo pentircene amaramente e sarà troppo tardi per tornare indietro
Telecom Italia con tutti i suoi difetti, debiti, troppi dipendenti, ecc.. è ancora una realtà forte in Europa e nel mondo
in Sud America possiede società come TIM Brasile che fanno gola a tutti
dobbiamo proprio darci le zappate sui piedi da soli o fare come quello che si massacrava le palle?
Perfino quello scarso del Mastella ha sostenuto che la Cassa Depositi e Prestiti potrebbe comprarsi un terzo della quota di Olimpia (dato che americani e messicani hanno chiesto i due terzi) e le altre quote che il tronchetto possiede fuori Olimpia
io penso invece che si dovrebbe acquistare tutto, magari non a nome del governo ma di società amiche e italiane
infine questo Prodi mi sconcerta sempre più a parte il silenzio in tutta la vicenda forse teme che qualcuno gli ricordi che è stato lui a fare la prima scellerata privatizzazione di Telecom Italia e di tante altre quando era il Presidente dell'IRI
mi vien da pensare sempre più che questo curato di campagna con l'aria bonaria e rassicurante ne abbia combinate di cotte e di crude vendendo in modo poco chiaro a gente discutibile una buona fetta del paese
qualcuno maligno sostiene che è un uomo Goldman Sachs, la potente banca d'affari americana per la quale ha avuto qualche incarico
non lo avranno mica incaricato di vendere l'Italia ad amici interessati e lui sta continuando a svolgere l'incarico facendoci credere che è sceso in campo per difenderci da Berlusconi?
di padella in brace, mi pare che l'uno equivalga all'altro tutti e due pronti a dilapidare il paese per i loro interessi particolari o per quelli degli amici!!!!
dopo aver letto i loro interventi mi sembra che possiamo tranquillamente dire che al governo del paese abbiamo due TURISTI PER CASO
peccato che gran parte del disastro sulla Telecom l'abbiano fatta proprio loro!!!
il buon Prodi l'ha data a De Benedetti mentre baffetto l'ha data a Colannino & soci
adesso si guardano bene dall'intervenire con la scusa che non possono farci niente ma allora potevano!!!
e l'han fatta così bene che se avessero un po' di dignità si darebbero da fare per rimediare agli errori passati
il curato di campagna dice che Francia e Germania non si farebbero mai sfilare le proprie Telecom e lui perchè l'ha fatto e continua a farlo?
perchè chi tace acconsente ed è complice!
che vergogna!!!
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